L'influenza dei mutamenti ambientali sulla storia umana è un fattore non secondario con cui varie culture si sono dovute confrontare. Le indagini archeologiche moderne, condotte con metodi sempre più raffinati, permettono di evidenziare dati preclusi agli studiosi di un secolo fa e di avanzare nuove ipotesi sull'improvvisa decadenza di civiltà fiorenti. E talvolta i mutamenti ambientali sembra siano stati tanto inattesi quanto rapidi e distruttivi. Veri e propri "fulmini a ciel sereno". L'antica civiltà nordamericana "Hopewell" fu cancellata dalla caduta di un corpo celeste?
La storia scritta nei libri è, spesso, come un telefono senza fili. L’inizio è sicuramente giusto, ma poi, di passaggio in passaggio, prende un risvolto molto diverso e ben lontano dall’originale. Prendiamo, per esempio, la scoperta dell'America... un passo fondamentale per l'uomo di cui Cristoforo Colombo è considerato l'epico eroe. Ma sarà davvero così?
Questo articolo costituisce un'appendice di approfondimento a "Quanta Terra si vede?" e nasce dal commento del nostro lettore Marco Motta. Lo scopo è quello di calcolare con maggior precisione la percentuale di Terra che gli astronauti vedono dalla Stazione spaziale internazionale, tenendo conto della sfericità del nostro pianeta.
Il ritorno di Samatha Cristoforetti sulla Stazione spaziale internazionale ha acceso i riflettori mediatici su questo laboratorio che da oltre venti anni vola a circa 400 km sopra le nostre teste, compiendo un giro completo della Terra ogni circa 90 minuti. Perché, dunque, non riproporre alcuni articoli sul tema? Ma, in sintonia con lo stile di questo blog, non vi troverete l'elogio della (pur strabiliante) tecnologia, bensì un'occasione per rispolverare qualche semplicissimo concetto di geometria e trigonometria.
Una risposta precisa a questa domanda è impossibile darla, anche perché se sapessimo rispondere, saremmo già a buon punto sulla strada della conoscenza dei tasselli mancanti nella climatologia. Tuttavia, quali e quanti che siano questi tasselli mancanti, una recente ricerca (che si avvale di Alphafold, il programma di intelligenza artificiale di Google) ne ha tolto uno, svelando il ruolo di un batterio di nome Pseudomonas syringae nelle precipitazioni atmosferiche.
Terza e conclusiva parte dell'articolo sui quasi-cristalli: l'impossibile diventa possibile, anzi reale.
Seconda parte dell'articolo sui quasi-cristalli, centrato sul concetto di simmetria.
Ogni anno in aprile e in settembre avviene un fenomeno naturale molto suggestivo in Alto Adige a cui lo studioso Dietmar Bernardi ha dato il nome evocativo “Il Sole diviso”. I suoi studi sono un interessante fonte sul possibile significato archeastronomico di questo avvenimento.
L'intrigante argomento dei quasi-cristalli non può essere affrontato senza alcune necessarie premesse, relative alle basi teoriche della mineralogia e della cristallografia. Questo primo articolo intende illustrarne i concetti fondamentali; ad esso ne seguirà un secondo, focalizzato sulle strane peculiarità dei quasi-cristalli e sulla loro "impossibile esistenza" ed un terzo, conclusivo, che aprirà una finestra proprio su questa "impossibilità".
Un enorme iceberg stava per fondersi nelle vicinanze della Georgia del Sud, con presumibili impatti negativi per la biosfera. E, invece, potrebbe essere un bel regalo di mamma Terra.
Un ciliegina molto matura, nera come il ... carbone.
Nuove analisi portano a ritenere probabile che esista un fattore determinante nel causare un'estinzione di massa a seguito dell'impatto con un corpo celeste, un fattore geologico finora non considerato.
La storia geologica della Terra, tuttora punteggiata da plaghe oscure, sarebbe rimasta quasi del tutto nascosta nelle tenebre se non si fosse compresa l'importanza delle testimonianze fossili. Il percorso cognitivo che ha portato ad assumerle quale risorsa per inquadrare il lontano passato in una scala temporale e per ricostruire le innumerevoli e profonde (talvolta drammatiche) vicende che hanno modellato la superficie terrestre è stato tuttavia irto di difficoltà, inciampi e perfino censure.
La polvere nascosta sotto al tappeto viene fuori troppo lentamente. Speriamo in bene...
La lunga storia della Terra ci dice che non è malata e meno che mai per colpa di una piccola creatura arrogante ed egocentrica. E' questo "insetto" così ignorante che è malato, sia nel fisico che nella mente. Cerchi di adattarsi al più presto e riscopra l'umiltà. La Terra, ricordiamoci, può fare benissimo a meno di lui, come ha già fatto con i dinosauri.
Riprendiamo un argomento fondamentale per capire la strategia che ha portato dal riscaldamento globale all'odierno cambiamento climatico, dove si può inserire di tutto e di più: la mazza da hockey di Michael Mann, una delle più grandi frodi scientifiche dell'umanità.