Parliamo un po' di stabilità di un nucleo atomico. Per ottenerla basta r(fino a che è possibile) regolare a dovere i vari decadimenti, governati dalla interazione debole..
Dopo nuclei che si divertono a rompersi e a unirsi, treni che fischiamo, evoluzione cosmologica, torniamo alla cara geometria (Euclide si è un poco alterato della vostra poca passione a riguardo...).
I fenomeni sismici sono una costante nello scenario della geodinamica terrestre e testimoniano la vitalità del pianeta. Le reti sismiche sparse in superficie registrano decine di sismi ogni giorno, per la gran parte del tutto ignorati dall’uomo in quanto di entità tale da non venire neppure avvertiti a livello sensoriale e quindi relegati ad argomento d’interesse solo per gli studiosi della materia.
Questo sfogo di pensiero vuole chiaramente essere provocatorio e, magari, far nascere qualche discussione tra i lettori. Prendetelo pure come un racconto di fantascienza (ma altri scienziati hanno già pensato a visioni simili) e divertiamoci a fantasticare. Non per niente alla fine ho inserito un breve vecchio racconto che in qualche modo è attinente a ciò che vado a scrivere veramente di getto (ed è giusto che sia così…).
Ho eliminato la versione "quiz", dato che nessuno ha cercato di rispondere, e l'ho trasformato in un problema da risolvere insieme...
Senza entrare all'interno dei nucleoni (protoni e neutroni), dove i quark si divertono come pochi a cambiare colore e a scambiarsi "informazioni", ci occupiamo di quanto questo gioco si ripercuota tra nucleone e nucleone permettendo agli atomi di avere nuclei sempre più grandi e stabili. Un articolo che vuole ricordare la teoria di Yukawa, confermata qualche anno dopo, seguita da un più che meritato premio Nobel.
Bravi (ma non c'è da stupirsi!) Leandro e Fabrizio. Chissà che, prima o poi, qualcun' altro non voglia cercare di imitarli ?
Einstein chiese dunque a Grossmann di aggiornarlo sui progressi da Gauss in avanti: si dice che, preso dalla disperazione, egli abbia implorato: «Grossmann, aiutami altrimenti impazzisco!».
Grossmann, rispondendo all'accorato appello, nell’agosto del 1912, comunica ad Einstein che molto probabilmente lo strumento teorico che a lui serve è il calcolo sulle varietà di Riemann e lo aggiorna sui risultati di Christoffel, Ricci e Levi-Civita.
Un semplice esercizio di cinematica per tenervi "caldi", ma lontani dalla "fusione". I più esperti aspettino un paio di giorni...
Un racconto negativo o positivo? Giudicate voi. Io lo dedico alle meraviglie senza fine dello Utah meridionale e ai suoi segreti ancora nascosti.
Leggendo qua e là, mi sono accorto che le descrizioni della fusione e della fissione nucleare portano a un apparente paradosso: due processi che sembrano l'uno il contrario dell'altro danno luogo allo stesso risultato. Si tralascia spesso un'analisi più accurata che permetta di spiegare questa conclusione, capace di creare non poca confusione. Se qualcosa rimane oscuro intervenite subito!
Il radiotelescopio ALMA continua a superare se stesso.
Sulla rivista “The Astrophysical Journal” il 15 novembre è stato pubblicato un articolo1 in cui la rilevazione radar è stata spinta fino ad ottenere immagini con una risoluzione di appena 5 milliarcosecondi, sufficiente a risolvere oggetti di circa 10 metri alla distanza media Terra-Luna.
Un quiz di pura logica che non ha spaventato i nostri lettori!
Facciamo un passo in avanti imponendo al corpo, che gira attorno a un punto fisso, una velocità non uniforme, ossia introducendo un'accelerazione costante diretta nel verso del moto.
Un quiz di pura logica che non necessita di alcuna conoscenza matematica, a parte le quattro operazioni (somma, sottrazione, moltiplicazione e divisione). Il problema non è proprio banale, ma estremamente divertente! Ricordiamoci sempre: "Cogito ergo sum".
La sismologia è una disciplina tra le più efficaci per ottenere informazioni sulla struttura interna della Terra. E’ basata sullo studio e l’analisi dei dati sperimentali relativi alle modalità di propagazione di onde meccaniche nei materiali che compongono il pianeta, tanto nella sua porzione più superficiale (utilizzati per conoscere le condizioni della roccia o del sottosuolo destinato ad ospitare un’opera civile) quanto nelle sue porzioni più profonde, nucleo compreso.