Mi limito solo a riportare una notizia data dall’ESA e le relative conclusioni. La materia oscura “attuale” viene smentita, ma si parla subito di una materia oscura ancora più “esotica”. Forse ci sarebbero altre possibilità… Mi sembra di parlare di GW: qualsiasi cosa succeda, la colpa è sempre sua…
Esistono galassie chiamate “medusa”, dato che dalla loro parte “normale” si lanciano verso l’esterno veri e propri tentacoli di materia, dove possono nascere anche nuove stelle. Sembrerebbe che queste galassie trovino, nello stesso fenomeno, cibo in abbondanza per i loro buchi neri.
Sembrerebbe proprio di poter richiamare l’opera di Pirandello, guardando l’immagine presa dal Gran Telescopio Canarias… l’immagine di una sola galassia lontanissima viene ripetuta fino alla noia attorno a un ammasso galattico. E’ l’anello di Einstein che ancora una volta si dimostra il miglior telescopio al mondo!
Non è il solo caso che si trova in vari articoli di sintesi scientifica e non è solo l’INAF ad adottare certi sistemi molto mediatici e poco scientifici. Tuttavia, vale la pena richiamare un classico esempio.
Questo è un vecchio articolo del 2009, che poneva interrogativi e una spiegazione sicuramente molto parziale. Proprio oggi abbiamo imparato che vi sono possibilità molto più efficaci, mai osservate prima. Evviva i buchi neri galattici.
Sembra proprio che la nostra galassia, e le sue amiche del gruppo locale, non siano solo attratte dal superammasso di Shapley, ma siano anche spinte da una zona a bassa densità. In qualche modo, è come se le galassie fossero particelle cariche che vanno da un polo all’altro.
Vedere uno scontro di ammassi galattici è sicuramente uno degli spettacoli più impressionanti del Cosmo, ma riuscire anche a vedere come la collisione sia riuscita ad accelerare il gas lanciato da un buco nero galattico è un caso davvero unico: un dramma shakesperiano sbalorditivo!
Sembra proprio che le osservazioni ce l’abbiano proprio contro la materia oscura. Adesso ci si mette anche un nuovo enorme superammasso.
Diciamoci la verità, fuori dai denti: cosa sia successo realmente nel periodo della grande nebbia, successiva alla brevissima luce del Rumore Cosmico di Fondo, non lo sappiamo ancora. Un po’ si parla di gigantesche galassie già formate, un po’ di piccole galassie che si uniscono come un puzzle.
A parte l’interesse intrinseco di questa ricerca, è notevole il modo usato per descrivere il risultato. L’importanza della scoperta è “condita”, come sempre, con un richiamo a ciò che non si vede: gli atti di fede vanno mantenuti comunque, e, solo dopo, via libera alle vere osservazioni. Questa news cade a fagiolo dopo quella pubblicata oggi stesso nel nostro “circolo”…
Al centro di un remoto ammasso galattico regna sovrana un’enorme galassia che contiene un supermassiccio buco nero. Normalmente sa trattenersi nel mangiare e segue una dieta quasi perfetta. Poi, improvvisamente decide di fare un banchetto come si deve. Possiamo dargli torto dopo tutto il lavoro che ha fatto?
Osservazioni radio, eseguite in Sud Africa, hanno mostrato che i buchi neri galattici di una regione del lontano Universo presentano i loro getti radio allineati lungo una sola direzione. Sicuramente una curiosità, che, però, potrebbe far comprendere le fluttuazioni primordiali della materia. Essi, con le loro galassie, potrebbero ricordare la struttura di quando erano ancora un'unica nube.
Sì, la galassia NGC 4569 li porta proprio al vento. Alcuni preferiscono chiamarla coda, ma la striscia che lascia dietro di lei mi fa pensare a bellissimi capelli. Capelli di idrogeno, strappati da un vento impetuoso. Cari amici, lo spazio tra galassie e galassie di un ammasso è tutt'altro che vuoto.
Capisco che una notizia sconvolgente come quella di ieri attiri l’interesse e la curiosità, le mie per prime. Tuttavia, il Cosmo va avanti e qualcuno potrebbe offendersi… magari un mostro non troppo lontano da casa nostra.
La nostra galassia sta correndo, come una pazza, verso una regione che appare misteriosamente vuota. Non lo fa solo lei, però, ma migliaia e migliaia di altre galassie. Molte se ne vedono, ma sicuramente manca “qualcosa” per spiegare questa fuga verso il centro. Materia oscura… sicuramente. Un attimo, un attimo… forse è meglio -prima- usare degli altri occhiali!
In un periodo di accese discussioni sui diritti civili, sulle adozioni, sulle discriminazioni razziali, sulla salvaguardia delle singole culture, anche l’Universo vuol dire la sua e lo fa con la solita eleganza e saggezza. Scusate se sto pubblicando articoli di astrofisica che sembrano più racconti o fiabe, ma lo faccio per pareggiare un po’ quelli più pesanti sulla dinamica relativistica e sugli integrali. Non tutto, ma di tutto e ... per tutti.