Avendo visto le animazioni proposte e la definizione dei punti di partenza della luce, direi che potremmo aggiungere una breve appendice a quanto fatto finora.
“E’ impossibile misurare con la stessa precisione sia la posizione che la velocità di una particella”. In altre parole: Quanto più si tenti di stabilire con maggiore accuratezza la posizione occupata da una particella, tanto più diventa aleatoria e incerta la sua velocità. E viceversa.
Il Principio di indeterminazione di Heisenberg, in fondo, è tutto qui; ed è da esso e dalla sua finora granitica inattaccabilità, nonché da un recente esperimento che sembra raggirarlo, che è nata l'idea di questa storia di scienza e fantascienza. Buon divertimento!
Come vi avevo già detto, il quiz sul righello e la relativa soluzione erano solo il primo passo verso un’avventura relativistica estremamente stimolante. Ho inserito un asterisco in più solo perché dobbiamo fronteggiare una figura a tre dimensioni… ma chi ha capito la prima parte non avrà problemi a risolvere anche questa seconda parte. La possiamo considerare di “preparazione” a qualcosa di più articolato, dove farà il suo ingresso anche la prospettiva… Per qualche giorno (4-5) sarò in vacanza SENZA PC, per cui divertitevi a fare figure, calcoli (sempre che ne abbiate voglia… ma non è necessario più di tanto) e … animazioni.
Oggi l’effetto lente gravitazionale permette di vedere e studiare galassie lontanissime, non visibili se osservate direttamente. Si usa anche il microlensing per catturare qualche esopianeta, capace di disturbare leggermente l’effetto lente causato dalla stella attorno a cui gira. Hubble, però, ci ha dimostrato che si può fare ciò che Einstein sperava cento anni fa.
Ormai siamo veramente molto vicini al buco nero e vale la pena analizzare le sue dimensioni “apparenti” o no che siano. Anche in questo caso avremo delle belle sorprese. In particolare, consideriamo le riprese delle telecamere a partire da 5 raggi di Schwarzschild. Niente da dire: il buco nero è ormai veramente impressionante (o meglio l’orizzonte degli eventi che è identificato dal cerchio nero, da cui la luce non può provenire).
Ma quanto è veramente grande e “quanto” noi lo vediamo grande?
Per una analisi completa delle "Visioni relativistiche" si consiglia di leggere il relativo approfondimento, del quale questo articolo è parte integrante. QUESTO il quiz di cui questo articolo costituisce la soluzione Premessa (per i meno esperti) I fotoni sono le particelle-non particelle che trasportano la luce e riescono a esistere solo viaggiando alla […]
Nei film di fantascienza si vedono, spesso e volentieri, gli astronauti che, giunti su un esopianeta qualsiasi, iniziano a muoversi tranquillamente sul suolo alieno senza alcun problema, a parte la solita tuta per permettere di respirare normalmente e altre cosucce del genere. In realtà, però, la situazione comporta un errore non indifferente, dato che trascura la gravità del nuovo pianeta.
Questo articolo è stato inserito nella sezione d'archivio dedicata alle ONDE GRAVITAZIONALI, all'interno della RELATIVITA' GENERALE Ovviamente, non fa più scalpore come la prima volta, ma la rilevazione di onde gravitazionali da parte di LIGO deve comunque fare notizia. L’Universo ci sta parlando con un altro tipo di informazione che non è quella elettromagnetica […]
Uno dei sogni (proibiti) ricorrenti di molti scienziati è quello di trovare una pecca nella Relatività Generale. Finora con poca fortuna… Tuttavia, molte conclusioni della teoria rimangono ancora solo ipotesi. Tra queste, anche se sembra strano, vi è l’orizzonte degli eventi. E, se invece di collassare, la materia rimanesse in uno stato intermedio?
Chi più chi meno, tutti conosciamo gli effetti principali della relatività ristretta. Abbiamo perfino scritto una favola sul muone… Da non molto abbiamo anche completato una lunga trattazione, a tutti i livelli, sull’aberrazione luminosa. Non dovremmo quindi avere problemi a risolvere dei piccoli problemi che sorgono quando si ha a che fare con un oggetto che si muove a velocità prossime a quella della luce e con una macchina fotografica che vuole riprendere la scena. Eccovi il primo quesito: fotografiamo un righello?
Questo articolo potrebbe essere il numero ZERO del progetto sulla semiotica relativistica. Oppure un provino per metterci alla prova. Sta a voi dare un giudizio e criticarci o correggerci, se necessario. Sicuramente ci farete aggiustare il tiro che ha sempre un solo scopo impellente: insegnare a tutti la bellezza della scienza vera e capire che anch’essa può essere facile come una fiaba.
Le risposte avute finora sono sicuramente “abbastanza” (a parte qualche incertezza sulle altezze) precise, ma sono anche un po’ troppo “elevate”. Bastava qualcosa di molto più empirico, ma sufficiente a Peppa per disegnare con buona precisione ciò che viene richiesto da Pappo e Pippo
Pappo e Pippo a furia di mangiar torte si sono “beccati” una terribile gastroenterite. Conclusione? Mai più dolci per loro e per il dopo pranzo solo e soltanto frutta. Ovviamente, due menti vulcaniche come le loro hanno subito escogitato un gioco fuori dal normale per rimanere nei limiti della dieta impostagli dal medico.
Abbiamo già visto come l’Universo e i suoi attori siano capaci di realizzare opere d’arte strabilianti, che non temono certo il confronto con quelle create dal genio umano, anzi. Basterebbe dire che anche noi siamo Universo e tutto potrebbe risolversi facilmente. Tuttavia, il Cosmo è limitato nelle sue esibizioni artistiche, dato che può mostrarcele solo attraverso l’informazione luminosa. Sì, sappiamo che sta nascendo anche la trasmissione tramite onde gravitazionali, ma siamo ancora all’asilo infantile e i veri capolavori non possono essere recepiti dai nostri mezzi troppo elementari. Tuttavia, le onde gravitazionali ci lanciano verso un discorso ben più ampio che ho piacere di condividere con voi, in attesa di una qualche nuova rivoluzione scientifica.
Ed ecco, finalmente, l'extra che conclude la vicenda dell'Analemma. Lasciamo a Oreste il compito di ringraziare i lettori in chiusura di questa settima e ultima puntata.
Potrebbero bastare le immagini… ma esse meritano di essere spiegate un po’ meglio. Oltretutto, dobbiamo anche dare una risposta al quiz sulla densità e la gravità (risolto brillantemente). Si notano facilmente cose abbastanza strane, ma molte altre, ugualmente interessanti, sono decisamente meno visibili. Andiamo, soprattutto, incontro a molte deformazioni subite dai raggi luminosi e l’idea che essi siano quanto di più rettilineo esista in Natura,è solo un lontano ricordo. La colpa di tutto ciò è sempre e soltanto della teoria della relatività di Einstein che ha permesso la scoperta di questi oggetti, che rappresentano il confine tra realtà e assurdità.