Catturato un neutrino di eccezionale energia che proviene da un blazar molto antico. Dopo le onde gravitazionali è giunta l'ora dell'informazione neutrinica?

Catturato un neutrino di eccezionale energia che proviene da un blazar molto antico. Dopo le onde gravitazionali è giunta l'ora dell'informazione neutrinica?
Abbiamo visto cosa succederebbe alla Terra se essa decidesse di fermarsi e non girare più attorno al Sole. Potremmo continuare con il nostro pianeta che, però, si è un po' arrabbiato di essere sempre messo in mezzo e allora ci trasferiamo su Papalla che, come sappiamo bene, ha tutte le caratteristiche di massa e di orbita uguali alla Terra. Ma, soprattutto, i papalli sono meno irascibili dei terricoli (tranne uno che - ahimé - conosciamo fin troppo bene e ci tocca sopportarlo perché non se ne vuole più andare!).
L’astuto Pautasso sente parlare i dotti “scienziati” del problema della Terra che si fermerebbe improvvisamente nella sua orbita. Mentre loro discutono di caduta libera, di cicloidi e di orbite degeneri, lui è interessato a cose ben più importanti!
Il problema che riproponiamo è un classico ed è una semplice applicazione dello studio di una funzione. Diventa, però, particolarmente interessante perché si lega quasi perfettamente con la meccanica quantistica, anzi addirittura con l'elettrodinamica quantistica di Feynman. Al posto di un essere umano, basta inserire un... fotone.
Parlando di formazione stellare siamo obbligati a scontrarci con il teorema del viriale. poi, però, ci accorgiamo che esso può essere applicato a moltissimi casi che sembrano avere poco a che fare con l'astrofisica stellare fino a utilizzarlo per trovare, con grande eleganza, la terza legge di Keplero. Noi lo applicheremo anche a un caso di moto molto particolare. Insomma, il viriale è proprio un must!
Questo articolo propone un problema di meccanica classica ben conosciuto e lo affronta a livelli di difficoltà diversi. Dal moto di un sasso lungo un buco che attraversi l'intero pianeta si giunge a conoscere sempre meglio il grande genio di Newton e ci si avvicina alla curvatura dello spaziotempo. Come al solito, l'articolo finirà nell'archivio, sempre più ricco...
Questo articolo rappresenta praticamente la soluzione ai due quiz sulla deviazione della luce per effetto di una grande massa(e ne contiene uno ulteriore), ma è meglio che viva indipendentemente come ulteriore analisi (approssimata) della celebre e utilissima lente gravitazionale di Einstein. Faremo conoscenza con un fantastico telescopio "naturale" non molto lontano da noi. Chissà...
Tre secoli e mezzo fa, Christian Huygens pubblicava quello che può essere considerato il suo capolavoro: Horologium Oscillatorium, un'opera che assieme al Discorso sulle due nuove scienze di Galileo e ai Principa Mathematica di Newton, rientra fra i tre lavori scientifici più rilevanti del 17°secolo.
Nell'Horologium Oscillatorium si parla,tra molte altre cose, di orologi a pendolo e di cicloidi. Perché, Huygens, aveva capito che solo affidandosi al particolare profilo della cicloide si sarebbe riusciti ad ottenere una traiettoria migliore di quella circolare per il movimento del pendolo.
Questo articolo recupera vecchi articoli e quiz e presenta alcuni fenomeni che fanno apparire velocità superiori a quella della luce. Non parliamo di tachioni o di neutrini o di entanglement, ma di qualcosa alla portata di chiunque. In particolare, ci dedichiamo a qualcosa che è proprio l'opposto della luce: l'ombra!
Ottimo risultato ottenuto dalle nostre “punte” di diamante, abili di mente, ma anche di mano. Forse non lo sanno, ma hanno risolto il problema di un genio islamico dal nome (originale) impronunciabile…
Achille ha fatto la scelta giusta, rinunciando a sfidare la Tartaruga per avere la rivincita , l'ipotesi di scendere lungo il piano inclinato nella speranza di impiegare meno tempo di quello della tartaruga, lungo la cicloide, era assolutamente da scartare.
La rabbia , l'orgoglio e la forza della ragione!
Dopo avere in parte sfogato l'ira funesta prendendo a calci lo slittino, Achille si mise a riflettere sui fatti della giornata.
Questo articolo è stato inserito nella pagina d'archivio "Dinamica e Meccanica", in Fisica Classica. Sfruttando i salti di un canguro papalliano (i canguri di Papalla sono perfettamente rotondi, ovviamente, e rimbalzano facilmente) affrontiamo il problema dell'urto anelastico, dopo che l'effetto Compton ci ha permesso di studiare gli urti elastici. Un vecchio quiz, ci permette […]
Sostanzialmente il quiz richiedeva di trovare l' equazione che rappresenta il profilo di un curva sulla quale, indipendentemente dalla posizione di partenza, il periodo delle oscillazioni di oggetti in movimento è costante.
Tutti dovrebbero ricordare le formule che ci regalano le aree e i volumi delle forme geometriche più comuni. Ma, probabilmente, non tutti sanno come e chi è riuscito a ricavarli. In realtà, oggi vi sono metodi matematici estremamente efficaci, ma come la mettiamo per gli antichi? Eppure, anche senza integrali, derivate, trigonometria, limiti, algebra, ecc., ecc., erano già riusciti a determinarne i valori attraverso incastri geometrici di rara genialità e, soprattutto, eleganza. In particolare merita un posto d’onore il grande Archimede, l’uomo della “sfera e del cilindro”, colui che usava la leva per calcolare aree, volumi e centri di gravità.