Trovate due galassie prive di materia oscura. Ma come si permettono di osare tanto? Grazie a Fabrizio è stato recuperato il lavoro originario che si guarda bene dal dare l'interpretazione di Media INAF, anche se -come sempre- si fa di tutto per salvare la materia oscura.
Come tutte le grandi scoperte, spesso si esaspera la "prima volta" e poi si fa in fretta a dimenticare... Forse, qualcosa del genere sta succedendo anche per le onde gravitazionali.
"Ci sono due grandi tragedie nella vita. La prima è desiderare ciò che non si può avere... la seconda è ottenerla"
Stimolato da Albertone, voglio proporvi il brevissimo racconto di quanto capitò nel settembre del 1956 a un esperto aviatore americano mentre provava i primi voli supersonici.
Continuiamo nel racconto dell'avventura di Papallaccio e di come il suo gesto malvagio si ritorca contro di lui. Limitiamoci a una spiegazione estremamente qualitativa, dato che la faccenda è ben più complessa e ci farebbe entrare nelle manovre dinamiche che riguardano i satelliti artificiali.
Perché Marte e non, per esempio, Venere o Giove o il Sole stesso? Per rispondere dobbiamo fare un piccolo passo indietro nel tempo e parlare di quel meticoloso osservatore che è stato Tycho Brahe, per poi farne due in avanti che ci condurranno fino a Giovanni Domenico Cassini e John Flamsteed, passando per l'onnipresente Giovanni Keplero.
In attesa che Enzone rientri dalla sua vacanza, gli auguriamo buon compleanno a modo nostro!
La dotta e preziosa ricerca sull'origine e il significato del nome bisciabova effettuata da Guido sembra oltremodo precisa ed esauriente... ma i pesci fossili di Bolca nei monti Lessini pongono nuovi inquietanti interrogativi!
Chi si offre volontario per verificare i calcoli del vulcanico (o vulcaniano?!?) Albertone?
La lingua italiana è una miniera che può regalare intriganti sorprese all'esploratore di vocabolari e solleticare avventurose scorribande in parlati antichi, talvolta in ombra di magia e di mistero.
La massa cresce andando sempre più veloci! Oh, mamma mia, come farò a volare tra le stelle e mantenere la linea?
Un articolo che riporta finalmente due ricerche "vere" e che mi permette di riflettere (a modo mio, s'intende) sulle contraddizioni ipocrite dell'essere umano. La luce si spegne realmente nei buchi neri, seguendo Natura, ma la luce del pensiero si spegne molto più miseramente per il dominatore dell'Universo (così come si valuta lui stesso...).
In questo articolo scriviamo le equazioni in versione differenziale, utilizzando i teoremi del rotore e della divergenza. Poi, tra un po', vedremo se risolvere le equazioni differenziali che portano alle onde elettromagnetiche...
Cose già dette, ma che è sempre meglio ribadire... eccovi una piccola e semplice "ciliegina" per sfatare il terrore che i buchi neri incutono su molte persone.
una semplice, ma non banalissima, domanda di meccanica celeste o, meglio ancora, di astrodinamica. Non vi è bisogno di formule, ma solo di un po' di ragionamento..
Cari amici, che ne dite di un bel viaggetto fino a un buco nero? Magari proprio su Cygnus X-1 a 8000 Anni Luce da noi? E, se tutto va bene, cercare anche, in seguito, di entrare al suo interno? L'articolo è dedicato ad Albertone che vorrebbe tentare l'impresa.