12/12/15

La stella che visse due volte **

Una recente ricerca potrebbe -forse- rivoluzionare buona parte dell’evoluzione stellare. No, non si sono, finora, commessi errori, ma un meccanismo che sembrava limitato a poche stelle fortunate e residenti in luoghi molto affollati, potrebbe essere molto più comune e rappresentare un processo da tenere in conto nel descrivere la vita delle stelle. Sto parlando di oggetti che mi sono sempre stati veramente simpatici: le vagabonde blu.

09/12/15

Le candele non sono tutte uguali… **

Si continuano a formulare ipotesi, modelli, scenari, basati sull’energia oscura legata essenzialmente all’accelerazione dell’espansione dell’Universo, senza preoccuparsi tanto di come le candele standard che l’hanno “creata” si stiano diversificando. Forse sarebbe meglio sospendere un attimo le teorie e dedicarsi a conoscere meglio questi fari cosmici che tanto perfetti non sembrano essere. Qualcuno lo sta facendo, tenendo conto di ciò che si osserva e di come lo si può simulare.

08/12/15

Attenti alle acque chete…*

Ma noi conosciamo veramente la stella che ci fornisce costantemente (e gratis) luce e calore? Riflettiamoci un attimo e la risposta non può che essere: “No”. Non facciamoci illudere dalla sua tranquillità, addirittura monotona. Le sue sorelle sparse per il cielo ci dimostrano che bisogna stare attenti alle “acque chete”.

05/12/15

Quando una stella gioca a nascondino *

Sono -a volte- d’accordo con voi quando mi dite che “umanizzo” troppo spesso gli oggetti celesti. Loro (forse) non hanno sentimenti e nemmeno sanno che esistiamo noi che li studiamo con grande serietà. Il pensarli come bambini giocherelloni getta discredito sia su chi li studia sia su loro stessi. Sarà… ma quando credo di essermene convinto, ecco che qualche nuovo scherzo stellare si affaccia sulla scena del grande Teatro del Cosmo. Niente da fare, la sua trama è sicuramente complessa e articolata, spesso misteriosa, anche se poi la semplicità vince sempre. Tuttavia, quando meno te lo aspetti, vieni preso in contropiede e un largo sorriso ti si allarga sul volto. Accidenti, queste stelle e i loro compagni di gioco ne sanno proprio una più del diavolo!

05/12/15

Spaghetti magnetici vicini all’orizzonte degli eventi ***

I buchi neri sono spesso fraintesi da chi si avvicina a loro con un po’ troppa arroganza e senza averli studiati con attenzione. Mangiano tutto o invece continuano a emettere radiazioni? Sembrano domande stupide e invece si rincorrono sul web e non solo. Certe cose riguardano la meccanica quantistica, ma quelle più evidenti si fermano alla Relatività Generale. Attenzione a non mischiarle… Insomma, un insieme di concetti non semplici, ma che nuove osservazioni riescono a farci comprendere sempre meglio, se ci si accosta con le giuste basi scientifiche. Ecco la vera differenza tra loro (oggetti sicuramente misteriosi ma reali) e le teorie tipo araba fenice, che tutti pensano di conoscere, ma che nessuno sa dove e come trovare.

04/12/15

Le stelle di Kepler sono tante… **

A leggere bene tra le righe si poteva immaginare qualcosa del genere. L’analisi dei dati fotometrici provenienti da Kepler forniva moltissimi pianeti CANDIDATI, ma ben pochi diventavano pianeti CONFERMATI. I candidati dovevano essere analizzati in dettaglio per essere sicuri di non aver preso fischi per fiaschi… Purtroppo, a volte, la fretta li ha inseriti già nelle ricerche statistiche, che adesso devono rallentare e prendere atto della situazione.

02/12/15

La doppia dinamo solare **

Vi presento un modello del campo magnetico solare basato su una doppia dinamo. E’ stato ideato e confrontato con i dati osservativi da un gruppo di ricercatori (non "quaquaraqua") ucraino-inglesi e pubblicato su riviste prestigiose (non sui media…). Tuttavia, leggetelo e riflettete senza parlarne con nessuno… mi raccomando! Potreste essere considerati terroristi, in questo periodo così critico. D’altra parte, alla TV stanno proprio trasmettendo, in questo momento, dei terrificanti filmati su come le grandi città del globo saranno tra pochi decenni completamente sommerse.

26/11/15

Non troppo caldo né troppo freddo, non troppo grande né troppo piccolo *

Sia affrontando la meccanica quantistica, sia analizzando i fenomeni macroscopici ci convinciamo sempre di più che la Natura preferisce le vie di mezzo. La nostra stessa Terra non deve essere né troppo grande né troppo piccola, né troppo calda né troppo fredda, né troppo lontana né troppo vicina, per mantenere la vita biologica. La stessa strategia è usata dalle giganti del cielo, le stelle che hanno masse decine di volte quella del Sole.

