Il nostro amico Jaeger non molla e pubblica un nuovo bellissimo filmato della cometa azzurra. Merita guardarlo... Una specie di fata incorporea che attraversa il cielo stellato...
In questo articolo (pubblicato nel 2013) cerco di spiegare in modo semplice e approssimato il metodo usato, tanti anni fa, per definire, in modo finalmente oggettivo, le famiglie asteroidali. Spero anche che faccia capire l’estrema importanza di questi raggruppamenti che indicano eventi importantissimi nella storia del Sistema Solare. L’appendice riporta una soddisfazione molto… personale.
Poco tempo fa avevamo messo in evidenza le osservazioni di un vero astrofilo che aveva passato la notte di Natale ad osservare la cometa C 2016/R2. Una coda che sembrava perdere i pezzi aveva sollevato il suo interesse e, in realtà, aveva proprio ragione.
Che il Sole influisse in modo decisivo sui cambiamenti climatici era chiaro già da molto tempo, anche se non faceva molto piacere a certe cassandre della Terra con la febbre altissima per colpa dell’uomo e della povera anidride carbonica. Due recenti lavori scientifici hanno finalmente anche dimostrato come proprio i raggi cosmici siano capaci di fare la parte più “pratica” aumentando e diminuendo la copertura nuvolosa, seguendo la capacità del Sole di spazzarli via o di permettergli l’entrata. Il minimo di Maunder e la piccola era glaciale del 1700 hanno ormai un chiaro collegamento con la nostra stella, così come molti altri periodi sia di gran caldo che di gran freddo. In questi giorni è terminato il ciclo solare 24… cosa succederà? Le premesse non sono delle migliori…
Tra i tanti tipi di astrofili ci sono quelli che hanno deciso di seguire il comportamento di una cometa anche la notte di Natale. Non certo per confermare tradizioni più o meno religiose o per fare foto da esibire ai colleghi, ma per dare il proprio importante contributo allo studio di fenomeni astronomici che non seguono i nostri tempi o le nostre feste. Tanto di cappello...
Se ne parlava da tempo… ma oggi si è ottenuta la prova. Qualsiasi studio e/o modello climatologico sarà costretto a prenderne atto. L’attività solare governa il flusso dei raggi cosmici e dei loro sotto prodotti dopo l’impatto con l’atmosfera. Questa “cascata” di particelle gioca un ruolo fondamentale per la formazione delle nuvole, che a loro volta agiscono pesantemente sugli andamenti climatici. Gli ultimi diecimila anni forniscono preziose conferme, così come le variazioni degli ultimi secoli (e decenni...). Se nessuno ne parlerà a livello mediatico significa chiaramente che ciò che interessa non è il clima, ma squallidi interessi di ben altro tipo. La climatologia ha cambiato il proprio passo: lasciamo parlare gli scienziati, finalmente!
Pubblicato il 13 gennaio 2000, questo articolo costituisce la sintesi degli interventi mio e di un collega dell'Osservatorio "Il Pino" ad uno degli eventi organizzati di GiovedìScienza a Torino, al quale parteciparono più di 800 persone... bei tempi! Una bella serata, il cui ricordo mi fa piacere condividere con voi, cari amici lettori!
La Nina è al suo minimo, ma il Sole non è da meno… e non stupiamoci della abbondante neve e di quello che accadrà tra pochi anni. Chi ha i soldi nelle isole-paradisi fiscali si trasferisca in fretta laggiù e non tema il sollevamento del mare!
Saturno e la Terra si assomigliano più di quanto ci si potesse aspettare. Il pianeta con gli anelli potrebbe subire variazioni climatiche simili alle nostre… Perché non mandare qualche inviato molto televisivo e poco specialista in loco?
Dire Fetonte vuole dire Geminidi, uno degli sciami meteorici più famosi e ricchi, visibile proprio in questo periodo dell’anno. Ma Fetonte non è mai stato (probabilmente) una cometa e la sua breve storia vale una chiacchierata, anche perché l’origine dello sciame è stato scoperto da un celebre e carissimo amico non molti anni fa. Fetonte […]
In un momento in cui, stranamente, non si sente parlare del novembre più caldo degli ultimi 300 milioni di anni, si stanno per chiudere gli impianti sciistici per troppa neve (ma non non ci avevano detto che non l'avremmo più vista?), che i farfallini se ne stanno ben zitti anche se ad Asti sono venti giorni che di notte si va sotto zero, che la Nina, guarda caso, ha rimesso la celebre "pausa" al suo posto, sarebbe bene verificare come sta andando l'umore del nostro Sole.
Siamo in clima di fake news e tutto va preso con le molle… tuttavia, quella che riporto è una comunicazione dell’Associated Press (la prima agenzia di stampa internazionale). Se ci si mette anche lei … poveri noi! Se non fosse una bufala, però, è proprio vero che si riesce a far bere di tutto al […]
E’ uscito un libro che potrebbe interessare a molti… Esso descrive la storia di come sia nato l’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) e il movimento pro riscaldamento globale, a partire dal celebre buco d'ozono...
Preso dall’euforia delle onde gravitazionali, mi sono lasciato andare senza freni nelle braccia di una nuova forma di informazione e di una conquista epocale. Nel far ciò ho “snobbato” gli altri sensi umani, prendendo una cantonata che l’Universo mi ha subito fatto notare, con grande finezza e tempismo.
Un bel video presentato dalla NASA è subito diventato un simbolo per i media italiani che lo hanno interpretato a modo loro, cercando di continuare a gestire “antiscientificamente” il filone del riscaldamento globale, ben lieti di trovare pesciolini sempre pronti ad abboccare a un amo anche senza esca.
Media INAF (in particolare Eleonora Ferroni, laureata in ... giornalismo) trae conclusioni sul primo esoasteroide che non sembrano proprio essere condivise nei due articoli ufficiali che vengono anche “linkati” alla fine della comunicazione. O li ho letti male io, oppure si è cercato di travisare ciò che viene detto (paura degli alieni?).