Se il fatto che Plutone si stia rilevando un pianeta attivo può meravigliare, non capita certo lo stesso per una cometa che sta per arrivare al suo perielio. Lo si sa da molto tempo e i suoi “spruzzi” sono già stati studiati da lungo tempo. Non sono certo notizie confrontabili scientificamente…
L’avevamo già detto… certe strutture e la mancanza di crateri in zone piuttosto estese possono far pensare che Plutone sia un corpo geologicamente attivo. Un’analisi dell’abbondanza di azoto che fa parte dell’atmosfera e che viene continuamente strappato dal Sole non fa che confermare questa ipotesi.
Analizzando le prime immagini del pianeta nano Cerere si evidenziano due caratteristiche salienti di cui abbiamo già parlato. Due caratteristiche che restano ancora misteriose, in attesa di un ulteriore avvicinamento della sonda al grande asteroide “italiano”.
Ne avevo già parlato un paio di volte, ma nuovi dati sempre più precisi hanno fatto diventare un’alta probabilità una vera certezza. Se il minimo solare non basta, affidiamoci a un nuovo Younger Dryas e speriamo in bene…
Ancora novità da Plutone, sia dalla sua atmosfera che dai suoi ghiacciai che potrebbero ancora “muoversi”. E siamo solo all’inizio…
Scrivo questo articoletto veramente elementare per farmi perdonare la dimenticanza di un dato fondamentale nel quiz sulla Terra “strana”. Farà ridere la maggior parte di voi, ma potrebbe anche servire a chi è proprio alle prime armi (o magari per raccontare la storia ai bambini). E’ in pratica la soluzione del quiz (impostato correttamente) riportata sotto forma di racconto e ambientato sulla nostra solita Papalla, pianeta del tutto simile alla Terra tranne che per un qualcosa … che facciamo cambiare di volta in volta.
Ho fatto un terribile pasticcio e ho reso difficile una risposta che tutti sapevate sicuramente dare. Chiedo umilmente scusa...
Dopo le Alpi gli Appennini (o qualcosa del genere…). Un’immagine ravvicinata di Plutone ci mostra una catena montuosa più bassa della precedente (1000-1500 metri) che segna il confine ovest tra la zona pianeggiata e giovanissima e una zona scura e molto antica.
Un piccolo quiz estivo che anticipa una futura news.
Il respiro geodinamico della Terra, ossia la sua tettonica a zolle, potrebbe essere un requisito fondamentale per la vita.
La resurrezione di Philae è durata ben poco. Siamo tornati nel silenzio anche se ci raccontano che i dati, che “forse” sta immagazzinando, non saranno persi. Intanto, però, sta capitando proprio quello che avevo previsto molto tempo fa…
Eh sì, lo ammetto, mi sarei aspettato qualcosa di simile a Tritone -e in parte è vero- ma Plutone sembra andare ben oltre. Mentre per il satellite di Nettuno esiste una causa abbastanza chiara per spiegare le sue esternazioni endogene, per Plutone e Caronte essa rimane del tutto oscura. Forse dipende dalla “strana” coppia che formano, ma i grattacapi per gli scienziati sono solo all’inizio. Godiamoci una missione in diretta, sapendo che dati sempre più accurati continueranno a essere sfornati per molto tempo ancora. Oggi è la volta di pianure lisce e segmentate da solchi, domani chissà…
Conosciamo molti crateri da impatto con un picco nel mezzo e la spiegazione non è certo difficile se si tiene conto della dinamica dell’esplosione. Ma ciò che mostra Caronte è qualcosa di ben diverso: una depressione abbastanza irregolare da cui sorge una montagna. Un bel “puzzle” per i planetologi…
Sono subito stato smentito: che bellezza! Il team scientifico di New Horizons non si lascia suggestionare dalle sceneggiate mediatiche e mira al sodo. Le prime informazioni “vere” sono già state divulgate e ci fanno pensare che ne vedremo delle belle…
Solo una bella immagine (poco definita) per adesso. Il confronto con Tritone, e come quest'ultimo sia stato frettolosamente "snobbato", mi sembrano i punti più importanti, per adesso... Aspettiamo e cerchiamo di valutare con molta logica e correttezza.
Eccezionali osservazioni del VLT hanno mostrato un protopianeta che deve ancora concludere la sua formazione: un vero parto in diretta…