Anche se, al momento, non vi sono asteroidi descritti dai media come pericolosi per la Terra, mi è sembrato interessante parlarvi un po’ dei NEA (Near Earth Asteroids) e dei problemi ad essi collegati.
Questo articolo non è altro che l’estratto di una dichiarazione fatta dal ministro dell’ambiente indiano dopo il recente Summit di New York sul clima, ma dimostra molto bene ciò che ho detto molte volte. Oltre al pericolo vero o falso del GW ( e sapete come la penso) esistono problemi molto più seri che il mondo “civile” ha sulla coscienza e che DEVE risolvere.
Un articolo di quelli che non possono essere trascurati, sia per gli autori che per la prestigiosa rivista che lo ospita, ridimensiona drasticamente il contributo della CO2 sulla climatologia terrestre. Vanno trovati altri “nemici” (o amici) e vanno riscritti i programmi usati finora dall’IPCC.
Una lumaca era diventata la nuova vittima del riscaldamento globale (soppiantando gli orsi bianchi che stanno sempre meglio…). Purtroppo, anche lei ha dato una profonda delusione ai sostenitori del GW. Una bella storia da raccontare anche se la scienza (di un certo tipo) ne esce con le ossa rotte.
una bellissima intuizione di Alvermag, un doveroso ricordo a un grande della Scienza, forse -stranamente- sottovalutato...
Omogeneizzare i dati osservativi dovrebbe essere una tecnica di tipo scientifico. Non sempre però…
No, non sto scherzando. Le conclusioni sono date come una scoperta imprevista. Mamma mia… sembra che non esista più la molecola della vergogna. Tuttavia, la notizia sta facendo il giro del mondo e -forse- può essere molto “utile” a chi non sapeva come fare per accettare la fine del riscaldamento globale e iniziare una nuova strategia terroristica. Così va il mondo…
Il Sole è sempre stato trascurato nei cosiddetti “modelli” costruiti dall’IPCC, per dimostrare la causa umana nel periodo, ormai terminato da circa 17 anni, di riscaldamento globale. Eppure, un recente lavoro mostra come esso abbia subito nel periodo suddetto una fase di massimo fuori da ogni regola.
Questo articolo non ha certamente un interesse scientifico particolarmente significativo. Oltretutto si basa su ipotesi forse difficilmente rilevabili con le future osservazioni. Insomma, un gioco abbastanza fantascientifico o poco più. Tuttavia, apre una canale di riflessione che potrebbe essere interessante da affrontare.
Una piccola-grande esperienza umana e culturale che ho avuto in Sardegna. Ve la voglio raccontare, anche perché ha dei risvolti decisamente astronomici.
Ne abbiamo appena parlato e sono contento di tornarci sopra. Il fenomeno della subduzione fa parte del ciclo silicio-carbonio che abbiamo discusso pochi articoli fa, ma ha anche un ruolo fondamentale nel costruire i continenti terrestri. La domanda è: “La Terra ha sempre usato questo sistema o l’ha cambiato nel corso del tempo?” Fino ad oggi le idee a riguardo divergevano. Un nuovo pezzo di roccia trovato in Canada sembra dar ragione a una regola nata fin dall’infanzia del nostro pianeta.
La Terra ha subito molte catastrofi biologiche durante la sua vita. Molte di queste sono sicuramente dovute alla caduta di asteroidi e/o comete, come quella relativa a 65 milioni di anni fa e che ha portato, probabilmente, alla fine del dominio dei dinosauri. Tuttavia, anche i fenomeni vulcanici non sono stati da meno. Una nuova ricerca svolta in Australia sembra aver trovato l’origine dell’estinzione biologica del Medio Cambriano.
Le missioni verso la Luna non servono solo a preparare i futuri hotel di lusso o a recuperare l’acqua per i loro bagni. A volte riescono anche a far Scienza, anche se i risultati vanno cercati tra pieghe ben nascoste. Il LRO e il GRAIL stanno analizzando punto a punto le deformazioni del nostro satellite, causate della marea terrestre, e permetteranno di leggere sempre meglio la parte veramente invisibile della Luna, ossia il suo interno.
Leggevo un articolo dedicato, ancora una volta, all’abbondanza dei pianeti ricchi di carbonio e alle ipotetiche ripercussioni sulla vita biologica. Ho pensato che valesse la pena richiamare un ciclo non molto conosciuto che però è stato fondamentale per separare due sorelle apparentemente gemelle come Venere e la Terra.
La regola delle probabilità ci dice che più un asteroide passa vicino alla Terra e più il suo diametro tende a essere piccolo. E meno male che è così! Tuttavia, 2014 HQ124 va un po’ contro la norma. Passerà a 3.3 distanze lunari, ma le sue dimensioni rasentano i 700 metri. Un proiettile niente male…
Gli sviluppi riguardanti il cambiamento di rotta scientifica del professor Bengtsson hanno portato a una situazione che dire insostenibile e disgustosa è veramente poco. Non potevo tacerla.