Continuiamo la nostra carrellata sugli anelli nel sistema solare ed occupiamoci di quelli di Urano, i primi ad essere stati scoperti dopo quelli di Saturno.
Non servono molte parole per commentare questa immagine di Cassini che si avvicina alla fine della sua avventura. Sarà la suggestione o l’illusione ottica, ma l’anello è diventato una specie di onda che si divide in decine e decine di onde più piccole. Onda uguale vibrazione uguale risonanza uguale musica. Come vorrei sentirla suonare dal Signore degli Anelli, sicuramente un direttore d’orchestra eccezionale!
Sapete bene che la divisione fatta tra pianeti e pianeti nani non mi soddisfa più di tanto, anche se è basata su una caratteristica fisica più che valida. Tuttavia, li hanno fortemente voluti per non gettare Plutone nel mucchio selvaggio dei corpi minori e, allora, tanto vale parlarne un po’, in occasione della scoperta di un satellite attorno a un futuro pianeta nano, ancora senza un nome ufficiale.
Cassini ha iniziato a percorrere le sue ultime orbite che lo faranno transitare tra il bordo interno degli anelli e Saturno. Aspettiamoci immagini mozzafiato sia dell’atmosfera di Saturno che degli anelli.
Sarebbe troppo semplice dire: “Noi l’avevamo detto da tempo!”. Lascio agli articoli scritti in questo Circolo la prova inconfutabile della precedente frase perentoria. Oggi tutti ne parleranno (con chissà quanti errori alla wikipedia) e magari qualcuno dirà che l’aveva sempre pensato e sarà considerato un esperto, magari proprio uno dei soliti tuttologi televisivi. Così è la vita… Ma a noi interessa poco e preferiamo parlare di cose concrete.
Cassini tiene banco in tutti i modi. Ci ha appena mandato un’immagine di Atlas che sembra un vero fratello gemello di Pan. Sembra impossibile che la Natura si diverta a creare dischi volanti quasi perfetti…
Siamo tutti in attesa… sappiamo benissimo che gli anelli di Saturno sono composti da una moltitudine di particelle ghiacciate, che rivolvono attorno al Pianeta e che si scontrano continuamente disgregandosi o unendosi per tempi anche lunghi, ma rimanendo in perfetto ordine a causa della presenza di satelliti e/o delle loro risonanze. Tuttavia, le loro dimensioni sono talmente piccole che ancora non siamo riusciti a risolvere. Prima o poi, però, ci riusciremo ... Cassini ci meraviglierà.
Fantastico! Abbiamo cercato gli alieni dappertutto e invece erano lì, a svolgere un prezioso lavoro di pulizia in mezzo ai satelliti di Saturno. Una vero e proprio disco volante che orbita al centro della divisione di Encke.
Pochi giorni fa Cassini è riuscito, nel suo viaggio sopra e sotto gli anelli, a osservare perfettamente un agglomerato di polvere che è risultato chiaramente un mini satellite, con tanto di strada e di onde che lo precedono e lo seguono. Un’immagine che dovrebbe fare storia… speriamo!
Non stupitevi più di tanto. Sembrerebbe assurdo che questo articolo sia scritto da un feroce oppositore delle teorie strampalate basate su ipotesi non confermabili e, ancora di più, di tutti gli agganci esoterici alla Scienza vera. Tuttavia, lo strano esagono che risiede stabilmente al polo nord di Saturno, mi ha fatto fare una ricerca su una disciplina che ha risvolti molto simili alla biodinamica di Steiner (cosa che ritengo pura spazzatura), ma che ha anche dei lati affascinanti e da non trascurare completamente.
Nel suo viaggio che lo porta a sfiorare l’anello F di Saturno, Cassini ha ripreso immagini ad alta definizione di due della strane strutture che sembrano popolare questo sottile anello tenuto in riga e scolpito dai suoi satelliti pastori. Il mistero rimane: sono agglomerati di polvere transienti o piccole lune circondate dai detriti causati dai continui urti?
Siamo giunti a Iperione, un corpo di dimensioni non certo trascurabili, ma dalla forma del tutto irregolare (360 x 266 x 205 km). Un unicum tra i satelliti di certe dimensioni (o quasi), anche perché la sua rotazione attorno all’asse è del tutto caotica. Inoltre, è un satellite che conosco molto bene…
Dopo una lunga e colpevole pausa ricominciamo con la descrizione dei satelliti dei pianeti per mostrare quanta importanza possano avere, malgrado le loro dimensioni siano spesso risibili rispetto a quelle dei pianeti veri e propri. Questa volta parliamo di Rea, il secondo satellite per dimensioni (dopo Titano) del sistema di Saturno. Un satellite apparentemente “banale”, ma che vorrebbe imitare i giganti.
Sono immagini grezze, ancora da elaborare e soprattutto da studiare, ma sono più che sufficienti per sognare e sentirsi parte del Cosmo. Tre immagini: due di Mima e una di Epimeteo (uno dei due satelliti corotanti). Stiamo per viaggiare in astronave e guardando queste immagini avremmo tutti voglia di essere là...
Questa nuova visione, così ravvicinata, rappresenta l’apertura di una nuova finestra verso gli anelli di Saturno. Nei prossimi mesi i dati saranno sicuramente ancora più eccitanti.
Il 16 gennaio Cassini ha visto il piccolo Dafne mentre si dirigeva nel piano degli anelli: fantastico!