Era proprio una bella giornata su Papalla, il PapalSole splendeva e il cielo era di un bellissimo colore... nero! Nero??? Certo, su Papalla non c'è l'atmosfera, quel miscuglio di gas che avvolge la Terra e che ci permette di respirare, fa sì che la temperatura non sia mai né troppo alta né troppo bassa, rende […]
Approfittiamo di un’altra bellissima immagine di Cassini per un piccolo gioco di abilità … visiva. Io avrei avuto problemi…
Visto che i soliti “impavidi” si sono lanciati egregiamente nella risoluzione del quiz sulla librazione in longitudine della Luna, invece di rispondere, completo il quiz, rimandando la soluzione finale a un unico articolo. Pronti… via!
Un Natale con la Luna Piena: un’occasione abbastanza rara, anche se non rarissima. Tuttavia, quel tanto che basta per farmi pensare al “faccione” del nostro satellite e proporvi un quiz estremamente facile, ma che spesso viene risolto in modo errato o confuso. Sto parlando delle librazioni lunari…
Encelado passa davanti a Teti e gli anelli fanno da contorno. Cassini sembra divertirsi con immagini fantastiche. Domani ci sarà un ulteriore passaggio ravvicinato con Encelado per misurare la temperatura dei getti polari, mentre si continuano a studiare i dati precedenti per rispondere sull'abbondanza dell'idrogeno. Il bello deve ancora arrivare...
Anche Cassini ci manda un regalo di Natale, ricordandoci che l'arte della Natura è irraggiungibile!
Decisamente più grande di Mimas , Teti supera di poco i mille chilometri di diametro (poco più grande di Cerere) e si comporta da corpo planetario sotto tutti gli aspetti. Oltre alle sue caratteristiche intrinseche ha il privilegio di avere due guardie del corpo che non possono che fare piacere al grande Lagrange ( o, meglio ancora, Lagrangia).
Cominciamo il nostro racconto con un piccolo satellite di Saturno, forse il più piccolo oggetto planetario che è riuscito a conservare una forma dominata dall’autogravitazione. La sua forma è infatti quasi sferica o -meglio- solo leggermente “a uovo”. Tuttavia, nella sua travagliata esistenza, ha lasciato un segno indelebile sugli anelli di Saturno. Vi sembra poco?
Per non assillarvi troppo con la matematica (che non tutti seguono) e in attesa di qualche news veramente interessante, ho pensato di tornare all’interno della nostra famiglia planetaria. Partiamo dall’idea che non esiste fisicamente una reale differenza tra pianeti, pianeti nani, satelliti e corpi minori e dedichiamoci a dare l’onore della cronaca a quegli oggetti (satelliti soprattutto) che spesso sono “snobbati” sia dai media che dalla stessa Scienza ufficiale. Non esistono solo le prime donne come Encelado, Titano, Io, Europa, Plutone, ma molti altri oggetti che meritano di essere conosciuti un po’ meglio. Oltretutto, le immagini che abbiamo di loro sono spesso veramente fantastiche. Dopo questa breve introduzione inizieremo con il sistema di Saturno, in onore della insostituibile missione Cassini. Una serie di articoli veramente elementari, ma chi ha mai detto che facile non può anche essere bello e interessante?
Una bellissima immagine di Cassini, dell’8 settembre scorso, può andare oltre alla semplice meraviglia estetica e puntare direttamente all’importanza fisica di ciò che si vede.
Tra tante cose che si dicono di Marte ci si dimentica spesso di parlare del suo prossimo anello. Non è proprio un processo fisico di … domani, ma sembra che i primi segni siano già visibili. Come lo chiameranno? Forse, anello P, come Phobos, dato che sarà proprio il piccolo satellite a formarlo tra qualche decina di milioni di anni o anche meno.
Vulcani di ghiaccio, terreno che cambia da zona a zona, satelliti che si sono probabilmente formati mettendo insieme oggetti più piccoli… se non è un mondo attivo e “caldo”, questo, non lo è nessuno! Stiamo parlando di Plutone e della missione New Horizons che dopo essere stata bersaglio di critiche e di scarse aspettative, dopo il declassamento di Plutone, sta dimostrandosi un punto chiave nella conoscenza del Sistema Solare, aprendo nuovi stimolanti interrogativi. Inoltre dimostra che il freddo non spaventa di certo i “pianeti” (qualsiasi siano le loro dimensioni).
Forse l’avete già capito, ma se dovessi dire qual è il mio satellite preferito non avrei dubbi: Encelado! Le ragioni sono sia “fisiche” che “psicologiche”. Proprio queste ultime gli permettono di superare, nella mia scala soggettiva, sia Europa che Titano. Intanto restiamo in attesa dei dati che il passaggio radente del 28 ottobre ha immagazzinato e che forse ci regaleranno novità entusiasmanti (a parte le immagini sempre affascinanti). Cassini è una vecchia missione e ha la “cattiva” abitudine di essere stata costruita poco mediaticamente, per cui, normalmente, rende subito di dominio pubblico le scoperte scientifiche.
Le prime immagini grezze di Cassini, mentre si lancia verso i geyser di Encelado. Li sfiorerà passando a soli 50 km di altezza. Oggi le altre immagini (probabilmente). E' un ghiacciaio alpino? No, Encelado molto, molto da vicino!
Cari amici, state tranquilli... non mi sono dimenticato di Encelado. Proprio ieri ha avuto luogo il secondo degli "ultimi" tre flyby di Cassini , sopra la zona attiva, mentre pochi giorni fa si è visto quanto ha sofferto anche la zona che appariva più calma e tranquilla. Vi sarà ancora un passaggio meno ravvicinato a dicembre per l'analisi della temperatura. Anticipiamo subito che l'oceano della piccola e importantissima luna di Saturno copre molto probabilmente l'intero corpo celeste e non è limitato alla zona sud, dove escono i pennacchi.
E se guardando la Luna riuscissimo a capire molto di più del clima terrestre di quanto si ottiene con i modelli raffazzonati che ci investono quotidianamente e mirano solo al catastrofismo, utile a imporre qualsiasi decisione politica? Più esattamente, sono di estremo interesse le eclissi totali di Luna e il… colore del prezioso satellite.