Le aurore boreali sono fenomeni legati alla radiazione solare e al nostro campo magnetico. Ovviamente, sono evidenti solo vicine ai poli magnetici, dove le linee di campo si dirigono verso il suolo. La loro luminosità e complessità dipendono quindi sia da quanto il Sole ci colpisce con il suo vento sia da come risponde il campo magnetico. Pochi giorni fa la combinazione di vari fattori ha prodotto aurore mai viste da moltissimi anni.
Sta avvenendo una bellissima congiunzione mattutina tra alcuni pianeti (Giove, Venere, Marte e anche Mercurio). Non è argomento scientificamente interessante, ma la nostra Giorgia saprà renderlo artistico e poetico. Inoltre, buttiamo lì una piccola domanda di meccanica celeste.
E se guardando la Luna riuscissimo a capire molto di più del clima terrestre di quanto si ottiene con i modelli raffazzonati che ci investono quotidianamente e mirano solo al catastrofismo, utile a imporre qualsiasi decisione politica? Più esattamente, sono di estremo interesse le eclissi totali di Luna e il… colore del prezioso satellite.
Per chi se la fosse persa, ieri notte c'è stata una fantastica eclissi totale di Luna. Noi dell'associazione siamo andati al Passo Giau (Enzo, il Giau porta dempre bene alla fine) per riprenderla nella sua interezza, ed è stata veramente straordinaria. La Luna era anche al Perigeo, a 354.119 km, quindi è risultata essere più […]
Prima di partire voglio lasciarvi qualcosa per farvi sorridere un po': un vecchissimo articolo, che rimane sempre attuale. E' un periodo che se ne vedono pochi, ma esistono sempre: i fantastici UFO! Se si analizzano attentamente tutte le segnalazioni di UFO avvenute in giro per il mondo, operando con serietà e con spirito scientifico, non si troverà niente di veramente anomalo: se non sono falsi costruiti “ad hoc”, vi saranno SEMPRE plausibili spiegazioni a riguardo, a volte molto semplici, altre volte più complicate. Proprio in tutti i casi? No, ne esiste uno decisamente diverso dagli altri: le luci di Hessdalen in Norvegia.
Avevo proposto un quiz che è poi risultato non essere perfettamente descritto… Vi ricordate? Riguardava la Terra vista da una sonda situata esattamente nel punto lagrangiano L1 tra la Terra e il Sole, ossia a 1.5 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Per lui la Terra rimane sempre piena. Oltre a non vedere mai l’ombra sul nostro pianeta, la sonda permette di fare foto e filmati che sembrano costruiti a tavolino o con i soliti programmini pappa-pronta usati in lungo e in largo. Questa volta però è tutto vero!
Tempo fa avevamo parlato di esperimenti eseguiti da studenti attraverso palloni aerostatici per lo studio della sopravvivenza di batteri terrestri in condizioni simili allo spazio interplanetario. Siamo ancora in attesa delle risposte definitive, ma il lavoro del gruppo estremamente attivo continua a bordo degli aerei di linea. Siamo in tempo di ferie e una fiala piena di bollicine dovrebbe farci riflettere un poco…
La congiunzione di Venere e Giove non è stata una nuova stella di Natale...
Cari amici, mi aspettano un paio di giorni molto intensi e il tempo che potrò dedicare al blog sarà molto ristretto. Ho almeno un 3-4 news da scrivere, ma temo che debbano aspettare. Il quiz che ho posto è sicuramente un po’ complicato e allora “butto” lì un a domanda per tutti a cui si può rispondere con qualche banale formuletta, ma anche secondo solo logica e intuito… Insomma, in qualche modo, non vi lascerò da soli… E sono convinto che nascerà un bel dibattito!
Con questo articolo veramente “rozzo” voglio mostrare come le parole eclatanti che si sentono in TV e si leggono nei giornali, durante un’eclisse parziale di Sole, sono per lo più esagerazioni. Per avere veramente un calo deciso di luce diurna ci vuole ben altro che una magnitudine di eclissi di 0.7. Niente da dire, invece, sulla curiosa immagine di una stella con la forma a falce e sui giochi che crea passando tra piccoli fori. Molta suggestione e ben poca astronomia…
I giornali ne parlano come di un evento imperdibile e spesso la paragonano a una vera eclissi totale di Sole. Purtroppo, la visione di un eclissi parziale, anche se molto accentuata, non può minimamente competere con la visione della totalità. Sono due fenomeni completamente diversi e tra le due emozioni vi è un baratro. Tuttavia, qualcosa di interessante si può sempre notare.
La sveglia suona alle 5.20 per riprendere la congiunzione tra Luna e Giove, l'evento si verificherà quando i due astri saranno molto vicini alle montagne. Quindi quale occasione migliore per creare un bel quadretto con le Marmarole, che si trovano proprio ad ovest e sono davanti a casa mia? Non devo neanche spostarmi da casa... […]
Non volevo dire niente, ma temo che qualcuno possa cadere in confusione e l'onestà culturale mi costringe a puntualizzare meglio una apparente discordanza.
Questo articolo lo consiglio vivamente per due motivi essenziali. Innanzitutto, perché mostra come il mistero delle tre eclissi solari di Giove da parte di Callisto sia un’applicazione semplice e perfetta del moto apparente dei pianeti nella volta celeste, niente di meno e niente di più. Inoltre, perché dimostra come gli antichi greci sarebbero stati perfettamente in grado di spiegarlo e prevederlo senza computer e programmi “a scatola chiusa”. In altre parole, chi conosce e ha capito il moto apparente dei pianeti DEVE automaticamente comprendere anche questo “mistero” tutt’altro che misterioso.
Forse non mi sarebbe mai venuto in mente di affrontare questo problemino elementare, se non fosse apparso un articolo proprio su questo “mistero”. No, non è un mistero e con un disegno banale si capisce benissimo il fenomeno. Volevo quasi porlo come “domanda” a voi… Anzi, chi vuole può provare a risolverlo. Leggendo gli articoli che avevo scritto sui fenomeni mutui dei satelliti medicei ci si può arrivare facilmente. Sicuramente, se i greci avessero avuto un binocolo, non avrebbero avuto problemi a spiegare lo “strano”, ma semplicissimo evento.
Quando il radiotelescopio australiano aveva individuato dei brevissimi e intensi “lampi” radio si era pensato che fossero disturbi dovuti all’atmosfera o addirittura segnali di origine terrestre. Arecibo però li ha confermati aprendo un nuovo enorme mistero astrofisico. Da dove provengono e cosa sono questi segnali inaspettati?