Tra tante cose che si dicono di Marte ci si dimentica spesso di parlare del suo prossimo anello. Non è proprio un processo fisico di … domani, ma sembra che i primi segni siano già visibili. Come lo chiameranno? Forse, anello P, come Phobos, dato che sarà proprio il piccolo satellite a formarlo tra qualche decina di milioni di anni o anche meno.
Vulcani di ghiaccio, terreno che cambia da zona a zona, satelliti che si sono probabilmente formati mettendo insieme oggetti più piccoli… se non è un mondo attivo e “caldo”, questo, non lo è nessuno! Stiamo parlando di Plutone e della missione New Horizons che dopo essere stata bersaglio di critiche e di scarse aspettative, dopo il declassamento di Plutone, sta dimostrandosi un punto chiave nella conoscenza del Sistema Solare, aprendo nuovi stimolanti interrogativi. Inoltre dimostra che il freddo non spaventa di certo i “pianeti” (qualsiasi siano le loro dimensioni).
Sta per uscire -quasi sicuramente- la notizia che l'oceano Pacifico si è riscaldato di circa 1 °C. Ovviamente la colpa sarà data al GW. Non credeteci assolutamente! La colpa, come succede periodicamente è dovuto a El Nino. La Nina rimetterà, poi, le cose a posto. E' meglio parare subito i colpi "bassi" attraverso argomentazioni scientifiche vere.
Non volevo quasi pubblicare questo articolo..."Sempre a criticare e a polemizzare...". Ma che ci posso fare? Quando sento puzza di bruciato non riesco a stare zitto... Beccatevi, quindi anche questo. Una cosa è utilizzare i dati che si ottengono attraverso selezioni che mirino a ottenere il proprio scopo (già di per sé un processo deleterio) e un altro è falsificare, addirittura, i dati e non renderli -ovviamente- disponibili (una frode vera e propria). Il riscaldamento globale sembrerebbe essere arrivato a questi livelli. Purtroppo, il colpevole non sarebbe un pinco pallino qualsiasi, ma nientemeno che il NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration). Faccio una breve sintesi della situazione e poi riporto vari link in modo che possiate giudicare da soli…
I primi lavori scientifici relativi alla missione Rosetta sono stati pubblicati su un numero speciale di Astronomy and Astrophysics. Come pensavo, non vi è niente di straordinario e si capisce anche perché non vi sono state notizie da dare in … prima serata! Ovviamente, potendo osservare la cometa da vicino e per lungo tempo, ha permesso molti miglioramenti nei dati ottenuti, rispetto a quelli già in nostro possesso, ma certi obiettivi giudicati prioritari sono ancora ben lontani dall’essere stati raggiunti. Uso un'esauriente presentazione data da media INAF, che commento solo brevemente.
Normalmente un osservatorio singolo spara microonde su un oggetto (Luna, asteroide o quello che volete) e poi riceve l’eco radar di ritorno. Il calcolo dei tempi tra andata e ritorno permette di ricostruire la morfologia del corpo in esame e ottenere una vera e propria “fotografia”. Per 2015 TB145 si è usato un sistema doppio: un osservatorio spara e un altro riceve. L’operazione permette una risoluzione maggiore, che nel nostro caso ha raggiunto i quattro metri.
Quante volte i media hanno gridato alla catastrofe quando un piccolo oggetto sfiorava la Terra? Si sono sempre buttati sulla notizia come avvoltoi, anche quando erano già apparse le smentite scientifiche. In realtà, non c’è stato nessun rischio legato all’asteroide di Halloween, ma le sue dimensioni e la scoperta così tardiva sollevano non pochi spunti di riflessione.
Forse l’avete già capito, ma se dovessi dire qual è il mio satellite preferito non avrei dubbi: Encelado! Le ragioni sono sia “fisiche” che “psicologiche”. Proprio queste ultime gli permettono di superare, nella mia scala soggettiva, sia Europa che Titano. Intanto restiamo in attesa dei dati che il passaggio radente del 28 ottobre ha immagazzinato e che forse ci regaleranno novità entusiasmanti (a parte le immagini sempre affascinanti). Cassini è una vecchia missione e ha la “cattiva” abitudine di essere stata costruita poco mediaticamente, per cui, normalmente, rende subito di dominio pubblico le scoperte scientifiche.
New Horizons, con poco clamore mediatico, continua a mandarci immagini del suo rapido passaggio vicino all’ex pianeta e al suo compagno di viaggio. Questa volta tocca proprio a lui, Caronte, sorprendere gli scienziati.
Le prime immagini grezze di Cassini, mentre si lancia verso i geyser di Encelado. Li sfiorerà passando a soli 50 km di altezza. Oggi le altre immagini (probabilmente). E' un ghiacciaio alpino? No, Encelado molto, molto da vicino!
Cari amici, state tranquilli... non mi sono dimenticato di Encelado. Proprio ieri ha avuto luogo il secondo degli "ultimi" tre flyby di Cassini , sopra la zona attiva, mentre pochi giorni fa si è visto quanto ha sofferto anche la zona che appariva più calma e tranquilla. Vi sarà ancora un passaggio meno ravvicinato a dicembre per l'analisi della temperatura. Anticipiamo subito che l'oceano della piccola e importantissima luna di Saturno copre molto probabilmente l'intero corpo celeste e non è limitato alla zona sud, dove escono i pennacchi.
Questo articolo non vuole riportare l’ennesimo modello che cerca di ricostruire la formazione dei pianeti, ma solo fare una riflessione che ha una valenza ben più generale. Sono essenzialmente convinto che le spiegazioni scientifiche che complicano sempre di più i modelli precedenti vanno decisamente contro la “logica” dell’Universo: essa si basa su processi semplici e vantaggiosi. Le complicazioni sono sempre dovute alla nostra incapacità di comprenderli.
Le tempeste solari spaventano, ma non troppo. In certi casi hanno fatto addirittura crescere le nascite negli USA (una lungo periodo senza TV e/o internet aiuta a fare… altro). Sembrava che il Sole potesse causare danni di questo livello o -al più- leggermente superiori. Leggendo “ a fondo” i ghiacciai della Groenlandia (ci sono ancora…) sembra, invece, che i disastri potrebbero essere colossali.
Il titolo potrebbe far pensare a comete che seguono orbite molto bizzarre a causa di perturbazioni varie. E, invece, parliamo proprio di alcol etilico che viene emesso a un ritmo sostenuto dalla ben nota Cometa Lovejoy e sembra anche da quella di Rosetta. In aggiunta si è anche notato un tipo di zucchero. Insomma, forse abbiamo capito perché Philae è caduto malamente e Rosetta sembra essersi addormentata: si sono ubriacate!
Vi propongo un interessante articolo nel quale si cerca di rispondere a un domanda fondamentale che nessuno fa apertamente e da cui l’opinione pubblica resta del tutto esclusa. Gli USA predicano bene, ma razzolano molto male… (ma non è la sola nazione "etica" - e ricca- che ci prende in giro...)
Solo ieri ho parlato del lavoro di Rampino sulla correlazione tra impatti ed estinzioni di massa, ma ci torno subito sopra, dato che il lavoro originario è già in linea. Bene, ciò che dice il lavoro non ha niente a che vedere con quello che pubblicano le relazioni preliminari (tipo media INAF). Nessuna ipotesi astronomica, ma solo una disquisizione sui metodi statistici usati. Inoltre, media INAF getta una luce del tutto errata sul ruolo degli asteroidi e mi sento veramente OFFESO.