Come ben sappiamo le stelle più massicce vivono poco e muoiono ancora giovani. Alcune di queste ne approfittano per lasciarsi andare ad una “vita spericolata” e si fanno notare per la loro attività frenetica e appariscente. Parliamo delle stelle Wolf-Rayet, le "Michelangelo" delle nebulose planetarie.
Quella che descriviamo e che mostriamo in un'immagine ad altissima risoluzione, ripresa dal VLT dell'ESO, è una nebulosa planetaria che assomiglia veramente a una farfalla. L'Universo sa ripetersi a tutte le scale!
Cari amici lettori, nonostante il titolo sia abbastanza malizioso, potete stare tranquilli: non sto per continuare il discorso sul sesso tra stelle e affini! In fin dei conti questo è un blog (quasi sempre) serio!! Questa volta mi limiterò a riproporre articoli pubblicati in passato, tornatimi alla mente dopo i nostri recenti discorsi su dove, come e quando cercare i fratelli alieni, secondo i quali dovremmo concentrare le ricerche su pianeti orbitanti intorno a nane bianche e rosse.
Questo articolo ne raccoglie tre, pubblicati qualche anno fa, che parlano delle stelle Wolf-Rayet: astri molto massicci che attraversano una fase evolutiva particolarmente turbolenta, preludio ai "fuochi d'artificio" finali.
Quando il Sole sembrerà “morto” del tutto, non fidatevi! Facilmente, riuscirà a tornare in vita anche se per un tempo molto breve.
Siamo a marzo, primule e viole impreziosiscono il prato in cui l’erba comincia a crescere e ha bisogno di acqua. Purtroppo (fortunatamente, per molti altri) non piove e bisogna correre ai ripari. Cosa c’è di meglio che un irrigatore rotante? No, fermi tutti, non scappate… non è un raccontino strappalacrime. C’è di mezzo nientedimeno che il nostro caro amico ALMA.
Questo articolo è adatto a tutti, in particolar modo ai bambini che sprizzano fantasia da tutti i pori. Partiamo da una farfalla e ci accorgiamo che la geometria ci porta quasi automaticamente a spiegare alcuni tra gli oggetti più misteriosi e affascinanti del Cosmo. L'articolo era già apparso molto tempo fa, ma ho giudicato interessante riproporlo dato che con oltre 1800 articoli, i nuovi arrivati (e sono tanti) potrebbero trovare difficoltà a trovarlo nell'archivio... Se la cosa piacerà, ogni tanto faremo lo stesso con altri articoli particolarmente stimolanti e sempre attuali.
Che bello potere avere una sfera di cristallo e vedere come sarà il Sistema Solare tra 5 miliardi di anni circa, quando il Sole sarà diventato una gigante rossa. Cosa ne sarà della Terra? Si “scioglierà” diventando gas o rimarrà una sfera solida? Un attimo, un attimo… la sfera di cristallo esiste e si chiama L2 Puppis!
Le nebulose planetarie sono dei magnifici giochi d’artificio che una stella come il Sole ci regala prima di trasformarsi in nana bianca. Spesso e volentieri, le forme diventano quasi assurde e per spiegarle è necessario che l’artefice venga aiutata da una compagna, magari in vena di sparare a ritmo cadenzato.
Sono -a volte- d’accordo con voi quando mi dite che “umanizzo” troppo spesso gli oggetti celesti. Loro (forse) non hanno sentimenti e nemmeno sanno che esistiamo noi che li studiamo con grande serietà. Il pensarli come bambini giocherelloni getta discredito sia su chi li studia sia su loro stessi. Sarà… ma quando credo di essermene convinto, ecco che qualche nuovo scherzo stellare si affaccia sulla scena del grande Teatro del Cosmo. Niente da fare, la sua trama è sicuramente complessa e articolata, spesso misteriosa, anche se poi la semplicità vince sempre. Tuttavia, quando meno te lo aspetti, vieni preso in contropiede e un largo sorriso ti si allarga sul volto. Accidenti, queste stelle e i loro compagni di gioco ne sanno proprio una più del diavolo!
Una stella sta uscendo dalla fase di crisalide e ci regalerà una bellissima farfalla cosmica. Gli occhi del VLT dell’ESO la stanno seguendo con passione e si sono accorti che una meraviglia del genere può essere compiuta solo con l’aiuto di una compagna.
L'Universo non è solo interessante, ma è anche bellissimo come sappiamo molto bene. Basta poco per fare sbocciare un'immensa rosa. In questo caso è la celebre "Ring Nebula", la nebulosa planetaria che rimane sempre uno degli oggetti più "ambiti" dagli astrofili. Basta combinare le immagini riprese in banda H-alfa, nel visuale e nell'infrarosso e ... […]
Non solo la Terra ha un laboratorio come il CERN di Ginevra. Basta andare a cercarli nell’Universo. Non è facile, però, perché la loro durata è di solo poche decine di anni. Ci vogliono molta fortuna e telescopi eccezionali.