Beh... Coriolis non ha aspettato tanto (oggi ho deciso di lavorare solo di testa e non di braccia...). Per cui, ecco la nuova versione della prima parte della trattazione della forza di Coriolis, estesa e sicuramente più completa. Fa sicuramente uso di un po' di matematica semplice e recupera nozioni sui versori, vettori, prodotti scalari e vettoriali. Una bella rinfrescata non farà male... Il risultato, però, è estremamente utile per capire al meglio la "nascita" delle forze fittizie in generale. Lo scopo va, quindi, ben oltre la forza di Coriolis.
Parliamo della determinazione della velocità della luce e di come abbia influenzato pesantemente la scomparsa dell'etere. Questo articolo unisce l'esperienza "fallimentare", ma fondamentale, di Michelson e Morley con i vari tentativi astronomici e terrestri utilizzati per la determinazione della velocità della luce. Al suo interno, anche due quiz risolti allegramente.
Dopo lo stimolante quiz di Umberto e in attesa del nuovo quiz dei maghi, ne propongo uno veramente alla portata di chiunque, soprattutto dei bambini. Anche se banale, ci servirà per capire sempre meglio la meccanica newtoniana. Invito tutti a partecipare, senza alcuna paura!
Da Fizeau a oggi i maggiori passi in avanti sono stati soprattutto di tipo tecnologico. Noi ci limitiamo a descrivere le più importanti variazioni sul tema, che ci portano fino ad oggi.
Risolviamo velocemente il quiz della pallina e del treno che, immagino, tutti siano stati in grado di risolvere anche senza scriverlo nei commenti (un grazie particolare a Edoardo e anche a Gianni). In realtà lo scopo era di riattivare certi concetti di base per affrontare il problema non banalissimo della forza di Coriolis. Consideriamo, quindi, questo breve articolo come la puntata ZERO di un discorso molto più ampio che tocca torri, aerei, cicloni e giostre varie.
Un quiz semplicissimo dedicato ai solutori meno abili (maghi ed esperti abbiate pazienza e tacete… all’inizio almeno). Esso è composto di due parti, in cui la seconda sembra la più facile, e invece è quella che potrebbe arrecare maggiori difficoltà. Attraverso di lei potremmo arrivare, un po’ alla volta, fino a un famoso pendolo…
Dall’esiguo numero di lettori della soluzione del quiz su Archimede e la velocità della luce, temo proprio che la storia sia stata considerata una barzelletta o poco più. In realtà, non è vero, come accennato in qualche risposta e/o commento: il concetto di base è praticamente lo stesso usato da Fizeau nel 1849.
Continuiamo il nostro racconto storico-scientifico che ha portato a una determinazione sempre più accurata della distanza della Terra dal Sole, la cosiddetta Unità Astronomica. Questa volta saremo molto … storici.
Abbiamo, da poco, parlato di decadimento beta meno. La notizia data in questi giorni ci riporta sull’argomento e permette di introdurre l’esperimento CUORE del Gran Sasso. Un esperimento che dovrebbe verificare l’ipotesi di Majorana sulla uguaglianza tra neutrino e antineutrino e, soprattutto, sulla possibilità, in tempi molto remoti, di una trasformazione di antimateria in materia e viceversa, uno dei misteri antisimmetrici più misteriosi e ancora insoluti: perché c’è più materia che antimateria?
Vediamo cosa avrebbe fatto Archimede… fermo restando che sono ammesse alcune varianti. L’importante è il concetto di fondo e la velocità di Pegaso & co. Leggetelo perché è di grande aiuto per la parte "seria" che seguirà...
Uno dei siti più visitati per avere risposte di fisica e astronomia è "Scienza per tutti". Casualmente sono capitato sull'argomento che riguarda il Paradosso dei Gemelli.
Questo processo è legato al solo nucleo e non a tutto l'atomo, anche se nell'ultimo caso trattato vedremo che avviene una "rapina" esterna. Tratteremo i tre decadimenti principali, andando nei particolari solo per il decadimento alfa e beta meno. Ne avevamo già parlato due anni fa, ma dato che l'attore principale è ancora il neutrone, così fondamentale in questo momento storico (il processo r usa proprio il decadimento beta meno) è giusto riproporre i due vecchi articoli in uno solo (con poche aggiunte) e inserirlo tra gli approfondimenti.
Cassini si è addormentato, ma la sua lunga vita continua a dare spunti per ricerche nuove e importanti. Sono contento tre volte di avere scritto questo articolo, per diverse motivazioni.
Certe scoperte epocali vanno commentate a freddo, ma non è facile raffreddarsi quando sai che durante la tua vita è capitato qualcosa che resterà nella storia della Scienza. Un qualcosa che cambierà completamente la visione e i risultati dell'astrofisica futura.
Captate le onde gravitazionali create dalla fusione di due stelle di neutroni. Ciò è già una novità. La cosa più importante è, però, che l'evento è stato rilevato in altre lunghezze d'onda. Trovata la pietra di Rosetta per sapere da dove partono esattamente le onde gravitazionali e per poter analizzare con tecniche tradizionali la loro sorgente.
Dopo la favoletta della volta scorsa, non ci rimane che spiegare l’esperimento di Michelson e Morley in maniera un po’ più scientifica, utilizzando (poca) matematica e geometria.