Catturato un neutrino di eccezionale energia che proviene da un blazar molto antico. Dopo le onde gravitazionali è giunta l'ora dell'informazione neutrinica?
Cos’è il presente? Soprattutto… riusciamo veramente a conoscerlo? O viviamo sempre nel passato?
Stiamo discutendo di caduta libera della Terra e non possiamo non accennare a un risultato a dir poco eccezionale ottenuto studiando per anni e anni un sistema triplo molto "degenerato"...
Abbiamo parlato da poco della deviazione della luce causata dalla curvatura dello spaziotempo nei pressi di un oggetto oltremodo massiccio. In particolare, avevamo usato il Sole come lente gravitazionale e ci eravamo divertiti un po' con la posizione del "fuoco" di un telescopio veramente ... astronomico e con le sue capacità di raccogliere luce. Ovviamente ci eravamo fidati dei calcoli di Einstein...
Questo articolo rappresenta praticamente la soluzione ai due quiz sulla deviazione della luce per effetto di una grande massa(e ne contiene uno ulteriore), ma è meglio che viva indipendentemente come ulteriore analisi (approssimata) della celebre e utilissima lente gravitazionale di Einstein. Faremo conoscenza con un fantastico telescopio "naturale" non molto lontano da noi. Chissà...
La soluzione del quiz della volta scorsa la darò insieme a quella di questa seconda parte (anche se nei commenti è facile dedurre il procedimento approssimato da svolgere). Proseguiamo nello "studio" pratico dell'effetto lente del grande Albert.
Questo articolo recupera vecchi articoli e quiz e presenta alcuni fenomeni che fanno apparire velocità superiori a quella della luce. Non parliamo di tachioni o di neutrini o di entanglement, ma di qualcosa alla portata di chiunque. In particolare, ci dedichiamo a qualcosa che è proprio l'opposto della luce: l'ombra!
Questo articolo rappresenta la soluzione del quiz sulle esplosioni terrestri e solari, ma è soprattutto una trattazione estremamente didattica (addirittura elementare) che ci permette di calcolare quanto richiesto sia matematicamente che graficamente. La Relatività Ristretta è il filo portante, ma l’articolo segue una linea atta a ricordare. Sarà, perciò, utilissimo per chi ha già studiato la RR, a fare riaffiorare concetti depositati nel cassetto della memoria. Per gli altri, speriamo costituisca uno stimolo ad approfondire la conoscenza di ciò che, in modo sorprendentemente semplice, ha posto le basi per la grande rivoluzione scientifica che sarà la Relatività Generale.
Ormai le astronavi viaggiano tranquillamente nel Sistema Solare e la direzione Terra-Sole (e viceversa) è una rotta molto seguita. Ogni tanto può capitare di assistere a fenomeni non previsti. I problemi nascono quando si vuole calcolare l'intervallo di tempo tra di essi.
Questo “articolone” raccoglie parti di articoli giù pubblicati e li riunisce per dare una descrizione molto qualitativa e semplificata dei buchi neri rotanti, caso ben più concreto rispetto a quelli statici che abbiamo quasi sempre incontrato e analizzato nei nostri approfondimenti. Vogliamo fare un passo in più, prendendo spunto da una “fondamentale” ricerca svolta alcuni anni fa e che pone l’accento sulla distanza che intercorre tra disco di accrescimento e buco nero galattico. Scopriremo, così, come la rotazione di un buco nero sia in grado di trascinare con sé lo spaziotempo e mostrare caratteristiche del tutto peculiari.
Si stava studiando una supernova ed ecco accendersi una piccola “lampadina”. Una stella normale, anche se molto luminosa. Troppo distante, però, per essere vista. Una lente gravitazionale più che perfetta, che ha visto probabilmente una stella di tipo solare come lente. Un lavoro di estrema finezza che sembra quasi impossibile possa capitare.
In questo approfondimento vengono passati in rassegna alcuni articoli particolarmente significativi riguardanti il famoso “paradosso dei gemelli”. Abbiamo cercato di metterli nell'ordine che ci è apparso più logico, ma tenete presente che sono stati scritti a distanza di tempo l'uno dall'altro, nell'arco di quattro anni, quindi non meravigliatevi se non vi sembreranno perfettamente concatenati. Riteniamo, tuttavia, che nell'insieme essi riescano a trattare l'argomento in modo sufficientemente esaustivo, nell'ambito della Relatività Ristretta.
In questo articolo cerchiamo di descrivere, in modo estremamente accurato, le condizioni che accompagnano il paradosso dei gemelli, basandoci essenzialmente sulla relatività della simultaneità e parlando soltanto di eventi. Assumiamo, ovviamente, come già dedotte le trasformazioni di Lorentz per passare da un sistema di riferimento a un altro e la rappresentazione nel diagramma di Minkowski. Abbiamo così in mano tutti i dati per poter risolvere, nel modo preferito, un paradosso che tale, in realtà, non è, ma deriva solo da una violazione della relatività ristretta. In particolare, si dimostra che una soluzione banale e ovvia si ottiene solo con almeno tre sistemi di riferimento (a meno di non passare alla relatività generale, dove il paradosso cessa di esistere).Vediamo, inoltre, come anche altri approcci trattati precedentemente abbiano pari valore e non si discostino molto uno dall’altro.
Per una trattazione completa dell’argomento, si consiglia di leggere il relativo approfondimento Nonostante le gigantesche limitazioni, gli ominidi del terzo pianeta del sistema solare, in qualche modo erano riusciti a costruire astronavi in grado di viaggiare a velocità prossime a quelle della luce salvaguardando i fragili organismi viventi al loro interno. La vicina stella […]
In questo circolo si è parlato spesso del celebre paradosso dei gemelli, dimostrando, così, che non esiste un unico modo per risoverlo, ma lo si può fare con approcci diversi. Ciò che non si era ancora fatto finora era scherzarci (ops... scherzYarci) sopra. Potevamo forse perdere un'occasione del genere? Certo che no! Ecco a voi, quindi, tre racconti che in comune hanno la ricerca di un'applicazione concreta al paradosso e, al contempo, confermano che è sempre possibile affrontare un problema con approcci diversi. Leggete fino in fondo, il divertimento è assicurato, parola di PapalScherzone!
In attesa delle favole sui gemelli, vi propongo un ulteriore modo per arrivare subito a risolvere il paradosso dei gemelli che spero sia ancora più intuitivo. La RR non cambia di certo, ma viene sfruttata solamente l’iperbole di calibrazione. Fatemi sapere se siete d’accordo oppure no…