Sono subito stato smentito: che bellezza! Il team scientifico di New Horizons non si lascia suggestionare dalle sceneggiate mediatiche e mira al sodo. Le prime informazioni “vere” sono già state divulgate e ci fanno pensare che ne vedremo delle belle…
Solo una bella immagine (poco definita) per adesso. Il confronto con Tritone, e come quest'ultimo sia stato frettolosamente "snobbato", mi sembrano i punti più importanti, per adesso... Aspettiamo e cerchiamo di valutare con molta logica e correttezza.
New Horizons si sta avvicinando all’ex nono pianeta e tra breve lo potremo vedere in modo estremamente dettagliato. Vale la pena anticipare qualcosa, in modo da sapere con chi avremo a che fare… In particolare, parliamo un po’ della sua atmosfera che spesso ha fatto nascere strane idee in proposito…
Le macchie bianche riprese da 4400 km rimangono ancora un bel problema, soprattutto riguardo a come e cosa le abbia potute causare.
Una nuova immagine di Cerere, mentre la navicella continua a scendere.
Come, in parte, già temevamo, anche la missione Dawn preferisce tenersi ben strette le ipotesi e le misure che sta eseguendo, senza rischiare di pubblicizzare troppo in fretta i possibili risultati. Forse vuole aspettare di vagliare le ipotesi della gente comune sulla natura delle macchie bianche e poi assegnare i premi in un fantasmagorico spettacolo televisivo. D’altra parte, il concorso è stato bandito e c’è poco da illudersi…
La sonda Rosetta sembra essere sparita nel nulla, la Dawn riprende immagini, ma nessuno sembra notarlo (solo APOD se ne ricorda). Ma alla TV parlano di Plutone che è ancora terribilmente lontano per mostrarci qualcosa che già non si sapeva. Mah… meglio non arrabbiarsi!
Non solo barzellette per Cerere, che tra poco svelerà i suoi segreti. Innanzitutto la natura delle strane macchie bianche e luminose che sembrano essere sia calde che fredde. I media snobbano la missione. Forse è un bene e ci possiamo aspettare vere notizie scientifiche.
Non so più se riferirmi a Media INAF come a un sito di divulgazione di serie B (o C), oppure come a una rivista ricca di barzellette. L’ultima riguarda il futuro della missione Dawn, qualcosa di veramente scientifico che meriterebbe un’attenzione e una competenza all’altezza della situazione. E, invece, in un copia e incolla veramente di facilità irrisoria, si riesce perfino a dimostrare che chi dovrebbe illuminarci non conosce nemmeno la scrittura dei numeri in inglese. E lo fa anche a pagamento (ne sono più che convinto…). Ridicolo, veramente ridicolo!
Dopo un mese passato nell’ombra, la sonda Dawn ha visto la luce solare illuminare il polo nord di Cerere. L’animazione è stata ottenuta con immagini ottenute il 10 aprile a una distanza di 33 000 km (Fonte: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA). Il divertimento sta per iniziare!
Sembra quasi impossibile… Lo strumento forse più entusiasmante dell’astrofisica moderna ha avuto il “coraggio” di dedicare parte del suo tempo osservativo a un piccolo e brutto asteroide! Una notizia che ha quasi dell’incredibile. Quando inserisco un articolo sugli asteroidi, che non siano -ovviamente- trattati come minacciosi portatori di morte e distruzione, il calo dei lettori è immediato. Ma come? Con tutte le meraviglie delle stringhe, dei multiversi, della materia oscura sempre più scura e mille altre cose, di cui ben pochi hanno una benché minima preparazione di base, dobbiamo perdere il nostro tempo a leggere notiziole su queste insignificanti schegge vaganti? Nel nostro “circolo”, la caduta di interesse è decisamente ridotta rispetto ad altri siti, ma, comunque, gli asteroidi restano sempre oggetti di serie B o forse C. E’ con piacere, quindi, che vi voglio “annoiare” con le osservazioni del piccolo pianeta 3 Juno (Giunone, insomma), a cui ho dedicato parte del mio lavoro professionale.
Grande risalto a una notizia non-notizia: Rosetta scopre l’azoto sulla sua cometa, ma è molto poco e conferma perché non si era mai trovato in precedenza con missioni meno ravvicinate e durature. Dopo l’acqua adesso sembra che le comete non ci abbiano nemmeno portato l’azoto. I loro fratellini asteroidi alzano sempre più la … cresta!
Sulla Terra c'è troppo ferro e sulla Luna troppo poco. Un doppio mistero che sembra essere stato risolto in laboratorio.
In mezzo al disco protoplanetario, dove si sono formati i pianeti, deve esistere una regione particolare, nascostasi piuttosto bene nel tempo. Lo dimostrano analisi di alcune meteoriti che si devono essere formate in un ambiente particolarmente ricco di ossigeno e zolfo, ben prima che le particelle si unissero tra loro per accrescersi fino a formare gli asteroidi e i pianeti.
Dawn è stato catturato dalla gravità di Cerere e ha iniziato a orbitare attorno al pianeta nano e alle sue strane macchie bianche.
In mancanza di meglio, Rosetta ci spiega due fenomeni vecchi come il … “cucco”. In qualche modo bisogna passare il tempo e mostrasi utili!