Il problema che andiamo ad affrontare non si risolve certo con poche parole e necessiterebbe di un approccio molto complicato di Meccanica Celeste. Tuttavia, possiamo semplificarlo in modo che sia comprensibile a tutti. Il concetto finale rimane quello giusto.
Un simpatico fenomeno di fisica classica (facilmente riproducibile "praticamente") che porta a un risultato a prima vista sorprendente... Oltretutto, ci permette di ricordare alcune grandezze fondamentali e le loro relazioni. I due asterischi valgono per chi conosce già le basi della meccanica, altrimenti è meglio andarle a studiare nell'archivio... o nel libro "La Fisica Addormentata nel Bosco".
Grazie allo spirito sempre un po' ribelle di Frank (vive o non vive a contatto con mamba verdi e neri, leopardi, rinoceronti, leoni, iene, ippopotami, golfisti e via dicendo?), eccomi a cercare di spiegare la "trasformazione" di massa in energia attraverso diversi metodi. Il discorso è sempre lo stesso, ma adesso voglio sia usare un linguaggio matematico semplificato sia appoggiarmi a dati "pratici" e ottenibili attraverso l'applicazione della relatività generale. Per qualsiasi approfondimento recatevi direttamente all'articolo sulla dinamica relativistica, con la quantità di moto relativistica e tante altre belle cose. Per fare i calcoli finali, studiatevi le equazioni di Einstein...
Non so a cosa sia dovuto il silenzio totale, ma sicuramente è un quiz con risposta estremamente facile. Che poi io abbia cercato di renderlo apparentemente complicato, fa parte del gioco...
Simone Lotti ed io abbiamo finalmente partorito un paio di avventure spaziali che dovrebbero chiarire "definitivamente"(ma con la relatività ristretta non si è mai sicuri...) le apparenti discordanze che erano apparse nell'articolo sul muone. La simmetria è rispettata, ma non la simultaneità: orologio che vai tempo che trovi!
Mettiamo insieme: un paese uscito sconfitto da un conflitto mondiale, un trattato di pace che gli proibisce di costruire armamenti tradizionali, un piccolo gruppo di ragazzi appassionati di razzi e... complice il fatto che i razzi non rientrano tra gli armamenti proibiti (ma solo perché all'epoca del trattato non erano conosciuti), prende il via una serie di eventi che prima genera tanta morte e distruzione, dopodiché porta l'uomo a camminare sulla Luna.
La trama di un nuovo film di fantascienza? No, una storia vera che conosciamo tutti.... ma cosa c'entrano i gatti?
Beh... inseriamo un quiz semplice (anche se non lo sembra del tutto). Buon divertimento!
Fabrizio ha praticamente risolto la prima parte del quiz ed è sicuramente a buon punto con la seconda. Ho deciso, comunque, di dare la soluzione, dato che il quiz è in visione da parecchio tempo. Leggete l'articolo perché vi propone un esercizio molto ... pratico!
"Albert, abbiamo un problema!"
Parafrasiamo le parole con cui Jack Swigert, astronauta dell'Apollo 13, comunicò a terra l'inizio di quella brutta avventura fortunatamente a lieto fine, per introdurre il prossimo argomento: ok, cadono sempre in piedi... ma come è possibile che sappiano sempre qual è la parte giusta verso la quale girarsi, visto che, secondo Einstein, durante la caduta libera non si avverte il proprio peso e non si sa da che parte stanno l'alto e il basso finché non si raggiunge il basso?!?
Avevo cercato di fare apparire Pappo come il più "sfortunato", ma fatti alcuni facili calcoli si dimostra che è proprio lui a vincere sempre.
Ancora lui! Sembrava tutto chiaro e invece... Tentiamo di risolvere il paradosso dei gemelli senza fare tornare indietro l'astronave. Vi è differenza tra il viaggio del muone e quello dell'astronauta? Sembrerebbe di no, se il gemello "sedentario" fosse un po' particolare. Questa conclusione sembrerebbe portarci a distruggere completamente un paradosso che tale non è. Dove sbaglio... se sbaglio... aiuto!
Le vacanze si sentono anche attraverso il nostro Circolo. I lettori si riducono così come i commenti e le risposte ai quiz. Non ci sembra il caso di affrontare argomenti particolarmente interessanti proprio in questo periodo, dato che rischierebbero di passare inosservati. Continuo, allora, con qualche "gioco" matematico e/o fisico, abbassando il livello e sperando che attiri un po' di attenzione da parte di chi sta cercando di passare il tempo anche pensando e mettendosi alla prova.
Concludiamo (per adesso, almeno) la nostra visita alle curve di Lissajous, analizzando in modo molto semplificato la loro applicazione naturale e artificiale, nel campo "terribile" della Meccanica Celeste.
Prendiamo in mano le nostre equazioni parametriche generali e cominciamo a vederne dei casi particolari. Ritroveremo quelle che già abbiamo trattato la volta scorsa, ma anche molte, molte altre... Potete costruirvele da soli o fare un programmino allo scopo.
"La spiegazione del moto del gatto parmi assai semplice. Questo animale abbandonato a sé, descrive colla sua coda un cerchio nel piano perpendicolare all'asse del suo corpo. In conseguenza, pel principio delle aree, il resto del suo corpo deve rotare in senso opposto al moto della coda; e quando ha rotato della quantità voluta, egli ferma la sua coda e con ciò arresta contemporaneamente il moto suo rotatorio, salvando in tal guisa sé ed il principio delle aree" (Giuseppe Peano)
Prima di parlare di una ricerca che potrebbe essere fondamentale, voglio ricordare con grande affetto chi l'ha portata avanti: Mariateresa Crosta dell'Osservatorio di Torino. Ragazza estremamente capace, simpatica e intelligente, in cerca di un posto, ha lottato con la calma di chi è sicuro dei proprio mezzi e c'è riuscita. Oggi, inoltre, potrebbe avere smontato del tutto il comodo castello di carte su cui si basa la materia oscura. Un "brava!" a lei e un bravo anche a Mario, guida della missione Gaia.