Sta per uscire la seconda parte del report dell’IPCC sui rischi del Riscaldamento Globale. Mentre è confermata la sostituzione sempre più frequente della parola “mitigation” (riduzione) con “adaptation” (adattamento), si è -ancora una volta- notata la netta differenza tra i concetti espressi nel testo vero e proprio e quello, ultra ridotto, che verrà consegnato ai governi mondiali. Insomma, la solita presa in giro.
Cari amici, solo una breve constatazione. Qualche anno fa avevo scritto un paio di articoli sullo “shale gas”, aspettandomi che proprio da lui sarebbero nate le nuove strategie energetiche mondiali. I media hanno fatto di tutto per tacere, ma oggi la Crimea mi dà ragione.
Scrivo quest’articolo per rispondere a una richiesta, più volte espressa, relativa al ben noto “principio antropico”. Non vuole spiegare niente, ma solo essere la base per una discussione intorno alla domanda delle domande: “Perché?” Cosa sia questo principio e che cosa significhi veramente è facile da trovare sul web, dove se ne parla sotto tutti i punti di vista (perfino su Wikipedia). Riflettendoci sopra, però, ne viene sempre fuori una visione ben più complessa e ben più difficile da definire. Ovviamente, non ha senso mettere asterischi a questa richiesta di discussione: è, per definizione, aperta a tutti!
Un pezzo di muschio è stato recuperato in Antartide dal ghiaccio che lo ricopriva. Niente di eccezionale a parte il fato che dopo poche settimane il muschio ha ricominciato a crescere. Era solo ibernato… Ancora niente di veramente speciale… ma l’età della pianta ha fatto drizzare i capelli in testa ai ricercatori: 1500 anni!
A costo di apparire antipatico e antiquato, continuo a esprimere i miei profondi dubbi sull’utilità delle missioni marziane, tipo Curiosity. Lo sapete ormai molto bene. E’ vero che fanno comunque Scienza e che stimolano nuove tecnologie, ma credo fermamente che gli stessi fondi potrebbero essere spesi meglio con ritorni scientifici e pratici ben maggiori. Un recente lavoro mi fa pensare che Curiosity stia perdendo di interesse e si cerchi, in qualche modo, di riportarlo all’attenzione dei media. Tuttavia, a me sembra che si sia ottenuto l’effetto opposto. Discutiamone tra noi…
Venerdì prossimo ricorre una festa molto speciale. Solo un cenno per ricordare un numero veramente astronomico!
Una domanda forse non troppo banale. Spesso si fa confusione su ciò che capita a un oggetto che si muove velocemente nell’aria. Vi lascio rispondere e poi affronteremo meglio il processo fisico per applicarlo nientemeno che alle galassie. Divertitevi un po’ e… fatevi aiutare dalla figura che accompagna la domanda.
Studenti dell’Università di Leicester hanno svolto un’interessante ricerca che ha portato a un risultato piuttosto sorprendente: Bolt, l’uomo più veloce del mondo, potrebbe facilmente volare su Titano!
Ho letto un’interessante sintesi di un esperimento compiuto sui pappagalli. Dato che abbiamo appena parlato di coscienza delle proprie azioni e di capacità decisionale, cerco di condividere con voi l’articolo… mi sembra un buona appendice all’articolo sui cristalli viventi e, più in generale, sullo sviluppo dell’intelligenza.
Questo articolo è tutto fuorché “astronomico”. Tuttavia, ormai sappiamo bene che questo blog ha la pretesa (a volte) di andare oltre alla Scienza e di pensare all’Universo come a un contenitore che non raccoglie solo stelle, galassie e buchi neri, ma anche tutto ciò che è Natura, noi compresi con i nostri pregi e difetti. Siamo o non siamo figli delle stelle?
Poche (personali) considerazioni sul “caso” dei buchi neri che non esisterebbero. In realtà, il tutto mi sembra -per quanto ho capito, leggendo rapidamente- un falso problema. Mentre ero dall’altro capo del mondo e non leggevo, ne hanno parlato molti giornali e si sono fatte speculazioni e discorsi anche fuorvianti. Cerco di fare chiarezza a modo mio…
Dopo aver scritto un articolo divulgativo, mi coglie sempre un po’ di paura. Ho proprio reso tutto semplice o ho solo messo la polvere sotto il tappeto? In altre parole, ho considerato certi concetti come ovvi, quando invece non lo sono affatto? In particolare, mi è venuto un dubbio sulla Radiazione Cosmica di Fondo e sul fatto che possa essere vista dopo che ha attraversato una galassia. Qualcuno potrebbe chiedersi: “Come fa ad attraversare una galassia già formata se è partita molto prima di lei? In altre parole, se è nata prima della galassia, dovrebbe sempre precederla e non seguirla!”. Forse ho esagerato, ma mi è venuta voglia di spiegare con parole più che semplici questo potenziale paradosso.
I colori: che meraviglia! Ma cosa sono realmente? Parliamone un po’, unendo fisiologia dell’occhio, ottica fisica e pittura. Scommettiamo che troveremo informazioni poco conosciute? Senza parlare di meccanica quantistica e di origine dell'Universo, la Natura, anche quella più vicina a noi, può sempre stupire.
Due parole su un mitico congresso americano e sulla Scienza che ogni tanto, per correre troppo, può anche inciampare.
Due astrofisici stanno affrontando di punta il problema dei viaggi nel tempo e lo stanno facendo in modo apparentemente frivolo e allegro. Tuttavia, pensandoci bene, potrebbe risultare estremamente interessante anche da un punto di vista scientifico, sfruttando molto bene il web globale. In ogni modo… attenti a ciò che dite!
Abbiamo appena parlato di una caccia ultra specializzata per la prima foto di un buco nero. Cose da tecnologia straordinaria e da ricercatori super preparati. Tuttavia, se non proprio la foto, chiunque può contribuire a scoprire la probabile esistenza di un buco nero. Pochi minuti per imparare e poi si apre una ricerca entusiasmante. Non vi è un premio di 14 milioni di euro, ma una soddisfazione che qualsiasi amante del cielo vorrebbe provare (almeno penso). Il tempo da mettere a disposizione può anche essere quello di una pausa lavorativa o di un pomeriggio festivo... magari insieme alla famiglia,