Sappiamo bene come la marea riesca a sincronizzare i periodi orbitali dei satelliti maggiori con quello di rotazione (e a volte anche con quello del pianeta). Ma… come “nasce” la rotazione attorno al proprio asse?
Sono arrivate le prime immagini di Cerere dalla sonda Dawn, ma ancora sono inferiori a quelle di Hubble. Non mi sono certo dimenticato del primo asteroide italiano! Aspetto solo le immagini più accurate che arriveranno a fine mese. Per Cerere, oltretutto, ho un grande "feeling", avendo partecipato nel lontano 1975-76 alla campagna internazionale di osservazione […]
Vi ho tartassato a lungo con la spiegazione dei fenomeni mutui dei satelliti galileiani (ricordate il Super Kepler?). Chi ha letto quegli articoli dovrebbe ora sapere il come, il quando e il perché. Diventa, allora, estremamente istruttiva una splendida ripresa eseguita dal “solito” astrofilo giapponese di turno, fatta con mezzi a dir poco elementari.
Una vignetta che vale più di tante parole...
Visto che c’è voglia di quiz… eccone uno, a dir poco, classico… (e io fatico meno...).
Vi ripropongo un vecchio articolo sul meccanismo di Kozai, collegandolo a una recente news che, penso, tra poco giungerà sui media con tutte le deformazioni ed esagerazioni del caso.
La Terra ha un solo grande satellite “naturale”, oltre a quelli artificiali. Ma di tanto in tanto, ed anche per tempi molto lunghi, dei piccoli asteroidi le fanno compagnia seguendola da vicino nella sua orbita. Sono solo “in affitto”, ma tanto basta per far sentire meno solo il nostro pianeta.
Ieri e oggi sono state giornate pesanti, come già sapete. Cerco di scherzare un poco, proponendovi un piccolo QUIZ. Come al solito, risposte precise e… non cercate di scovare assurdità di tipo costruttivo! Se dico che una cosa è costruibile, credeteci! Siamo nel 2222... mica bruscolini. E scusate se è troppo facile e ... stupido! La risposta è stata data alla fine dei commenti, compreso un mio "aiuto" che era un solenne errore di calcolo. Scusate...
Una personale riflessione sulla ormai assodata fermata del riscaldamento globale che si cerca in qualche modo di spiegare senza, però, rivedere concretamente alcuni concetti presi come atti di fede.
E’ un momento in cui i media hanno già abbastanza carne da macello e può darsi che se ne disinteressino. Tuttavia, il 26-27 gennaio un oggetto di poco meno di un chilometro passerà a circa 1 milione di km dalla Terra, raggiungendo una magnitudine abbastanza bassa (9.1), alla portata di molti amatori. Chissà se Giorgia riuscirà a farci vedere la sua “traccia” sopra a una vetta dolomitica? La butto lì, ma può darsi sia del tutto impossibile… bisogna controllare bene le effemeridi.
Rileggere il Sidereus Nuncius... è sempre un'emozione!
Magnifica nuova foto della nostra fantastica "collaboratrice" Giorgia Hofer (Gioyhofer) che ha catturato Venere e Mercurio sospesi sopra una vetta dolomitica. La foto è stata pubblicata su un prestigioso sito internazionale, dove -vi assicuro- non è facile avere facile accesso. Che dire ormai? Solo : BRAVA!. E speriamo che non ci abbandoni perché ormai troppo famosa... Tra parentesi, non mi ha ancora detto niente e sono riuscito ad anticiparla! Quando la bravura si accompagna alla modestia, siamo veramente al "top"!
Due disgrazie sono sempre peggio di una? No, attorno al nostro Sole spesso avviene il contrario. Insomma, chiodo scaccia chiodo…
Questo articolo risponde al quiz sul buco della Terra. Ma, in realtà, va ben oltre e ci insegna a valutare sempre meglio la semplice genialità di Newton oltre che darci uno spunto per capire, ancora una volta, cosa s’intende per curvatura spaziotemporale. Questo è il bello della fisica: ogni argomento riesce a collegarsi strettamente a un altro e poco importa se siamo vicini alla Terra o in prossimità di un buco nero. Devo complimentarmi con alcuni di voi (non faccio nomi) che hanno quasi completamente risolto il problema e che, quando ci si sono avvicinati soltanto, hanno mostrato di aver compreso appieno il concetto di fondo su cui lavorare. Le leggi della fisica e la loro eleganza e generalità si imparano un po’ alla volta. Siamo tutti studenti che cerchiamo di aggiungere continuamente un mattoncino alla nostra costruzione, che, se ha le basi solide, non rischierà più di cadere.
Piccola aggiunta per i più bravi e per chi non se la sente di partire dalla superficie...
Questo problemino vuole mettere alla prova i più bravi e volenterosi. Il risultato, per chi non lo conoscesse già, apparirà abbastanza imprevedibile. La soluzione, però, non lascio scampo. Lo dedico ad Alvy che, con questo problemino, spero mi lasci in pace a Natale … (hurrà !). Sto ovviamente scherzando, dato che è aperto a tutti e non è poi molto difficile da risolvere. Bisogna solo ricordarsi del moto del pendolo e delle leggi fondamentali della meccanica newtoniana. Anche se non sembra, verrà utile per lo studio delle superfici curve…