06/11/14

I settantamila pianeti di GAIA *

La missione GAIA non ha avuto e non avrà sicuramente l’onore delle prime pagine dei giornali. Non invierà immagini affascinanti delle pietre marziane e nemmeno stimolerà i videogiochi e i concorsi, come Rosetta. Tuttavia, la sua importanza è strabiliante. Oltretutto, al di là dello scopo principale della missione, riuscirà a dare informazioni su tutto e di più, non ultimi i pianeti extrasolari.

30/10/14

Basta trovare il passaggio **

Gli esopianeti sono ormai diventati come il prezzemolo: si trovano un po’ ovunque e di tutte le grandezze. Tuttavia, sembra quasi impossibile che sia così facile formarli. Fino a non molto tempo fa si pensava che le stelle doppie avessero dei grossi problemi. Oggi questi sembrano essere risolti abbastanza bene per pianeti orbitanti attorno ad entrambe le stelle. Diventa, invece, un vero puzzle capire come può una sola delle due stelle avere i suoi pianeti personali. Ancora una volta, la meccanica celeste riesce a essere sempre un passo avanti a noi, senza bisogno di scomodare relatività e cose del genere. Insomma, studiare le idee di Newton e dei suoi seguaci è ancora un esercizio molto attuale.

18/10/14

Urano, l’effetto lente inverso e la più "precisa" galassia lontana**

Cosa c’entra mai Urano, un piccolo pianeta vicino di casa, con un effetto normalmente associato alla rilevazione di quasar lontanissimi, altrimenti invisibili? C’entra, c’entra… Anche se in questo caso, l’effetto lente viene usato praticamente al … contrario. Per dimostrare quanto sia versatile questa "apparecchiatura" cosmica comunico anche la scoperta della galassia lontana, con la più precisa misura di distanza. Da Urano alla rinascita dell'Universo: un bel salto, non c'è che dire!

11/10/14

Acqua calda a 260 anni luce **

In attesa del nuovo telescopio spaziale Webb, possiamo ribadire che Hubble ci sa proprio fare. Attraverso misure spettroscopiche (tra poco la comincerò… devo solo preparare e sistemare le figure) è stato possibile misurare la temperatura superficiale di un Giove caldo e determinare la presenza di acqua nella sua atmosfera a varie longitudini. Un bel lavoro, non c’è che dire.

19/09/14

Davide e Golia *

Le teorie per spiegare la moltitudine di “Giove caldi” sono molte e coinvolgono, principalmente, la migrazione, verso la stella, di pianeti nati molto più lontano. Chi causa la migrazione? Possono bastare dei pianeti fratelli? E perché le orbite di questi pianeti sono spesso non allineate alla rotazione della stella centrale? Un modello di meccanica celeste sembra dare qualche ottimo risultato.

11/09/14

Venere è un caso normale? *

La ricerca dei pianeti abitabili continua implacabile e le news, vere o false, si susseguono. Super-terre, mezze terre, quasi-terre e via dicendo infestano le pagine di molti giornali, pseudo specialistici e no. Perché non interessarci, invece, a un altro problema altrettanto utile e interessante? Venere è un caso unico o è la norma?

30/08/14

Provaci ancora… NGC 2547-ID8! *

Ho passato gran parte della mia vita scientifica studiando gli impatti asteroidali. Ovviamente, solo analizzando i residui ancora visibili di queste catastrofi planetarie e attraverso le teorie fisiche costruite allo scopo. Non sono mancati gli esperimenti di laboratorio, dove abbiamo fatto scontrare piccole masse accelerate fino a velocità di qualche chilometro al secondo. Tutto bello e utile, ma sarebbe stato magnifico analizzare un impatto in tempo reale. Oggi ciò è stato "quasi" possibile e mi spiace non fare più parte del grande gioco della ricerca sul campo. Buona fortuna, comunque, ai nuovi ricercatori!

04/08/14

Il segreto dell’eterna giovinezza (QUIZ) **

Poteva essere una “news”, ma ho preferito trasformarla in un piccolo “quiz”. L’argomento è “caldo” per un paio di motivi e quindi potete dare la risposta molto facilmente. Gli articoli sull’abitabilità degli esopianeti stanno aumentando di numero in modo esponenziale e spesso scoprono un po’ di acqua …calda (per rimanere in tema…).

25/07/14

Piccoli omini... VERDI o GRIGI? Molto meglio i secondi! *

Questo articolo non ha certamente un interesse scientifico particolarmente significativo. Oltretutto si basa su ipotesi forse difficilmente rilevabili con le future osservazioni. Insomma, un gioco abbastanza fantascientifico o poco più. Tuttavia, apre una canale di riflessione che potrebbe essere interessante da affrontare.

21/07/14

Non dimentichiamoci gli oceani *

Sì, lo so, è un momento in cui un giorno sì e uno no si scopre qualche pianeta simile alla Terra che è sempre più “uguale” dei precedenti. Un po’ come la vita su Marte ha diretto per anni e anni la visone mediatica di una parte della Scienza astronomica, così oggi i media si scatenano su ogni nuovo pianeta si trovi nelle condizioni giuste per ospitare la vita. Proprio per questa bramosia di notizia a tutti i costi ho smesso di parlarne su questo blog, in attesa che qualcosa di veramente nuovo capiti sul serio.

14/07/14

Dimmi come giri e ti dirò quanto sei … vecchio**

Applicando la nuova tecnica chiamata girocronologia è stato possibile stabilire l’età di 22 stelle di tipo solare. Sembrano tutte più giovani e, quindi, è difficile che qualcuna di esse possa avere un pianeta con una vita biologica intelligente. Anche l’uomo (con tutti i suoi limiti) necessità di tempo per essere costruito. Anzi, se la Natura ci pensasse due volte prima di metterlo "in piedi" sarebbe sicuramente meglio e i risultati sicuramente migliori, anche se al peggio non c'è limite!

29/05/14

Una stella troppo giovane, una stufa irrequieta e un termostato (quasi) perfetto **

fig.2

Leggevo un articolo dedicato, ancora una volta, all’abbondanza dei pianeti ricchi di carbonio e alle ipotetiche ripercussioni sulla vita biologica. Ho pensato che valesse la pena richiamare un ciclo non molto conosciuto che però è stato fondamentale per separare due sorelle apparentemente gemelle come Venere e la Terra.

20/05/14

La fortuna di sopravvivere **

come ti mangio una Terra

La domanda ricorrente nella ricerca degli esopianeti è: “Quanti pianeti sono riusciti a formarsi attorno a una stella?”. Una nuova ricerca teorica, applicata a un sistema binario, sembra modificare drasticamente la domanda e trasformarla in: “Quanti pianeti sono sopravvissuti alla loro formazione?”. Ovviamente, ciò è soprattutto vero per pianeti piccoli e vicini, ossia per pianeti di tipo terrestre.

04/05/14

Prepariamoci a viaggiare in astronave. 2 (l'aberrazione relativistica) **

Fig. 3

Le osservazioni di Kepler sono estremamente accurate nel determinare le più piccole variazioni luminose e continuano a scoprire nuovi esopianeti con il metodo dei transiti. Affiancano, in questa ricerca, il metodo spettroscopico che studia le variazioni periodiche della velocità radiale della stella dovuta alla presenza di un corpo planetario abbastanza massiccio. Kepler, però, date le sue fantastiche caratteristiche, ha permesso di usare un nuovo metodo, d’importanza fondamentale non solo per l’applicazione ad altri sistemi planetari. A noi interessa, in questo contesto, perché ci porta all'aberrazione relativistica, fondamentale per essere preparati al viaggio che ci attende.