Rosetta è giunta a destinazione! La cometa è a 100 km di distanza. Le due prime immagini non hanno bisogno di commenti. Oggi è solo meraviglia, domani sarà anche Scienza...
L'immagine ripresa da Rosetta il 3 agosto è veramente stupefacente. Si notano benissimo i due blocchi pieni di crateri e di asperità che vengono tenuti assieme da un "collo" molto più liscio e -probabilmente- giovane. Sembra proprio una colata di "colla". Uno sdoppiamento del nucleo con susseguente riavvicinamento e fusione della materia nei pressi dell'impatto? […]
Rosetta è arrivata a 1000 km dalla sua meta. Mancano quattro giorni all'incontro e OSIRIS ha ripreso ancora la strana "nocciolina"...
Una nuova immagine di Rosetta ripresa il 29 luglio, con lo strumento OSIRIS, mostra ormai, senza alcun dubbio, la strana forma binaria. E' interessante notare come la zona che unisce le due "protuberanze" sembri decisamente più chiara... Aspettiamoci altre sorprese. Stasera nuove immagini dalla sonda...
Grande notizia, finalmente! I marziani esistono. Ovviamente, finora hanno fatto di tutto per nascondersi alla nostra vista. Tuttavia, la loro esistenza è stata scoperta attraverso una subdola e geniale azione di attacco alla curiosità terrestre. Una contromisura che solo una razza ultra intelligente e tecnologicamente molto avanzata poteva escogitare!
Rosetta è sempre più vicina alla "sua" cometa e le immagini diventano sempre più chiare. Data la forma mi viene da gridare: "Cave canem (attenzione al cane)!!"
La missione Rosetta si avvicina sempre più alla sua meta, la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, doppia di nome e di fatto! Le prime immagini dell’oggetto celeste mostrano una struttura binaria, con due corpi a contatto. Al di là dell’interesse scientifico di studiare da vicino una configurazione del genere, del tutto inaspettata, potrebbe sorgere un problema decisionale...
La cometa 209P/LINEAR, senza gran clamore (anzi da noi quasi del tutto in silenzio), ha raggiunto il suo punto più vicino alla Terra: solo otto milioni di chilometri. Poverina... quasi quasi mi commuovo.
La regola delle probabilità ci dice che più un asteroide passa vicino alla Terra e più il suo diametro tende a essere piccolo. E meno male che è così! Tuttavia, 2014 HQ124 va un po’ contro la norma. Passerà a 3.3 distanze lunari, ma le sue dimensioni rasentano i 700 metri. Un proiettile niente male…
Abbiamo discusso di ricerche serie e meno serie, di scoop motivati e di spot pubblicitari, di nuova inquisizione scientifica e di imposizioni politiche. Vi sono poi articoli che non sono né carne né pesce. Ossia, confermano cose ovvie, già sufficientemente provate, ma che vale sempre la pena ribadire. L’importante, nuovamente, è non volergli dare un’importanza che non hanno. A volte sotto al vestito c’è poco o niente… (di nuovo, almeno…). In questi ultimi tempi sembra che lo studio dei corpi minori si sia dimenticato completamente di quanto è stato fatto e dimostrato non molti anni fa. Forse i nuovi scienziati non hanno più tempo per leggere? Ma mi stupisco anche delle riviste (prestigiose) che pubblicano l'acqua calda.
No, non mi picchiate. Vi assicuro che stimo moltissimo il pianeta Marte. Anzi, essendo il più vicino ai “miei” asteroidi e avendo subito anch’esso una parziale interruzione della sua formazione a causa del “solito” Giove, mi è particolarmente caro… Talmente caro che mi dispiace che si perda tempo a giocherellare con la sua superficie, quando proprio lui ci ha già inviato i suoi messaggi più interessanti. Come le bottiglie lasciate dai naufraghi in balia dell’oceano, così Marte ha cercato di avvisarci da moltissimo tempo sul suo passato. Bastava solo estrarre il foglio da dentro la bottiglia e … leggerlo. Qualcuno cerca di farlo, ma quasi in silenzio e con un po’ di paura.
Approfitto di una interessante scoperta fatta da un gruppo di ricercatori di varie nazioni sull’evoluzione della superficie degli asteroidi, per raccontarvi una tipica storia italiana, una delle tante…
Sappiamo benissimo che la misura della pressione atmosferica è in grado di dare informazioni fondamentali per le previsioni meteorologiche. Se la pressione cambia abbastanza nella nostra atmosfera, figuriamoci di quanto può variare durante gli episodi violenti ed esplosivi dell’Universo. Purtroppo, non abbiamo barometri da inviare direttamente nel luogo dell’evento, ma sembra che si riesca a utilizzare un composto organico come messaggero di queste informazioni fondamentali. A questo composto chimico importa poco del tempo che è passato. Basta recuperarlo in qualche meteorite, che funge da bottiglia contenente il messaggio inviato in giro per il Cosmo.
Sembra quasi un destino quello a cui vanno incontro le missioni marziane. Oltre ai ripetuti fallimenti e al loro -a volte- limitato interesse scientifico, adesso si ci mettono anche le comete… Forse sarebbe proprio meglio andare da qualche altra parte…
Scoperto l’oggetto con il più lontano perielio conosciuto: circa 80 UA. Fa probabilmente parte della Nube di Oort interna, e le sue dimensioni fanno pensare a un mini-Sedna, qualcosa tra i 300 e i 600 km. Una scoperta eccezionale? Direi di no… dato che di questi oggetti ce ne sono sicuramente moltissimi, ma con la nostra tecnologia dobbiamo aspettarli quando arrivano al perielio e questo deve essere anche abbastanza vicino.
Non è molto che avevo attirato l’attenzione sulle occultazioni di stelle da parte di asteroidi. Avevo anche detto che i dilettanti potrebbero dare un contributo essenziale a questo tipo di ricerca, in grado di descrivere la forma di un oggetto celeste, altrimenti destinato a essere considerato solo un puntino luminoso. Beh… a volte capita che l’oggetto sia addirittura doppio e quindi doppia anche la soddisfazione. Ma adesso si è esagerato! L’asteroide, della classe dei centauri, ha addirittura un sistema di anelli. Si è ripetuto, in piccolo, quanto ottenuto per Urano. Forse le occultazioni riprenderanno interesse?