" ...mi par che nelle dispute di problemi naturali non si dovrebbe cominciare dalle autorità di luoghi delle Scritture, ma dalle sensate esperienze e dalle dimostrazioni necessarie" (Galileo Galilei)
Il nostro instancabile Curiosità, dopo aver fatto conoscere ai nostri piccoli amici personaggi come Copernico, Keplero e Galileo, si è messo in coda per poter parlare con l'impegnatissimo Newton e, per ingannare l'attesa, ha scritto questa appendice dedicata ai curiosoni che desiderino approfondire gli argomenti affrontati nel racconto.
“È nata così la scienza moderna, figlia dello stupore e della curiosità: queste due molle segrete le assicurano sempre progressi incessanti. Ogni nuova scoperta ci apre nuovi orizzonti e contemplandoli noi siamo presi da nuovi stupori e da una rinnovata curiosità. E, poiché l’ignoto si estende sempre all’infinito davanti a noi, nulla sembra poter interrompere questa successione continua di progressi che appagano la nostra curiosità e che, nello stesso tempo, suscitano immediatamente nuove curiosità, originando così ulteriori scoperte.” (Luis De Broglie da “Sur les sentiers de la science” 1958)
Una volta mandati a riposare Astericcio & co., emozionatissimi per aver parlato a lungo con alcuni dei più grandi pensatori dell'antica Grecia, il loro e nostro nuovo amico Curiosità ha voluto scrivere questa appendice per permetterci di approfondire la conoscenza di uno dei periodi più luminosi nella storia dell'intelletto umano. Tutto ciò non vuole (e non potrebbe) essere una trattazione esaustiva, ma solo stimolare interesse, stupore e... curiosità!
Dopo non poche perplessità ed esitazioni, Ciccio è riuscito a comprendere talmente bene la spiegazione di PapalScherzone su come mai Astericcio & co. stavano fluttuando in assenza di peso nella papalastronave, che ha deciso di approfondire l’argomento e ci ha chiesto di scrivere questa appendice dedicata a chi, come lui, è curioso e vuole saperne di più. Ed era talmente entusiasta che ha insistito per prendere parte attiva agli esperimenti che ora andremo ad analizzare (ma state tranquilli… lo abbiamo fatto saltare da una piccola altezza, in modo che non corresse il rischio di farsi male!).
Cosa c'è di meglio di una gita nello Spazio per apprezzare la meraviglia che ci circonda? I nostri piccoli ma sempre più saggi amici vivranno un'esperienza che, oltre a donare loro emozioni e divertimento, arricchirà il loro bagaglio di conoscenze e la loro capacità di riflettere e pensare con la propria testa. Per non parlare, poi, di una nuova stimolante amicizia!
Una gita al mercato degli umani costituirà per i nostri piccoli amici l'occasione per porsi molte domande su come sia giusto alimentarsi e quale sia l'etica da osservare nello sfruttamento delle risorse animali e vegetali. Forse non riusciranno a trovare risposte definitive (del resto, chi può farlo?), ma solleveranno vari spunti di riflessione su temi a cui ciascuno di noi può dare la propria personale interpretazione.
Al termine della prima storia ad essi dedicata, abbiamo lasciato la nostra simpatica ed improbabile combriccola di amici nel momento in cui erano riusciti a convincere Astericcio, il riccio arrivato dallo spazio a bordo di un turbo-asteroide, a rimanere sul nostro pianeta, promettendogli amicizia ed emozioni vere… vediamo come manterranno la loro promessa!
Dedicato al nostro Mario che ha lanciato l’idea, dandoci l’opportunità di coglierla al volo! Dedicato a Gianni B. che ha mostrato di gradirla con tre grandi sorrisi! Dedicato ai grandi con l’augurio che, grazie ad essa, riescano a tornare un po’ bambini! Ma, soprattutto, dedicato ai bambini affinché spieghino ai grandi ciò che non riusciranno a comprendere! Di cosa stiamo parlando? Mettetevi comodi, ve lo raccontiamo subito: rilassatevi e leggete con gli occhi del cuore…
Seguo da anni il prof. Zappalà, da ancor prima che lui, grazie allo studio dinamico della perturbazione del moto delle comete nella nube di Oort, scoprisse il magico pianeta di Papalla e riuscisse a decodificare la stele di papalRosetta, trasformandosi così nel mio carissimo amico PapalEnzo. Ho subito apprezzato il suo modo di comunicare che, nonostante sia semplice e immediato, non rinuncia mai al rigore scientifico e alla correttezza formale. Una cosa, però, mi ha sempre lasciato perplesso... la presentazione che fa di sé nella home page di questo Circolo: troppo sintetica, troppo avara di notizie sulla sua carriera professionale! Visto che la curiosità non mi dava pace, con il pretesto di un invito a cena, gli ho rivolto un po' di domande per conoscerlo meglio. Ecco a voi il risultato... vi presento Vincenzo Zappalà, simpatico e affabile astrofisico in pensione, con una parlantina dirompente e un'adorabile erre moscia!
La Matematica sta acquistando sempre più importanza nel nostro Circolo, grazie non solo al nostro PapalEnzo (che, con le sue lezioni di Matematica, è riuscito a far comprendere gli integrali anche a PapalSempliciotto!), ma anche ad amici come Paolo e Umberto che, con grande passione, si stanno impegnando per far sì che il maggior numero di persone possibile superi la diffidenza verso questa materia, magari facendoli divertire oppure aprendo loro nuove porte da cui entrare.
Ma a cosa serve la Matematica? E’ una scoperta o un’ invenzione? Come si è arrivati a sviluppare il concetto di numero? In occasione della prossima pubblicazione dei primi articoli dedicati alla Matematica di Papalla, ho deciso di rivolgere tali domande ad uno dei più saggi tra i papalliani, il mio amico PapalMatematico.
L’ho incontrato al bar di Papalla e, tra un succo di limone e una granita alla fragola, abbiamo fatto una bella e piacevole chiacchierata… e non poteva essere altrimenti: è sempre un’esperienza emozionante conversare con chi ha nello sguardo la consapevolezza di parlare lo stesso linguaggio dell’Universo e nel sorriso la gioia di comunicarlo a chi ha la volontà di comprenderlo.
Era proprio una bella giornata su Papalla, il PapalSole splendeva e il cielo era di un bellissimo colore... nero! Nero??? Certo, su Papalla non c'è l'atmosfera, quel miscuglio di gas che avvolge la Terra e che ci permette di respirare, fa sì che la temperatura non sia mai né troppo alta né troppo bassa, rende […]