Questo articolo è stato inserito nella sezione d'archivio dedicata alle ONDE GRAVITAZIONALI, all'interno della RELATIVITA' GENERALE Su Media INAF è stata pubblicata un'interessantissima intervista fatta a Salvatore Capozziello, Presidente della Società Italiana di Relatività Generale e Fisica della Gravitazione. Le risposte alle domande fattegli sono di una chiarezza e di una semplicità da divorare, letteralmente, […]
Il telescopio spaziale Fermi ha “sentito” un lampo nei raggi gamma circa 0.4 secondi dopo la rilevazione delle onde gravitazionali. La zona di cielo sembrerebbe essere anche la stessa… Ho aspettato a scrivere qualcosa, per valutare la serietà del comunicato. Le incertezze sono enormi e non vi sono state conferme ulteriori, tuttavia l’ipotesi fatta è altamente suggestiva e merita qualche riflessione.
Riflettiamo un po’ sulla nuova velocità, su quello che riesce a fare una forza e sulla fantasia scientifica. Un momento in cui tirare il fiato per poi lanciarsi verso la massa-energia , tante volte citata, ma, non sempre, veramente compresa.
Dimostrato che nella relatività ristretta è necessario modificare la definizione della quantità di moto, affinché essa si conservi, imponendo che la massa del corpo in oggetto aumenti con la sua velocità, risulta chiaro che le leggi di Newton devono subire anch’esse delle modifiche strutturali, quando le velocità diventano paragonabili a quelle della luce. Cominciamo ad avvicinarci all'energia...
Diamo la soluzione del quiz relativistico destinato ai solutori più che abili. Le risposte date erano praticamente tutte giuste, cosa di cui non mi stupisco, visti i ... concorrenti. Mi sarebbe piaciuto, però, vedere qualche tentativo in più...
Un paio di grafici illustrativi e un piccolo paradosso, proposto anch'esso da Feynamn, che introduce prepotentemente nell'equivalenza di massa ed energia (come vedremo meglio più in là).
Mi è capitato di imbattermi in un piccolo-grande "orrore" interpretativo, ovviamente sui buchi neri, il minimo di cui si può parlare in certi siti che snobbano la fisica classica, la relatività speciale e perfino quella generale. Meglio bloccare subito confusioni e sbandamenti concettuali. Un errore che spesso si legge in giro, ma che potrebbe avere piccole ripercussioni solo se la relatività generale fosse stata digerita perfettamente bene… E questo, purtroppo, non è sempre il caso, anzi…
Abbiamo appena iniziato la dinamica relativistica, ma forse è bene cominciare a misurarsi con lei e con la sua importanza globale che non è minimamente scalfita dalla sorella più giovane, ossia la relatività generale.
Per chi vuole saperne di più, e ha le basi per farlo, consiglio un articolo che reputo veramente ben fatto...
Questo esercizio non è assolutamente necessario per proseguire nella dinamica relativistica. E’ un “di più” che può essere utile per mettersi alla prova sulla RR e per prepararsi in anticipo alla discussione sull’uguaglianza tra massa ed energia, caposaldo einsteiniano. In questo “quiz” vogliamo fare qualcosa di molto simile a quanto ottenuto nell’ultimo capitolo sulla dinamica […]
Il titolo potrebbe trarre in inganno, dato che non è stato (ancora) scoperto il gravitone. Ma poco importa… le conseguenze sono le stesse. Da domani l’uomo ha la possibilità di utilizzare un nuovo “senso” per studiare l’Universo. E’ questa la vera grandezza del rilevamento di cui siamo stati informati ieri. Chi si limita a dire che è una conferma della relatività, ne diminuisce mostruosamente l’importanza.
Questa volta ci siamo... Albert ha avuto ancora una volta ragione. Molte cose cambieranno in astrofisica. E' come se avessimo decifrato una nuova stele di Rosetta: si può iniziare a leggere una lingua finora incomprensibile. Siamo tutti davvero fortunati a vivere questo momento storico!
Chi vuole divertirsi ancora un po’ (è del tutto facoltativo) può arrivare alla stessa conclusione, utilizzando il ragionamento fatto da Feynman. E’ sicuramente un metodo più rapido, senza formule noiose, ma comporta un ragionamento finale sul risultato che potrebbe causare una qualche confusione nei meno attenti e concentrati. Sicuramente, è geniale come tutto ciò che ha fatto lui…
Forse qualcosa si è scoperto veramente. Lo sapremo oggi e ne parleremo sicuramente, al di là della piccola scienza che ha imposto alla vera Scienza di aspettare lo show. Tuttavia, non chiedetemi di raccontarvi in dettaglio cosa sono le onde gravitazionali. Possiamo limitarci a poche nozioni estremamente semplificate, ma la loro trattazione veramente corretta abbisogna di basi ben più solide della relatività generale, delle sue equazioni e dell'analisi tensoriale. Molti ci proveranno in giro per la rete... ma stiamo molto attenti ad articoli che saranno dei banali copia e incolla di frasi non capite nemmeno da chi le riporta. Se poi qualche novello "Feynman" riuscirà a rendere facile anche una conseguenza matematica ultra sofisticata della teoria di Einstein lo seguiremo immediatamente!
Abbiamo deciso di cambiare la definizione di quantità di moto. Dirlo è una bella cosa, ma farlo è un’altra. La soluzione migliore sembrerebbe quella di considerare la massa come una funzione della velocità. Non abbiamo certo detto una cosa da poco. Basterebbe pensare che ciò vorrebbe dire che l’inerzia di un corpo cambia al variare della sua velocità. Teoricamente potrebbe diventare infinita. Non ci resta che fare questo tentativo e controllare, con molta attenzione, se questa sconvolgente ipotesi riesce, veramente, a conservare la nuova quantità di moto. Questo articolo è il più “duro”, ma niente di veramente difficile.
Questo articolo è molto corto. Preferiamo mangiare la “torta” a piccoli tranci per permetterci di gustarla fino in fondo. Dimostrare che la quantità di moto “classica” non si conserva nella Relatività Ristretta è un punto di arrivo fondamentale e va compreso perfettamente bene. Una conclusione, in realtà, banale, ma che ci obbliga a modificare tutta la dinamica conosciuta fino ad allora. Ricordiamo, comunque, che stiamo parlando di velocità comparabili a quella della luce. Se giocassimo a palline con un nostro amico che va in bicicletta niente cambierebbe rispetto alle descrizioni di Galileo.