Diamo una descrizione estremamente superficiale del concetto di Mare di Dirac e del conseguente vuoto quantistico. La trattazione matematica sarebbe veramente complessa e avrebbe bisogno di concetti ben al di fuori della nostra portata. Nessuna formula (o quasi), quindi, per arrivare ad avere, comunque, un’idea della genialità dell’ipotesi e delle ripercussioni successive che potrebbero sconvolgere l’intera cosmologia.
Nessun gioco sarebbe possibile senza Flash il fotone.
I papallini nel loro viaggio nel mondo subatomico avevano già incontrato alcuni dei suoi bizzarri abitanti dal carattere e dal comportamento mutevoli.
Gli abitanti del mondo subatomico tra di loro amano definirsi amichevolmente come “particelle” e la scorsa volta tutti avevano apertamente ammesso che senza Flash il fotone nessun gioco sarebbe stato possibile..
Moltissimi conoscono la radiazione di Hawking, dato che i giornali ne parlano sempre, anche per la carica mediatica eccezionale dello scienziato. Ma quanti hanno capito veramente cos’è? Anche se non ne sono entusiasta, vale la pena spiegarla in parole semplici (ho messo solo due asterischi) e sotto forma di un’avventura ai confini del Cosmo.
Stamattina ho subito sentito le prime polemiche per il Premio Nobel NON dato agli scopritori delle onde gravitazionali. Si comincia male e si conclude ancora peggio.
Ella, Tony e Neutro giocando insieme hanno costruito un Atomo di Idrogeno, ma come se la caveranno con atomi più complessi?
I segreti di ciò che è visibile spesso si celano e nascono da quel meraviglioso mondo magico in cui gli attori protagonisti sono minuscoli, bizzarri e “invisibili”.
Gli abitanti di questo minuscolo universo, stanchi di essere poco considerati, hanno minacciato una rivolta.... ed i papalliani sanno bene che senza questi preziosi amici Papalla stessa e l’intero Universo, cesserebbero di esistere…
Le ragioni della rivolta minacciata dai minuscoli elettroni, protoni, neutroni e dai loro compagni di giochi, i fotoni, sono assolutamente condivisibili e vale decisamente la pena di conoscere meglio questi simpaticissimi rivoltosi, la cui giocosità è ancora più elevata di quella papalliana.
E’ parecchio tempo che si leggono articoli relativi a tentativi che cercano di imitare la Natura per ottenere energia in modo semplice, pulito ed economico. Non mi riferisco a nessuno in particolare, ma vorrei fare alcune brevi considerazioni, in un contesto ancora più generale.
Questa è solo e soltanto una favola basata su un’avventura reale. Quanto ci sia di fantasia e quanto di realtà è un problema di non facile soluzione, almeno per me che l’ho vissuta direttamente… Per molti altri è sicuramente un sogno infantile. Per qualcuno, però, potrebbe anche essere un tassello in più per la comprensione della Natura. Chissà…
Questo celebre discorso è già stato proposto nel Circolo in versione integrale e in lingua originale. Data la sua importanza e visto che in rete non se ne trova una versione in italiano, per far sì che ogni lettore abbia la possibilità di apprezzarlo, ci siamo rimboccati le maniche e, con grande piacere, lo abbiamo tradotto noi. Buona lettura!
Avete pienamente ragione! Sono veramente inaffidabile: dico una cosa e ne faccio subito un’altra. Volevo aspettare a parlare di massa ed energia e seguire una trattazione accurata e tranquilla ed ecco che anticipo i tempi e derivo velocemente la più celebre formula della fisica. In realtà, questo articolo vive in modo del tutto indipendente dalla dinamica relativistica spiegata per gradi e con continuità. Possiamo digerirlo facilmente e poi proseguire per la strada maestra. Sapete, la mia inaffidabilità nasce dal bisogno interiore che ho di rendere tutti partecipi del maggior numero di concetti possibili. So che non avete tempo a seguire tutto, ma cominciamo a mettere nero su bianco, in modo che certi articoli non passino nel dimenticatoio e non vengano mai pubblicati. Spero che capiate la fretta di un vecchietto di 70 anni (passati)…
A chi ha già ben digerito la prima parte della dinamica relativistica, e -forse- si sta annoiando, vorrei fare una domanda estremamente semplice, che necessita di una risposta rapidissima e senza alcun calcolo. La faccio, dato che si collega moltissimo a ciò che stiamo per fare con la quantità di moto e alle sue conseguenze.
Approfitto di un’osservazione di una fascio di raggi gamma provenienti da un lontanissimo nucleo galattico attivo per descrivere, come una fiaba, un viaggio di sette miliardi e mezzo di anni (circa) e come si sia riusciti a ottenere informazioni fondamentali sulla storia dell’Universo e su ciò che lo permea. Ho cercato di inserire (molto alla buona) concetti relativi alla Meccanica Quantistica, che possono aiutarci a raccontare la fisica moderna anche ai più piccoli. Un progetto che continuo a cercare di mandare avanti, nei limiti delle mie possibilità, sperando sempre nell’aiuto degli insegnanti.
Non meravigliatevi troppo, ma sto per tessere le lodi di un articolo di Media INAF! Ben scritto e chiaro affronta un argomento non certo facile, ma riesce a renderlo concettualmente comprensibile. Guardando l'autore lo stupore passa... Maria Teresa Crosta è una ricercatrice molto brava e simpatica (non guasta mai) dell'Osservatorio di Pino Torinese (il "mio" […]
La risposta può essere una e una sola: sicuramente SI. Il parlare troppo di come la MQ riesca un po’ alla volta a spiegare tutte le azioni del microcosmo e di come ciò si trasporti sempre di più nella realtà osservativa del macrocosmo non deve farci prendere decisioni errate e fuorvianti. Ne vorrei discutere un poco con voi… No, non scappate... vi giuro che, se non capitano cose eccezionali, vi lascerò in pace con la MQ e la mia visione sicuramente contorta ed eccessivamente personale (almeno per un po'...).
Mi sono ricordato di un giochino che sembra quasi un fenomeno paranormale e che invece risulta del tutto “normale” da un punto di vista quantistico. Un modo come un altro per toccare direttamente “con mano” la meccanica quantistica. Non aspettatevi spiegazioni matematiche, ma posso dire che il trucco è strettamente legato alla diseguaglianza di Bell, che sto elaborando per poterla raccontare in modo semplice.
Una recente lettura mi ha richiamato articoli più vecchi e un po’ alla volta ho pensato che era giusto mettervi al corrente di certe mie elucubrazioni mentali. Non sono nuove teorie, state tranquilli, ma solo pensieri in libertà che, però, sembrano sempre più avere basi reali e concrete. Una delle meraviglie più grandi della vita, il processo quasi perfetto per eccellenza, la fotosintesi, è risultato essere frutto, ancora una volta, delle proprietà della meccanica quantistica e dell’entanglement, in particolare. L’intreccio di particelle, il fiore all’occhiello di tutto l’Universo, che probabilmente, prima o poi, vedremo dominare qualsiasi sistema macroscopico, non solo di nascosto ma in modo generale e totale. Ricordiamoci che tutte le particelle sono nate assieme o -almeno- i loro progenitori. Ne è venuta fuori una mia personale definizione di … intelligenza. Ho inserito un asterisco, dato che l’argomento dovrebbe interessare tutti, ma anche un numero infinito, dato che di fronte a certe ipotesi siamo tutti neonati.