Il mare risponde a un aumento della temperatura producendo isoprene, un gas capace di creare nuove nuvole e ristabilire l’equilibrio. Ovviamente, nessun modello imposto dai “falsi” scienziati ne ha mai tenuto conto.
Finalmente, sembra che ci sia stato una specie di compromesso tra i geologi (e paleontologi) e gli astronomi sulla celeberrima estinzione dei dinosauri (e di circa il 75% delle specie viventi) riferibile a circa 65 milioni di anni fa. L’impatto sarebbe stato l’interruttore per aprire del tutto le camere magmatiche del Deccan. Ne approfitto per fare un po' di "gossip" scientifico...
Una ricerca statistica di tipo biologico - mineralogico analizza come i minerali terrestri possano essere stati controllati e creati dalle reazioni di minerali base con i prodotti della vita biologica. Ne deriva un numero enorme di minerali, di cui moltissimi ancora da scoprire e molto rari. Un articolo che sfuma un po’ nella filosofia (o in una specie di principio antropico mineralogico) dato che porterebbe alla conclusione che di Terra ce n’è può essere una e una soltanto in tutto l’Universo!
Scrivo questo articoletto veramente elementare per farmi perdonare la dimenticanza di un dato fondamentale nel quiz sulla Terra “strana”. Farà ridere la maggior parte di voi, ma potrebbe anche servire a chi è proprio alle prime armi (o magari per raccontare la storia ai bambini). E’ in pratica la soluzione del quiz (impostato correttamente) riportata sotto forma di racconto e ambientato sulla nostra solita Papalla, pianeta del tutto simile alla Terra tranne che per un qualcosa … che facciamo cambiare di volta in volta.
Ho fatto un terribile pasticcio e ho reso difficile una risposta che tutti sapevate sicuramente dare. Chiedo umilmente scusa...
Un piccolo quiz estivo che anticipa una futura news.
Il respiro geodinamico della Terra, ossia la sua tettonica a zolle, potrebbe essere un requisito fondamentale per la vita.
Si sta ormai rasentando il ridicolo… Il MET inglese, con non poco sforzo (comunque da elogiare) ammette finalmente che il futuro del Sole e delle sue macchie indicano che ci dobbiamo aspettare una piccola era glaciale con un picco verso il 2050. Un qualcosa di comparabile al minimo di Maunder (mica da ridere…). Fortunatamente, però, abbiamo il riscaldamento globale che riuscirà a controbilanciare il grande freddo e la temperatura non avrà drastici cambiamenti. A chi dobbiamo dire grazie? Al riscaldamento globale o al Sole?
I G7 si riuniscono, come al solito, e il “clima” è sempre lo stesso sia nei lussuosi alberghi dei Grandi della Terra che nelle previsioni terrificanti del riscaldamento globale. Si invita, inoltre, a produrre energia alternativa a basso prezzo e poi si combatte chi riesce a farlo.
Due giovani italiane realizzano un geniale modello per lo studio dei frammenti spaziali che si originano nelle collisioni tra l’innumerevole spazzatura che orbita attorno alla Terra e che può causare gravi danni ai satelliti che continuano a essere immessi attorno al nostro pianeta. Ovviamente, Media INAF, i giornali e le TV non le hanno ritenute degne di menzione, preferendo i cinguettii e le giravolte sponsorizzate della simpatica AstroSamantha e i concorsi vari con premi e "cotillon", senza dimenticarsi dell’Expo!
Sono ormai decenni che di tanto in tanto si comunica ufficialmente la data relativa al punto di non ritorno dovuto al riscaldamento globale. Un punto di non ritorno che è ovviamente legato alle “esatte” previsioni dei catastrofisti. E’ molto interessante fare un piccolo elenco di questi annunci che hanno accompagnato la nostra vita, ormai “sicuramente” in balia di una terra inospitale e agonizzante.
Una recente analisi statistica della GALLUP ha dimostrato che solo un terzo degli americani ha ancora paura del riscaldamento climatico, malgrado il lavoro incessante e martellante dei media e degli ambientalisti. Forse, non sono poi così ingenui…
Sfruttando due vecchi articoli, e una news piuttosto importante per la climatologia “seria”, richiamiamo uno dei fenomeni più affascinanti che l’atmosfera terrestre costruisce insieme a tanti amici alieni.
Un’intervista molto interessante e significativa vede al centro uno dei massimi studiosi del clima terrestre e dell’effetto serra. Parlo di Richard Lindzen, sulla cui autorità scientifica nessuno può sollevare dubbi.
Una vignetta che vale più di tante parole...
Una personale riflessione sulla ormai assodata fermata del riscaldamento globale che si cerca in qualche modo di spiegare senza, però, rivedere concretamente alcuni concetti presi come atti di fede.