Ho da poco scritto un articolo sul lento e lungo sonno delle nane bianche. Su quattro di loro, molto vecchie, si riconoscono ancora i segni dei loro pianeti terrestri. Ma vado anche oltre la ricerca (a modo mio...).
Sì, la vita (e, quindi, l'Universo) è proprio tutta un quiz, proprio come diceva Renzo Arbore ... I buchi neri ce lo dimostrano ancora una volta.
Un metodo, ideato da una giovane studentessa australiana, per rilevare immense nubi di gas freddo sembra quasi banale; ma, come sempre, tutto è ovvio... a posteriori!
Una parte di "viaggio" di cui si parla poco, lasciando forse qualche dubbio o confusione...
Cari amici astrofili, ossia VERI amanti del Cielo e non della tecnologia più sfrenata e cara, ecco un bell'esamino per voi. Se qualcuno ci riesce ce ne mandi una copia e la pubblicheremo senz'altro!
"Orfani" dei botti in questo strano capodanno? Nessun problema... potete consolarvi ammirando quelli che vi forniamo noi in questo strano luogo che ci piace chiamare Circolo! Oltretutto, rispetto a quelli tradizionali, i nostri hanno il vantaggio di essere gratis, di non poter nuocere gravemente alla salute e di non spaventare i nostri amici animali.
Godeteveli dal primo all'ultimo, quindi, e, con l'occasione, beccatevi i nostri AUGURI per un anno nuovo che, mai come questo, DOVRA' essere migliore del vecchio.
Calcolata la massa della più compatta stella di neutroni mai osservata. Siamo proprio al limite per la trasformazione in buco nero. Ancora una volta c'è lo zampino di Einstein.
Sappiamo bene che, normalmente. i tempi evolutivi delle stelle e delle loro interazioni sono fuori dalla portata del tempo umano che scorre troppo velocemente. Riuscire a cogliere su fatto un evento veramente rapido per tempi scala stellari rimane, tuttavia, un vero colpo di fortuna. Ogni tanto, però, capita...
Si stava studiando una supernova ed ecco accendersi una piccola “lampadina”. Una stella normale, anche se molto luminosa. Troppo distante, però, per essere vista. Una lente gravitazionale più che perfetta, che ha visto probabilmente una stella di tipo solare come lente. Un lavoro di estrema finezza che sembra quasi impossibile possa capitare.
E' stata individuata la stella supergigante gialla più grande mai osservata, un vero mostro, almeno come dimensioni. Oltretutto non è nemmeno sola. I parametri che la caratterizzano sono impressionanti, ma vorrei inquadrarla un po’ meglio all’interno della grande famiglia stellare, dato che regna sempre un po’ di confusione tra giganti e supergiganti.
Le stelle nascono normalmente in gruppi, e poi, col tempo, tendono ad allontanarsi l'una dall'altra, anche se con i nuovi dati GAIA è possibile ricostruire in dettaglio l'evoluzione dinamica di questi oggetti solo apparentemente isolati, ma originati nello stesso "ammasso". Le stelle più grandi, però, sembrerebbero volere l'isolamento fin dal principio.
Una nuova scoperta di ALMA che regala informazioni importantissime sull'origine del nostro Sistema Solare. I bambini sono più svegli di quello che sembra...
Come ben sappiamo le stelle più massicce vivono poco e muoiono ancora giovani. Alcune di queste ne approfittano per lasciarsi andare ad una “vita spericolata” e si fanno notare per la loro attività frenetica e appariscente. Parliamo delle stelle Wolf-Rayet, le "Michelangelo" delle nebulose planetarie.
Conosciamo tutti la leggenda che riguarda Giotto e la sua “O”. Oggi siamo capaci tutti di disegnare, attraverso la tecnologia, un cerchio perfetto, una forma geometrica essenzialmente teorica. Esiste, infatti, in Natura qualcosa che sia veramente circolare o -meglio ancora- sferica? Bene, sembra che la Natura si sia data da fare e stia per raggiungere Giotto.
Probabilmente la stellina ha il minimo valore di massa necessaria per la fusione dell’idrogeno. Poco meno massiccia e sarebbe rimasta una nana bruna...
Il miglioramento delle osservazioni porta sovente a problemi di difficile soluzione, se non altro per la mancanza di un parametro atto a determinare i veri e propri limiti di un certo gruppo di oggetti. Ciò che è tuttora un problema quasi insoluto per gli asteroidi, sembra chiarirsi sempre meglio per gli ammessi stellari, grazie soprattutto a GAIA. Possiamo dire che, in fondo, le famiglie sono decisamente più vaste del previsto!