Ve ne eravate dimenticati? Sicuramente no... ma per un po' di tempo il perfido Dott. Nobody aveva lasciato in pace il nostro povero Pippo, come promessogli. Tuttavia, quando si è Nobody, ogni promessa NON viene mantenuta. Questa volta sembra che per Pippo la faccenda diventi molto difficile. Un problema che ci immerge (con tutte le cautele del caso) nell'ambiguità tra onda e particella. Insomma, un quiz, per così dire, quantistico.
Prima di affrontare la determinazione analitica della curva oggi chiamata catenaria, ricordiamo come essa sia stata trattata da Galileo Galilei nei suoi Discorsi su due Nuove Scienze, senza che il grande pisano trovasse una descrizione definitiva.
In questo articolo vedremo come trasportare concetti applicati ai vettori ordinari di R^n , quali norma (lunghezza) prodotto scalare, trasformazioni lineari, matrici , scomposizioni tramite una base, le proiezioni su tale base (e un concetto nuovo, che vedremo in seguito, gli autovalori e non dimentichiamoci di Pitagora!) ad uno spazio in cui i vettori non […]
La soluzione che riporto si rifà a un celebre scienziato greco, Apollonio di Perga, famoso non solo per aver "inventato" gli epicicli, utilizzati poi da Tolomeo. A lui si deve una nuova definizione di cerchio, capace di dare al capitano inglese tutte le informazioni possibili. Alla fine trovate una preziosa aggiunta del nostro caro Maurizio che ha voluto arrivare al dunque attraverso nientepopodimeno che la geometria inversiva.
Ancora un quiz semplice, ma non proprio facile. Questo dipenderà anche dal metodo di risoluzione. Comunque accessibile a tutti; non è affatto richiesta nessuna particolare conoscenza di matematica, a parte le somme di numeri naturali. Tuttavia, questo tipo di problemi è stato inquadrato in una ben nota serie.
Affrontiamo un'altro semplice problema, veramente "pratico", facendoci aiutare da una nuova equazione differenziale. Si ringrazia il prezioso contributo di Oreste Pautasso che, spero, abbia imparato quanto siano utili le nostre equazioni.
Una soluzione alternativa a quella del quiz uova-grattacielo, esposta ieri con massima chiarezza da Vincenzo; la ricerca e la realizzazione di un algoritmo talmente semplice da poter essere compreso anche da un calcolatore. Ma alla fine a farla da padrona è pur sempre la matematica. In particolare quel ramo della stessa fondato da George Boole.
Un arrembaggio avvenuto nel 1665 ci fa scoprire ancora una volta la grandezza dei matematici greci...
Ecco la soluzione del quiz sulle uova buttate dal grattacielo. Una soluzione volutamente molto lunga per rendere chiari i vari approcci, anche attraverso esempi concreti. Umberto ha dato, ovviamente, il risultato esatto, ma ha anche sviluppato un software che trova il risultato analizzando tutte le combinazioni, confermando il numero di lanci trovato come il minimo possibile. Lo pubblicherà nella seconda parte della soluzione
Verifichiamo ancora una volta il significato delle funzioni iperboliche e vediamo che forma hanno. In fondo, è proprio questa forma che ci verrà utile in seguito, anche per comprendere le argomentazioni di Galileo Galilei.
Un altro simpatico quiz che ci permetterà di introdurre alcuni concetti di estrema importanza, che abbiamo già trattato (ma non vi dico certo dove e quando!). L'importante è avere due uova (piuttosto robuste) e non avere paura di ... romperle.
Questi facile esempio sul teorema di Ramsey mette in luce ancora una volta che il disordine completo non può esistere. Qualunque insieme di enti sufficientemente grande contiene necessariamente una configurazione molto regolare.
Questa è una soluzione volutamente "complicata" per rispondere al quiz "Pitagora è sempre Pitagora". Lo scopo è quello di richiamare concetti che abbiamo trattato ultimamente. Molto gradita è stata anche l'intrusione di Oreste Pautasso e del suo enunciato decisamente più "corposo".
In questo lungo articolo affrontiamo di petto il problema della carta igienica, limitando gli approcci a un numero abbastanza ristretto (se ne potrebbero tentare anche altri). Come vedremo potrebbe sembrare un problema del tutto inutile e ridicolo, ma –in fondo- oltre che a metterci di fronte a una matematica di livello crescente (e quindi molto utile per verificare le proprie conoscenze) ci può far riflettere su problematiche ben più ampie e fondamentali. Inoltre, lo reputiamo abbastanza divertente! L’articolo, iniziato da Vincenzo, ha visto la fattiva collaborazione di Daniela e Maurizio, oltre che i commenti puntuali di Umberto e Leandro. Un lavoro veramente corale che può essere letto da tutti, cosa questa che auspichiamo fortemente.
In questa sezione vogliamo dimostrare come le funzioni iperboliche possano anche essere definite attraverso la partecipazione attiva del numero e. Nel contempo vogliamo anche mostrare la relazione che esiste tra funzioni trigonometriche classiche e le funzioni iperboliche. Per fare ciò è fondamentale utilizzare la formula di Eulero, proprio quella che ha portato, come caso particolare, alla sua celeberrima identità, di cui abbiamo già parlato.
Un quiz veramente semplice, che lascerei ai principianti... (però rispondete!).