Facendo viaggiare un vettore su una superficie sferica si può definirne la curvatura.
Una parte di "viaggio" di cui si parla poco, lasciando forse qualche dubbio o confusione...
Luna a barchetta? Chiedete all'eclittica e alla latitudine!
Questo articolo mi ha fatto faticare non poco. Spero che, anche se in parte molto personale, possa aiutare a comprendere e a riflettere. Ho messo tre asterischi, anche se avrei desiderato ardentemente di metterne uno solo. Spero di cuore, però, che la vostra reazione lo faccia calare di grado... se non proprio un asterisco, magari due...
Ci uniamo alle celebrazioni del settecentenario della morte di Dante Alighieri, riproponendo un progetto di cui andiamo molto fieri, nel quale letteratura, storia e scienza si intrecciano lungo un intervallo di tempo che va dal medioevo più cupo alla cosmologia più moderna: un entusiasmante viaggio al termine del quale dimostreremo, tramite l'analisi dei suoi stessi versi, la capacità del Sommo Poeta di immaginare una struttura teologica e scientifica ben al di là dei suoi tempi, anticipando di fatto la visione matematica di Riemann e quella fisica di Einstein.
Questo quiz è risultato più ostico del previsto, anche se la soluzione è stata, alla fine, data da Claudio. In realtà, ciò che basta fare è valutare la parità dei cappelli di un certo colore che si vedono dalla propria posizione e confrontare questa parità con quella dichiarata da chi lo precede.
Teniamoci forte e cerchiamo di rivisitare con il giusto approccio la classica visione del Big Bang. Direi che il nostro Circolo è pronto per affrontare questa sfida.
Poteva un'insegnante in pensione innamorato di mare, montagna e cielo stellato, per di più iscritto per venti anni all'Unione Astronomica Italiana e residente nella Strada del Vino, sfuggire al campo gravitazionale di Enzone Zappalà? Decisamente no. E l' "impatto" è stato tanto piacevole quanto inevitabile.
E' con grande piacere, quindi, che inauguriamo la collaborazione con Carlo Azimonti, proponendo l'articolo che segue, pubblicato su Easy Astronomy, il suo blog.
Cari amici astrofili, ossia VERI amanti del Cielo e non della tecnologia più sfrenata e cara, ecco un bell'esamino per voi. Se qualcuno ci riesce ce ne mandi una copia e la pubblicheremo senz'altro!
No, amici lettori, non ho nessuna novità di cui parlarvi, ma credo che fare un punto della situazione ogni tanto sia cosa buona e giusta. E questo articolo scritto due anni fa costituisce ancora un'ottima sintesi del mio pensiero in materia di cambiamenti climatici (o riscaldamento globale, che dir si voglia...).
Sembra impossibile, ma l'energia del fotone è ancora qualcosa che crea dubbi e confusione in tante persone (ovviamente, parlo solo di quelli che desiderano sapere e non della grande massa). Ne abbiamo già parlato in lungo e in largo, cambiando il modo di vedere le cose, ma aggiungere qualcosa fa sempre bene, dato che potrebbe far scattare la molla finale. Questa volta ne do una versione molto particolare che se da un lato semplifica, dall'altro potrebbe aiutare a comprendere.
Questa parte è decisamente molto ostica e non tutto può essere ricavato nei limiti imposti al Circolo. Malgrado si debba prendere per buona una certa dimostrazione, la trattazione ha dei risvolti non banali, al limite della professionalità. Di meglio non riesco a fare...
Anticipiamo i media, una volta tanto !?
Leopardi, L'enciclopedia Italiana, La campana cinese, Laplace, La meccanica celeste ... Tutto questo (e molto altro ancora) può descrivere l'Universo! E come tutte le cose più belle anche l'Universo sa cantare anche se non si sente.
Ancora una volta i piccoli Davide riescono a vincere contro i grandi Golia. Questa è la volta di Titano e Saturno, ma tra breve toccherà a Callisto (e fratelli) e Giove.
Beh... forse ho semplificato un po' troppo la situazione, ma il concetto di base è abbastanza corretto e ... realistico. La nostra Daniela-Scherzy non c'è andata così distante...