I getti galattici possono avere lunghezze smisurate, mai viste prima d'ora. Guai a trovarsi sulla loro "linea di tiro".
Meglio tanti piccoli pasti che uno solo troppo abbondante!
Prendete un buco nero gigante, uno più piccolo che gli ruota attorno in modo del tutto invisibile, una stella suicida e il gioco è fatto!
Scoperto, quasi casualmente, il quasar più luminoso mai osservato. Un record assoluto che è capace di divorare l'equivalente di un Sole al giorno!
L'attività del James Webb Space Telescope, dopo il primo anno di osservazioni, sta producendo significativi risultati che iniziano a chiarire le modalità del passaggio tra la Fase Oscura dell'universo ed il termine dell'era della Reionizzazione, confermando l'idea di un universo giovane molto dinamico e già notevolmente differenziato nei suoi elementi costitutivi.
Un evento mai visto in precedenza: un buco nero espulso da una galassia da due suoi compagni.
Quelli che oggi consideriamo "record" non sono altro che "illusioni ottiche" dovute alla limitatezza della nostra capacità osservativa, destinati ad essere superati grazie a strumenti tecnologici sempre più raffinati e potenti (non a caso il telescopio Webb, in pochi mesi di attività, ne ha già frantumati alcuni).
Ciò non toglie che, mentre aggiungono piccoli tasselli alla nostra conoscenza del Tutto, questi corpi celesti da record suscitino in noi grande stupore e meraviglia!
L'apparenza è quella di un "uovo" molto poco luminoso, ma, al suo interno, risiede un vero gigante.
Scoperto il buco nero più vicino a noi, anche se cercava di mimetizzarsi evitando di... mangiare.
Il lampo gamma più potente osservato da terra.
La danza di due buchi neri vicini alla fusione ci mostra dei "passi" imprevisti...
Ci dispiace per il dotto giornalista e per i suoi orifizi spaziali, ma il buco nero di M87 è tornato a farsi sentire. Volevamo zittirlo per non distrarci da cose terrene ben più importanti, ma le sue dimensioni chi hanno convinto a non cercare di intervenire...
Scoperta la stella più vicina al buco nero della Via Lattea, in attesa del telescopio Webb.
Attraverso la tecnica del microlensing è stato forse scoperto un buco nero isolato.
Eccola finalmente, la "foto" del nostro padrone di casa!
Però però... no, non è una foto, nè quella ciambella giallo-arancione è un'istantanea della materia calda che sta per essere inghiottita da Sagittarius A*. Ma allora cosa rappresenta quell'immagine?
I buchi neri stellari sono sicuramente tanti, molti di più di quanto si pensasse una volta.