Da due settimane una tempesta di sabbia sta investendo Marte. Oggi è stato comunicato che l'intero pianeta è immerso dalla polvere... Forse Marte si è proprio stufato di essere bucherellato e guardato continuamente. Forse non ama gli spettacoli tipo "grande fratello" e ha detto basta? QUI una selezione di articoli sulle missioni marziane
Probabilmente, qualcuno si sta stufando di sentir parlare di vita su Marte e vorrebbe far girare i soldi da qualche altra parte. E, allora, ecco arrivare puntuali “false” scoperte, trite e ritrite… e l’opinione pubblica continua a crederci…
Il Sistema Solare ha passato varie fasi prima di riuscire a formare l’attuale famiglia di attori che dominano il suo Teatro, i pianeti. Gas e polvere, prima, e -piuttosto rapidamente- planetesimi ed embrioni planetari, dopo. Gli unici segnali di questo concitato e caotico periodo rimangono quelli tramandati, dopo una evoluzione collisionale intensa, dagli asteroidi, per lo più frammenti sopravissuti a catastrofi primordiali. Un’analisi di laboratorio e un nuovo modello teorico (confortato dalle osservazioni) sembrano richiamare in vita gli attori la cui terribile “lotta” ha portato alla situazione odierna.
Il titolo è sicuramente astruso, ma la spiegazione è semplice. Ho tralasciato a lungo le impressionanti immagini che Juno ha inviato a terra, in attesa di potermi “inventare” qualcosa di speciale (ormai mi conoscete). Ora è giunta l’ora di unire scienza e fantasia, soprattutto dopo tutta la geometria che abbiamo ingoiato attraverso strade su monti conici e le stupefacenti ricerche sulla quadratura del cerchio (e non solo) degli antichi greci.
Marte, Encelado, Europa… dove troveremo le prime forme di vita aliene? Forse Venere li batterà tutti.
Sicuramente il nuovo telescopio spaziale Webb permetterà salti di qualità enormi sulla comprensione dell’Universo più lontano. Se pensiamo a quanto ha fatto Hubble, possiamo immaginarci scoperte da brividi da parte del suo fratello maggiore e decisamente più avanzato tecnologicamente.
Sapete che cosa farà il primo anno (2020) della sua attività? Cercherà di risolvere i problemi ancora e sempre aperti relativi a Marte, alla sua acqua e alla sua vita. Lui sì che potrà dirci qualcosa di definitivo…
Saturno e la Terra si assomigliano più di quanto ci si potesse aspettare. Il pianeta con gli anelli potrebbe subire variazioni climatiche simili alle nostre… Perché non mandare qualche inviato molto televisivo e poco specialista in loco?
Tra un miliardo di anni (ma forse anche meno...) il Sole avrà aumentato la sua energia del 10%. I mari avranno una temperatura di oltre 40°. Poca speranza di vita… senza acqua. Altro che CO2… Impariamo cos’è veramente l’effetto serra, quanto sia complesso e come distruggerà la Terra (seguendo l’esempio di Venere).
A pochi giorni dal termine della straordinaria missione della sonda Cassini, mi fa piacere riproporre un articolo pubblicato nel vecchio sito nel 2013, che riporta i risultati di una interessantissima ricerca, tra i cui autori ci sono dei cari colleghi e amici, italiani per di più. Studiando attentamente i dati di Cassini e soprattutto i colori dei satelliti e degli anelli si sono raggiunte conclusioni che sembrano molto solide e definitive. Anche se i fondi per la ricerca scendono sempre più in basso, l’intelligenza italiana riesce ancora a supplire a queste carenze.
...e sto per portare a termine la ventennale missione affidatatami da voi umani, dopodiché ne inizierò un'altra che non avrà mai fine!
Sembra quasi che io ce l’abbia con Marte… ci mancherebbe altro. Me la prendo con chi lo usa per scopi poco scientifici, non certo con un pianeta più che interessante. Eccovi, allora, un bel filmatino che mostra il moto di Phobos, uno dei due mini-satelliti.
Non era poi così difficile trovarlo, dato che esiste sulla Terra da molto più tempo di noi e ha un volto davvero simpatico, ottimo biglietto da visita per eventuali alieni verdastri dal carattere non disponibilissimo.
Mai si era vista così da vicino. L’immagine deve ancora essere processata per ottenere quella definitiva, ma il risultato è già stupefacente.
Su circa 700 000 asteroidi scoperti, solo un’ottantina hanno il brutto vizio di andare contromano, ossia seguire un’orbita retrograda, in direzione oraria e non antioraria come il resto del traffico planetario, sia delle zanzare che dei giganti. Tuttavia, uno solo ha l’ardire di fare tutto ciò proprio condividendo la sua orbita con Giove. E quello che è stupefacente è che non se ne vuole assolutamente andare…
Concludiamo la nostra carrellata sugli anelli del Sistema Solare con quelli di Nettuno. Saltiamo quelli di Saturno dato che sono già stati ampiamente trattati, ma ci soffermiamo su un suo satellite molto particolare. Facciamo quindi un breve confronto tra i vari sistemi e terminiamo con i “nostri” anelli, sicuramente non naturali, ma ben più pericolosi.
Continuiamo la nostra carrellata sugli anelli nel sistema solare ed occupiamoci di quelli di Urano, i primi ad essere stati scoperti dopo quelli di Saturno.