Anche il microcosmo ha la sua gerarchia nobiliare... Forse i terrestri ne subiranno gli effetti. Ma se ne accorgeranno?
Partendo dal teorema di Pitagora sul piano arriviamo a quello su uno spazio curvo, grazie al tensore metrico... le cose si complicano e le sommatorie si affollano.
L'ipotesi della natura corpuscolare della luce si fa solitamente risalire a Newton. Ma non è così! Basterebbe avere meno "campanilismo" scientifico...
Ebbene sì, voglio provarci, semplificando il tutto e attribuendogli solo un asterisco. I più esperti non mi guardino male, dato che bisogna pure incominciare...
Un quiz che può anche essere considerato facile, ma che può, facilmente, diventare veramente diabolico. Per risparmiare molta fatica mentale -e non solo fisica- basta infatti ben poco... Tutto sta nello scegliere l'approccio giusto.
E' ora di trasformare i tensori e di introdurre, in modo estremamente didattico, le coordinate controvarianti e covarianti. Le cose si complicano un poco e devo limitarmi a dare alcune definizioni ...
E' bello scoprire anche aspetti artistici e geometrici in ciò che avviene nell'Universo. Nei giorni scorsi, desideroso di avere un mio modello geometrico da cui ricavare in qualsiasi momento la distanza tra Venere e la Terra, ho implementato nel solito software Geogebra le orbite dei due pianeti. Ecco a voi il risultato!
La domanda 2 del precedente articolo è un poco più difficile delle altre poiché richiede il calcolo di alcune derivate non banali.
Descrivo qui i passaggi in modo che chi li ha portati a termine possa confrontare la soluzione trovata e chi non è riuscito ad arrivare in fondo possa avere un aiuto.
In questo articolo propongo alcune domande ed alcuni approfondimenti sulle trasformazioni dei vettori trattate nell'articolo La Relatività Generale al microscopio. 4: I Tensori **. Cerco anche di collegare i vettori e le loro trasformazioni con le entità trattate negli articoli precedenti. In particolare scalari (tensori di rango 0) e gradienti.
Un piccolo appunto di dinamica relativistica per rispondere coralmente a una domanda che mi è stata fatta varie volte. Ne abbiamo già parlato, ma non è mai ripetitivo ribadire i concetti essenziali della relatività
Introduciamo nuovamente i tensori, tenendo ben presente che abbiamo lavorato tanto per riuscire a manipolare correttamente le loro coordinate, cambiando sistema di riferimento. Ci aspetta un bel ... "lavoro"!
Diamo una versione molto semplificata, e anche un po' ironica, di un effetto verificato da studi continui e approfonditi effettuati sull'Oceano Artico. Una piccola rivoluzione...
Questo articolo fa parte della sezione "METTIAMOCI ALLA PROVA!" all'nterno della Relatività Generale al microscopio Seguendo gli articoli di Enzo della serie La Relatività Generale al microscopio ho cercato di mettermi alla prova applicando le nozioni illustrate a qualche caso particolare. Ho pensato che poteva essere interessante anche per altri frequentatori del circolo confrontarsi con […]
Un'idea di Fabrizio veramente grandiosa che mi dà un aiuto enorme sia pratico che morale. Grazie!
Abbiamo definito il valore di un "campo" in un certo sistema di riferimento. Questo valore deve, però, non dipendere dal sistema usato e perciò è necessario imparare a trasformare le coordinate di un sistema in quelle di un altro sistema. Facciamo il primo passo in tal senso.
Una doverosa precisazione che ci fa capire ancora una volta che Newton pensava solo... al tempo. La sua teoria va benissimo finché si sta fermi o quasi, in confronto al nostro amico fotone.