Vi allego un articolo del Daily Mail che fa un quadro esauriente e preciso della situazione energetica odierna e di quali siano i poteri forti. Dopo averlo letto, penso che parlare ancora di lotta mondiale contro il riscaldamento globale diventi una perdita di tempo o una presa in giro. A parte il fatto che ci sia o non ci sia (questo è un problema che -volendo- potrebbe anche essere scientifico), è indubbio che la politica internazionale stia giocando in un altro campo e che della salute dell'uomo (se veramente ne avesse bisogno) non potrebbe importargliene di meno! E Parigi si dimostra una pietosa messa in scena mediatica atta a ingannare sempre più i consumatori.
Il tutto si riduce a brevissimi calcoli che non hanno nemmeno bisogno di trigonometria, viste le distanze in gioco e la piccolezza degli angoli… La parallasse domina, ma si ripete ogni anno.
Non voglio nemmeno commentare l'articolo allegato, che ha il coraggio di mettere in luce le contraddizioni più ridicole che i fautori del GW (scienziati, ovviamente) hanno da molto tempo sollevato per spiegare le grandi nevicate e il loro contrario. Ma, soprattutto, fanno ridere le previsioni, prontamente ribaltate a proprio gusto. Insomma, neve o non neve, la colpa è sempre della CO2!
Grazie a una domanda del nostro caro amico Gaetano, sorge spontaneo e interessante il QUIZ: "E' più significativo il movimento apparente del nono pianeta a causa del suo moto orbitale o a causa della parallasse annua?". Assumiamo come raggio della sua orbita circolare 600 UA (approssimazione enorme, ma già interessante). A voi la risposta... Guardate che NON è un problema di meccanica celeste, ma molto, molto meno...
Ho trovato molto materiale intorno alla conferenza fatta per l’annuncio dell’ipotesi sul nono pianeta e mi sono convinto che non sarebbe male riassumerla, anche perché, leggendo l’articolo originale, penso proprio che sia la volta buona: le coincidenze sono veramente troppe. Sembra di essere tornati ai tempi di Nettuno, con qualche complicazione in più… ma oggi abbiamo i computer e i grandi telescopi! Il titolo deriva da una bella frase di uno dei due scopritori teorici.
Ho letto abbastanza velocemente l’articolo in questione e posso dire che sembra proprio utilizzare una meccanica celeste inoppugnabile anche se piuttosto complessa. Insomma, di sicuro, non ci troviamo davanti a persone in cerca di “scoop” a tutti i costi. Purtroppo, temo che la notizia giunga in fretta agli appassionati di Nemesis e dei pianeti assassini e le conseguenze saranno disastrose. Teniamoci forti, anche perché i media useranno sicuramente le notizie filtrate dai catastrofisti per vocazione.
La risposta è probabilmente la seconda, ma il Monte Wright di Plutone è quasi sicuramente un vulcano e alcune sue caratteristiche fanno pensare che sia stato attivo a lungo, molto a lungo…
Abbiamo appena parlato di geoingegneria, la tecnologia che potrebbe risucchiare tutta quella sporca e cattiva CO2 che ci perseguita. Una nuova ricerca e un vecchio lavoro di Fred Hoyle e Chandra Wickramasinghe, sembrerebbero proporre un suo utilizzo completamente ribaltato.
Ogni giorno che passa si cerca di fare di tutto e di più per cercare di spiegare come mai il riscaldamento globale va così a rilento (accidenti, che rabbia!). A parte i tentativi decisamente fraudolenti, di cui abbiamo già parlato spesso e volentieri, e le manie di grandezza dei geoingegneri, spuntano anche ricerche che, sebbene lo scopo iniziale non sia -forse- stato puramente scientifico, possono, come ricaduta, dare informazioni tutt’altro che trascurabili sul nostro pianeta.
Un altro magnifico regalo di Plutone. Siamo nella zona dalla forma “a cuore”, ricoperta di ghiaccio di metano. In mezzo a una sconfinata pianura si scorge una bellissima stella marina che ha la tipica forma a X. No, non proviene dall’oceano sottostante, ma è un segno chiaro di un ciclo che continua.
Come Volevasi Dimostrare, l’impagabile contributo dato da Philae alla missione Rosetta sta volgendo al termine senza nessuna nuova. Nessuna nuova, buona nuova? No, in questo caso assolutamente no. Non era meglio dire le cose come stavano fin dall’inizio? I fallimenti sono sempre incombenti nelle missioni spaziali, ma volerli far passare come successi storici è una menzogna con le gambe troppo corte per servire alla vera Scienza.
Come sempre capita quando si è in malafede e gli interessi non sono quelli che si prospettano, ma ben più oscuri e nascosti, ecco che dopo poche settimane dal Congresso di Parigi si stanno sollevando accesi dibattiti e si stanno lanciando accuse terribili. Voi penserete che ciò avvenga tra i salvatori del pianeta e gli scettici che non credono nel GW? Nemmeno per sogno, proprio tra questi ultimi e i fautori quasi fanatici del riscaldamento globale. Le vere ragioni non sono difficili da comprendere…
Il petrolio è decisamente più abbondante di quanto si poteva pensare e sarà disponibile probabilmente per secoli. Facilmente, un po’ alla volta, sparirà l’incubo del GW (non interesserà più). Dovrei essere contento? Purtroppo no. La ricerca scientifica verso VERE fonti energetiche alternative continuerà a essere boicottata, così come gli studi seri sul clima. Come conseguenza, sarà nascosto, ancora una volta, il problema del VERO inquinamento delle nostre città e non solo. Per non parlare, poi, della rottura degli equilibri tra Occidente e Oriente, basati finora su alleanze e su contrapposizioni, legate fortemente alle variazioni controllate del prezzo del petrolio.
Approfittiamo di un’altra bellissima immagine di Cassini per un piccolo gioco di abilità … visiva. Io avrei avuto problemi…
Plutone ci sta deliziano con le sue caratteristiche così diversificate e inattese. Un corpo planetario che sembra ancora vivo e vegeto, in cui i vari ghiacci presenti sembrano fare di tutto meno che restare fermi e congelati… E, probabilmente, il bello deve ancora venire. Tuttavia, la vita di Plutone non è stata e non è facile: deve utilizzare tutta la sua “intelligenza” dinamica per evitare di scontrarsi con il padrone della zona, il gigante Nettuno.
Visto che i soliti “impavidi” si sono lanciati egregiamente nella risoluzione del quiz sulla librazione in longitudine della Luna, invece di rispondere, completo il quiz, rimandando la soluzione finale a un unico articolo. Pronti… via!