Nel bene e nel male si cerca sempre qualcosa che metta in crisi la relatività di Einstein. Ma lei resiste e forse resisterà anche spiegando la materia oscura estendendosi verso scale di grandezza non ancora analizzate convenientemente.
Un banale quiz di relatività ristretta che farà sorridere la maggior parte dei lettori. Tuttavia, con il caldo che fa... meglio rimanere sul semplice. Chissà che non risponda qualche lettore silenzioso e meno esperto... lo potremmo chiamare un "fenomeno estremo" dovuto al GW?
Un lettore mi ha scritto in privato, sollevando alcuni dubbi sull'articolone sulla forza centrifuga e non solo. Forse è doveroso inserire nuovamente un vecchio articoletto che ne dà una spiegazione estremamente semplice e intuitiva. Sempre in attesa di qualche news veramente interessante...
Come avevo preannunciato, sono riuscito (almeno lo spero) a scrivere un libro sulla relatività ristretta che arrivi fino a Minkowski e che necessiti solo della conoscenza del teorema di Pitagora e della formula della velocità.
Un piccolo problema di cinematica classica che introduce alcune formule relativamente poco usate.
La Meccanica Quantistica (MQ) continua a progredire, ampliando i suoi campi di indagine grazie a tecnologie sempre più sofisticate, spesso con risultati che sembrano anche in contrapposizione tra di loro. D'altra parte lo stesso Feynman l'aveva ammesso: "Nessuno capisce la meccanica quantistica... può solo descriverla e applicarne molti risultati". Per i più sensibili, uno dei problemi più critici è l'esperimento (mentale) del gatto di Schrodinger, quel povero gatto, costretto a rimanere per un certo tempo mezzo vivo e mezzo morto.
Questo celebre discorso è già stato proposto nel Circolo in versione integrale e in lingua originale. Data la sua importanza e visto che in rete non se ne trova una versione in italiano, per far sì che ogni lettore abbia la possibilità di apprezzarlo, ci siamo rimboccati le maniche e, con grande piacere, lo abbiamo tradotto noi. Buona lettura!
Ne abbiamo già parlato in vecchi articoli, ma non è mai male ripetere certi concetti, soprattutto dopo che ne abbiamo dato una visione fisica e matematica. Accenniamo quindi al meccanismo di confinamento che permette di sopravvivere all’anello f e descriviamo brevemente le ultime scoperte a riguardo che sembrano definire la tempistica della sua formazione.
Ormai sto per tornare a casa (il 31 maggio), sperando di avere di nuovo una gamba funzionante. Un mese (quasi) di ospedale non mi hanno permesso di "lavorare"molto, ma di pensare parecchio. Ne conseguono una serie di riflessioni che non possono non influenzare il nostro stesso "circolo".
Questo esercizio è, probabilmente, un po’ più difficile, in quanto chiede anche di analizzare il ragionamento di un … treno. A prima vista sembrerebbe un paradosso, ma poi tutto si sistema, come capita sempre, nella Relatività Ristretta.
Questo articolo va ad arricchire il nostro archivio dedicato alla Relatività Ristretta. Un classico paradosso apparente della relatività ristretta, trattato sia nella sua versione più semplice che in quella più ambigua che sembra riportarci a quello dei gemelli. La contrazione delle lunghezze è una soluzione solo mentale o decisamente fisica? La macchina e il […]
Mentre mandiamo avanti il tentativo di regalare la relatività ristretta a tutti, ci sembra giusto riproporre articoli legati allo stesso argomento, ma di difficoltà nettamente superiore. Cominciamo con il paradosso del bacherozzo, dove la RR ha assunto risvolti veramente fisici e ha creato non poche discussioni. Questo articolo va immediatamente ad arricchire il nostro archivio.
Sarà stato il camoscio con la polenta della Ines, o quel goccio di Barbera con cui l'ho mandato giù, ieri sera, fatto sta che questa notte mi sono sognato (spero sia stato solo un sogno) che mi succedeva proprio quello di cui parlava Poincaré nel suo articolo sulla relatività dello spazio che mi ero letto nel pomeriggio...
Più fortunata di altre sue "colleghe Stem", la cinese madame Wu (al secolo Chien Shiung Wu) non ha dovuto lottare per frequentare la facoltà di fisica (cosa non scontata negli anni '30 per le donne nella "civile" Europa), né ha dovuto subire l'umiliazione di lavorare gratis per seguire il suo percorso professionale. "Casualmente", però, il premio Nobel del 1957, che si sarebbe ampiamente meritata, è stato assegnato solo ai suoi colleghi maschi. Ecco la sua storia...
La tradizione vuole che si debba arrivare a comprendere il presente ripercorrendo la storia passata. Ma la discontinuità tra il modello Newtoniano, estremamente intuitivo e tangibile, e quello Einsteiniano, più generale e più lontano dalle esperienze quotidiane, è tanto più insormontabile, quanto più prolungata è la familiarità con il pensiero tradizionale.
Invece di trasmettere "certezze" superate da oltre un secolo, è necessario creare una mentalità orientata già da subito ad accogliere la corretta e più ampia visione della realtà, negli anni in cui le menti sono più ricettive ed elastiche, immuni da polarizzazioni e tabù. Forse avremo anche una società più attenta e smaliziata.
E' una parte essenziale delle nostre difese contro gli attacchi alieni e, nello stesso tempo, ci regala emozioni fantastiche come le aurore polari. Ha una struttura che sembra semplice e invece è ancora misteriosa con tutti i suoi cambiamenti di umore, a volte positivo e a volte negativo. E poi che dire delle sue corse frenetiche attraverso la superficie del globo? Insomma, da chi se non dal campo magnetico terrestre potevamo aspettarci uno ... jerk?