L'astronomia c'entra poco, ma trattandosi di fenomeni atmosferici questa breve riflessione rientra nella ... planetologia. Cose da pazzi... cose da pazzi!
Mentre la nostra Daniela ci sta descrivendo gli antefatti scientifici e storici che hanno portato a una missione straordinaria come GAIA (chissà cosa penserà Ipparco...), non si può dimenticare cosa si nasconde dietro alla preparazione di una meraviglia del genere.
Mi riferisco in particolare al quiz “appendice di whatsapp”, che ha posto un problema di fondo che riguarda la maggior parte di questi problemini che invadono il web e che spesso fanno parte dei test attitudinali e dei concorsi pubblici. Esiste una vera soluzione? E che tipo di soluzione si cerca?
I numeri interi e i loro multipli, interpretati come onde che si propagano verso l'infinito; un modo inconsueto di riflettere sulle proprietà dei numeri interi consecutivi entro un intervallo di valori, il tentativo di capire cosa accade lontano studiando ciò che è vicino. Una specie di surfing sulla cresta delle onde, sul loro affastellarsi, morire e rinascere.
Approfitto, ancora una volta, dell'interessante blog "Acrònico" di Fabio Marzocca per presentare nel nostro Circolo un suo recente articolo che fa un quadro estremamente variegato del nostro presente e futuro tecnologico. Un "pezzo" che sicuramente farà pensare, riflettere, essere in sintonia o contrari. In ogni modo, un aiuto perchè il nostro cervello non diventi anche lui un'appendice tecnologica del progresso travolgente...
Questa soluzione si basa sui contributi congiunti di. Arturo, Fabrizio e Maurizio.
Eccoci finalmente a discutere della insidiosa domanda 1C, contenuta nella seconda parte del quasi-quiz sul Monte Cono.
La domanda era questa: 1c) E’ possibile determinare facilmente i semiassi dell’ellisse percorsa per una strada di minimo percorso tra B e B?
Sembrava che il quiz consistesse nel determinare dei semiassi, invece...
La scoperta di un contenuto informativo insospettabile, in una dichiarazione apparentemente ovvia, può condurre a sviluppi del tutto inattesi. Percorriamo i passi logici necessari per smontare e rimontare questo meccanismo fino a comprenderne appieno il funzionamento.
Con grande gioia di Oreste/Maurizio i nostri Pippo e Pappo vengono catturati di nuovo dal Prof. Nobody e imprigionati in una cella veramente infame. Il diabolico e invidioso scienziato li mette di fronte a una prova di abilità non indifferente per donargli la libertà. Giura anche che se si salveranno anche questa volta, non li perseguiterà mai più e accetterà la loro superiorità (ci credete?).
Come abbiamo già detto nei commenti la procedura da seguire deve essere quella compresa automaticamente da due persone intelligenti e razionali. Escludiamo quindi soluzioni basate sul “Se faccio questa ipotesi di lavoro, sicuramente mio fratello, che mi conosce molto bene, la capirà…” . Dobbiamo muoverci solo su informazioni sicure trasmesse durante i vari passaggi. Escludiamo quindi la scelta di valori medi o cose del genere che necessitano in pratica di una scelta preventiva, decisa a tavolino. Oppure un… entanglement…
Ormai diventati grandi e sempre più in gamba, Pippo e Pappo sono ormai famosi per la loro capacità di risolvere problemi matematici, fisici e di pura logica. Talmente famosi, che l’invidioso Prof. Nobody organizza una micidiale prova per loro due.
Prosegue, con il secondo episodio, la storia dei diritti umani nel tempo e nei diversi contesti geografici.
L'origine delle specie, scritta dal naturalista inglese Charles Darwin, è una tra le opere cardine nella storia scientifica e, senza dubbio, una delle più eminenti in biologia. Purtroppo, in metrologia (quella disciplina riguardante le questioni inerenti alla misurazione delle grandezze fisiche, all'analisi e al calcolo dimensionale, alla scelta dei sistemi di unità di misura) non abbiamo avuto nessuno che, come Darwin, si occupasse della evoluzione di queste entità esoteriche e ne descrivesse il cammino nel tempo. Perché di cose misteriose, stravaganti e stupefacenti, in questo campo,se ne sono viste molte, e ancora ne potremo vedere.
Quanto vi propongo è un vecchio articolo del 2008, nel quale ironizzavo sulla biodinamica. Purtroppo, essa è ormai diventata una scienza a tutti gli effetti, pur basandosi solo e soltanto su atti di fede. Dopo aver parlato di Giordano Bruno e aver ricordato il "cargo cult" di Feynman (per non parlare del GW), mi sembra doveroso riproporlo ancora una volta, dopo averlo già inserito come quarta puntata della serie "Che fai tu, Luna , in ciel?".
In questo articolo confluiscono, con alcune integrazioni, i contenuti del quiz “Art attack” e dell'articolo “Percezioni illusorie nella visione e nell'arte” presenti in altre sezioni del blog.
Sono riuscito a leggere un articolo di quelli che si affidano alle solite simulazioni al computer e intingono il tutto con la solita materia oscura che, non sapendo cos’è e se c’è, può essere maneggiata a piacere. Eviterò i commenti sull’articolo, ma lo scopo finale mi ha fatto fare una riflessione, che spero non sia inutile né balorda in questo momento non proprio tranquillo per la mia salute (niente di grave, comunque…).
Ho scritto questo articolo nel settembre 2013, all'indomani del G20 che si tenne a San Pietroburgo, forse perché l'ennesimo ritrovo dei cosiddetti "grandi" mi aveva fatto tornare in mente, per contrasto, uno dei momenti fondamentali della Storia dell’Uomo, forse poco conosciuto ma senza dubbio ben più importante delle mille e una riunioni che si organizzano oggi su temi universali e che, alla fine, interessano (nel senso che fanno l'interesse) solo quelle poche mezze figure che credono di comandare il mondo.