La Groenlandia non nasconde solo preziosi minerali sotto la sua calotta di ghiaccio, ma forse un mistero che potrebbe aver deciso l’evoluzione della vita in Europa, se non in tutto il mondo.
Ne abbiamo già parlato in modo molto rapido e penso sia giusto tornare sull’argomento, soprattutto perché le immagini riprese dalla stazione spaziale hanno reso questo fenomeno, normalmente abbastanza elusivo, molto ben visibile e alla portata di tutti.
Quello scienziato non sono certo io che non sono un climatologo, ma solo un planetologo che preferisce leggere, pensare, riflettere e poi raccontare... No, quello scienziato è proprio un sostenitore del riscaldamento globale, ma leggete cosa dice riguardo ai fenomeni estremi... Per chi usa ancora la propria testa, sarà molto utile! Vi invito caldamente a leggere questo articolo e a ricordarvelo quando assisterete ad alluvioni, bombe d'acqua e cose simili alla TV.
Non volevo parlarne, ma temo che, passato il periodo delle grandi alluvioni, dimenticandosi poi come sempre di agire malgrado mille promesse, si tornerà a notizie più eclatanti, dato che ormai il GW è una tiritera fin troppo monotona (a furia di gridare “al lupo al lupo” nessuno ci crederà più…) ed ecco servito su un piatto d’argento il passaggio ravvicinato di una vela spaziale di origine aliena!
La mia vena polemica (che io considero solo un gesto di onestà scientifica) non si è certo spenta con lo spegnimento della missione Dawn. L'avevo già considerata estremamente parziale e limitata e così si è rivelata. In fondo, ha solo confermato ciò che molti avrebbero già dovuto sapere da molti anni.
Chi è che auspica più di tutti un reale riscaldamento globale? Proprio le nazioni che dicono di volerlo combattere. La ragione? Semplice: più GW, più facile è l’estrazione di petrolio e del gas.
L'immagine rilasciata da poco è stata presa dalla sonda principale e mostra una risoluzione incredibile. Tuttavia, manca qualcosa...
Sappiamo ormai molto bene che il Sole sta entrando in uno dei suoi minimi più profondi dell’era spaziale, con tutte le conseguenze del caso per la pericolosità di missioni umane soggette a un incremento molto sensibile dei raggi cosmici: minimo solare= minore protezione. Ma come risponde l'atmosfera a questi cicli solari? Un nuovo parametro sembra aprire nuove finestre di indagine.
In un racconto di Vin-Census avevamo visto trasformare la Terra, suo malgrado, in un deposito di spazzatura spaziale. Una fantascienza che potrebbe anche diventare realtà in un futuro molto lontano. Tuttavia, già adesso, sembra che la faccenda possa prendere una piega interessante e/o spaventosa (a seconda dei punti di vista).
Non sarà niente di speciale... ma -forse- si riuscirà a vedere anche ad occhio nudo e sicuramente con un bel binocolo (non in città ovviamente). Diamone qualche notizia, anche perché la 46P/Virtanen ha già avuto un momento di celebrità, dato che doveva essere l'obiettivo della missione Rosetta, poi cambiato a causa dei ritardi nella preparazione della missione.
La teoria che presento qui, per la prima volta in assoluto, è tutta mia e ho sempre avuto un leggero timore a pubblicarla, ma dopo le conferenze previste dalla grandissima scienziata americana Lisa Randall, amante sfrenata della materia oscura, niente è più vietato. Ma c'è di più... certe manifestazioni di sapere assoluto e dogmatico sono ben presenti anche negli articoli professionali sulla materia oscura. Ne presento un caso a dir poco emblematico, capace di irretire solo chi vuol essere irretito (almeno teoricamente, ma... ormai!). Il mondo ha imboccato definitivamente la direzione del guadagno e dell'idiozia elargita a larghe mani? Temo proprio di sì...
Il 19 ottobre, l'altro ieri, un oggetto celeste (2018 UA) ha veramente sfiorato la Terra. Esso è passato a soli 15 000 km di altezza, ben al di sotto dei satelliti televisivi.
Le missioni spaziali, si sa, richiedono una minuziosa e complessa preparazione che inizia molti anni prima del lancio. Inoltre, non è infrequente che, durante la fase di studio e analisi, si apra davanti agli occhi dei ricercatori una pletora di potenzialità da esplorare, non considerate nel progetto iniziale. Gaia costituisce una caso emblematico in tal senso, e le inaspettate ed entusiasmanti scoperte di cui si sta rendendo protagonista stanno rivoluzionando l'astronomia. Per questo è stato, è, e sarà necessario il coinvolgimento di moltissimi scienziati, ognuno dei quali impegnato ad inserire la propria tesserina in un immenso e meraviglioso puzzle di Scienza e Conoscenza. Uno di questi lo conosciamo molto bene ed è arrivato il momento di parlare del suo contributo a Gaia!
I Centauri potrebbero essere un bel serbatoio di possibili impattori della Terra. Non sono moltissimi, ma le loro dimensioni non trascurabili. Il botto sarebbe assicurato...
Stiamo scherzando, ovviamente, ma forse non sarebbe sbagliato coniare un nuovo termine per sancire ufficialmente che differenze intrinseche tra asteroidi e comete non ce ne sono. Vediamo perchè...
E' un periodo che si parla di eresie e di medioevo, ma questa volta i pententi sono qualcosa di completamente diverso... non hanno tuniche scure e si presentano bianchi splendenti e anche un po' pericolosi.