L’inizio di questo articolo sembrerebbe solo una provocazione. Tuttavia, spero sia utile per capire il ruolo dei vari oggetti del grande Teatro del Cosmo, dove tutto è utile e dove tutto segue le regole migliori per mantenere armoniosa una struttura che possiamo considerare infinita sia verso il macro che verso il microcosmo. La provocazione finisce, ovviamente, con un sentimento di ammirazione e di gioia immensa.
Questa news, decisamente interessante dato che c’è di mezzo ALMA (una sicurezza), sembrerebbe quasi un colloquio tra un medico di famiglia e un oggetto tra i più misteriosi dell’Universo, un buco nero molto riservato e poco esibizionista.
Scoprire un buco nero accompagnato da una sorellina che si prende cura di lui potrebbe essere relativamente facile. L'impresa sarebbe ben più ardua, e apparentemente impossibile, se il buco nero vivesse da solo. Tuttavia, una ricerca, soltanto teorica per adesso, potrebbe indicare la via da seguire.
Mi limito ai concetti base, che sono già sufficientemente affascinanti ed emozionanti. Senza entrare nei dettagli di uno studio fisico e chimico compiuto sui dati di ALMA, si può già sobbalzare sulla sedia…
Sembra di essere tornati a molti anni fa, quando si diceva: “L’idea dei buchi neri è affascinante… peccato che non si possano vedere e quindi confermare!”. Poi le cose sono cambiate, grazie soprattutto ai buchi neri galattici. Sì, ma quelli stellari…?
Questa frase, che sembra quasi ovvia, è una delle regole dell’Universo che appare sempre più generale… basta aggiungere l’aggettivo del caso…
Un Teatro del Cosmo governato dalla fantasia fino a quando l'uomo, con le sue osservazioni, mette in riga tutti i suoi attori classificandoli in base a regole precise; una dolce ma risoluta piccola ribelle che non accetta le regole e paga un prezzo molto alto per la sua libertà, fino a quando... emozioni genuine e una strizzatina d'occhio all'onnipresente Meccanica Quantistica sono gli ingredienti sapientemente dosati dal nostro Vin-Census in questo racconto!
Siamo alle solite… Una strumentazione fantastica è stata messa a punto e premetterà di studiare da vicino le conseguenze della relatività generale. Si parla di una “nuova” conferma della teoria. Io direi molto meglio che se qualcosa non sarà perfetto, bisognerà rivedere i dati osservativi e la calibrazione degli strumenti…
Scoperta la prima molecola chirale vicino al centro della nostra galassia. Nel contempo si scopre anche che elettroni molto “deboli” sono capaci di dare le “martellate” decisive alla formazione della scultura della vita, in perfetto accordo con i loro amici, molto energetici, fotoni ultravioletti. Una catena di montaggio fantastica si sta delineando nell’Universo e la scuola continua a nascondere per paura o ignoranza la Meccanica Quantistica. Forza ragazzi, pensateci da soli: il futuro è bellissimo e potrete diventare veri amici dei dominatori del Cosmo, quelle gioiose e simpatiche particelle che giocano come i bimbi di una volta.
Di supernove di tipo Ia abbiamo parlato spesso. In particolare, non abbiamo mai nascosto (come fanno altri) il problema legato al fatto che esse possano dar luogo a esplosioni nettamente diverse. Problema non da poco, dato che la misura delle distanze galattiche, e di conseguenza la descrizione dell’espansione dell’Universo, dipende essenzialmente da quanto le supernove di tipo Ia possano considerarsi “omogenee”.
Come si può rimpiangere carta e matita, quando si ha a disposizione un bel computer in grado di dare forma alle più sfrenate fantasie? Si può, si può... eccome se si può! E Vin-Census ce lo dimostra...
Ne abbiamo parlato da poco, ma sembra che i buchi neri galattici stiano conquistando sempre più un posto di rilevo nella ricerca astronomica, a tal punto che riferire sui nuovi lavori può portare a grande confusione, sia perché si ripetono spesso le stesse cose, cambiando di poco i dati di partenza e/o le strategie descrittive (ma gridando quasi sempre alla scoperta), sia perché si vorrebbero fare nascere in qualche modo, senza limite alla fantasia.
Un gruppo italiano ha, forse, rilevato, attraverso Chandra, due possibili “semi” per futuri buchi neri galattici. Potrebbe essere la soluzione di un problema non ancora risolto: crescono in fretta o partono già ben pasciuti?
Una normale stella si è trasformata in nana bruna pur di fornire materia alla sua compagna, capace -forse- di esplodere, un giorno, come supernova e inseminare il Cosmo. Un argomento che non poteva non spingermi verso le mie “solite” fantasie scientifiche.
Gli ammassi globulari sono sempre stati oggetti ricchi di misteri e di stranezze. Oggi se n’è aggiunto un altro, relativo a una specie di “eutanasia” veramente prematura. Essi sembrano decidere la vita delle loro stelle (sia nel ringiovanimento che nell’invecchiamento) al di fuori dagli schemi che l’uomo ha cercato di costruire.
Dico che non voglio parlare di esopianeti e poi eccomi qua. Tranquilli, non farò l’elenco delle nuove scoperte e nemmeno dirò chi è il più piccolo, il più grande, il più lontano, il più vicino o il più abitabile. Qualche ricerca di visione più ampia mi ha fatto pensare che varrebbe la pena riflettere un poco sulla vita nel lontanissimo futuro dell’Universo.