25/11/15

Perché non parlo dei capelli della Terra… **

Immagino che tra poco apparirà anche sui giornali e tutti diranno che la Terra ha dei capelli di materia oscura. Nessuno sa ancora se esiste, di cosa è fatta, eppure non solo si descrive su larga scala, ma si applica a un pianeta come la Terra. Penso che Galileo, Newton, Einstein e colleghi avrebbero gridato allo scandalo! Non ne voglio parlare, ma vorrei comunque fare un “distinguo”.

20/11/15

Una scommessa e una notizia vera: Rosetta è una maestra ancora più severa del previsto *

Abbiamo appena visto che le nane rosse sono capaci di strapazzare violentemente le atmosfere dei loro pianeti che potrebbero ospitare la vita, ed ecco che una vera “nanerottola” si dimostra ancora più dura e severa. Tutto ciò sarebbe particolarmente interessante e non meriterebbe altro tipo di discussione, se non si fosse creato un piccolo giallo attorno a questa notizia, ancora una volta dovuto al modo molto approssimativo con il quale vengono fornite le notizie tramite le agenzie o chi ne fa le veci. Voglio anche fare una scommessa… e vediamo se qualcuno legge i nostri articoli e/o se qualcosa è cambiato nella redazione di Media INAF.

19/11/15

Rosetta non ama gli uomini (e come darle torto?) *

Probabilmente, una nana rossa non ha mai avuto niente a che fare con gli uomini o con qualcosa di molto simile a loro. Tra le stelle, però, l’informazione viaggia alla velocità della luce e ben presto si è saputo che l’evoluzione biologica può portare a una razza veramente deleteria. La nane rosse sono già di per sé stelle piuttosto nervosette (non si sa se ciò sia dovuto alla loro piccola stazza) e l’idea di fornire energia a qualcosa di così assurdo, come la razza umana, le aumenta ancora di più la tensione e la rabbia. Fatto sta che si premuniscono fin da subito e rendono i loro pianeti invivibili: meglio prevenire piuttosto che correre ai ripari troppo tardi. Vi racconto una storia recente che può anche avere una motivazione diversa da quella troppo “umanizzata”...

17/11/15

Un buco nero è veramente nero? ***

Prima o poi dovremo veramente dedicarci ai buchi neri in modo abbastanza articolato, senza utilizzare troppe frasi fatte di dominio pubblico. Avevamo già cominciato, ma poi si è capito che era meglio sospendere per attendere la relatività generale e il concetto approfondito di curvatura. Questo breve articolo può essere considerato un leggero antipasto e una specie di QUIZ, anche se la soluzione ha dei risvolti che vanno ben al di là di quanto si possa spiegare in poche righe. Limitiamoci, quindi, alla trattazione più semplice e immediata. Consideriamolo solo un piccolo tentativo per capire quanto realmente sappiamo di un buco nero, in attesa di parlarne con maggiore dovizia di particolari…

17/11/15

!! Il battito cardiaco di una galassia ci dice quanto è vecchia**

Le stelle sono come le creature viventi: nascono, vivono e muoiono. A seconda della propria massa vivono di più o di meno e si spengono in modo più o meno violento. Anch'esse hanno un cuore che pulsa, ma, normalmente, durante la sequenza principale, non si sente, tanto è regolare e discreto. Immaginate una galassia composta solo da stelle vive e vegete. Non sentireste praticamente niente, o, trattandosi di osservazioni, non vedreste praticamente niente di anomalo: una luce continua e costante, somma di tutti i contributi di ogni singola stella. Ma quando le stelle cominciano ad ansimare …?

10/11/15

I campi magnetici “snobbano” l’entropia? **

Forse è stato scoperto il processo che riesce a formare i campi magnetici che si osservano in quasi tutte le strutture macroscopiche del Cosmo, come le stelle e le galassie. E’ un lavoro di unione e di partecipazione che sembra, però, andare contro l’entropia dell’Universo. Staremo a vedere…

07/11/15

Le prime stelle della Via Lattea **

E’ sempre affascinante poter vedere, ancora in vita, i nostri più antichi progenitori. Sono magari molto invecchiati, ma ci riportano indietro di circa 12 miliardi di anni, quando la nostra galassia aveva creato le sue prime stelle. Una bellissima scoperta, non nuovissima, ma che ultimamente è stata rifinita. Peccato che un così bel lavoro abbia mostrato ancora una volta il pressapochismo di Media INAF e la ripetizione del deleterio sistema del copia e incolla, eseguito senza mai controllare l’articolo originale. Potremmo anche definirlo un piccolo falso che fa coppia con quanto successo, da poco, in merito all’articolo di Rampino sulla periodicità dei crateri terrestri d’impatto e delle estinzioni biologiche.