Cadiamo quasi nella fantascienza, ma... in fondo, in fondo, non sarebbe poi una cosa così strana e potrebbe spiegare molte cose, perfino la materia oscura.
Lo sappiamo bene: più le stelle sono massicce e meno vivono, ma la loro trasformazione finale è più che plateale, dando origine alle supernove, uno dei fenomeni più luminosi ed energetici dell'Universo. Questa è la norma, ma si pensava che questi veri giganti del Cosmo potessero anche "andarsene" in silenzio, senza far "rumore"... Forse è stata osservata la prima stella veramente discreta.
Cefeidi, stelle variabili fondamentali per l'astrofisica. La loro scoperta è merito di una donna, un pilastro della storia astronomica, che non ha purtroppo ricevuto i riconoscimenti che meritava. Ma a quei tempi il maschilismo era ancora più forte di adesso. Parliamone un po'...
Sembra quasi la risposta all'articolo appena pubblicato. Quando c'è un unione di buchi neri molto lontani ci si può aspettare un segnale di onde gravitazionali, ma non un segnale elettromagnetico. Tutti d'accordo? Nemmeno per sogno ed ecco un caso che potrebbe rivoltare la situazione.
Potremmo dire che una ciambella cosmica ha mostrato -forse- di non avere il buco. Le onde gravitazionali hanno individuato un oggetto che non sarebbe né carne (buco nero) né pesce (stella di neutroni), secondo i dati osservativi precedenti all'evento.
Anni e anni di osservazioni e adesso i raggi gamma ci confermano che anche ai buchi neri non piace stare soli...
La costante di Hubble che misura , in pratica, il tasso di espansione dell'Universo è un parametro fondamentale per descrivere (o meglio "tentare di") la storia del Cosmo. Tuttavia, misure fatte con metodi diversi portano a valori troppo discordanti per essere dovuti a errori osservativi. Una nuova, indipendente, misurazione della costante dà ragione al valore più alto della costante, mettendo in grande crisi il Modello Cosmologico Standard. Cari teorici rimettetevi al lavoro!
Eh sì, questi terribili mostri del cielo hanno anche loro un cuore che batte. Sentite le pulsazioni di un gigante galattico per anni e anni...
I lampi radio veloci (FRB) sembrano voler prendere la scena nell’astrofisica di punta. Dopo aver permesso di scoprire la materia barionica che mancava, hanno forse deciso di farci scoprire anche la vita su altri mondi?
Ancora una volta, l'aiuto di un super computer sembra aver risolto uno dei problemi più aperti sulle origine delle galassie. In particolare quello della rapida crescita dei buchi neri supermassicci.
Ne abbiamo sempre parlato, scherzando sugli UFO e sulla loro forma veramente "diabolica". Fenomeni incredibili, ma troppo brevi per essere visti a occhio nudo... Da oggi non più...
ALMA ci stupisce ancora... riesce a "vedere" qualcosa che è proprio al bordo dell'orizzonte degli eventi del buco nero della nostra galassia.
Il titolo sembra essere completamente assurdo: come si potrebbe mai vedere a occhio nudo un buco nero che, per sua stessa definizione, è invisibile? Beh... non si vede proprio lui, ma si vede esattamente il punto in cui risiede. Peccato che sia nell'emisfero sud (ma i nostri lettori di quell'emisfero lo possono localizzare abbastanza facilmente... vero Frank?).
I buchi neri galattici sono spesso accompagnati da un amico più piccolo che gli orbita intorno. Magari, alla fine, si uniranno e porranno fine alla loro danza. Per il momento sarebbe fantastico riuscire a determinare la loro orbita, ma... come ben si sa i buchi neri sono neri e non si riescono a vedere. L'unica possibilità è sperare in qualche loro segnale!
Ancora una volta, tanto per cambiare..., Einstein ha avuto ragione. La prova fondamentale della sua relatività generale dovuta alla soluzione del problema della precessione di Mercurio, è stata confermata lavorando su masse decisamente più grandi. Una verifica veramente eccezionale anche se ampiamente prevista.
Si fa presto a dire supernova... Spesso, proprio le stelle più grandi, quelle che si avvicinano o superano le cento masse solari danno luogo a fenomeni estremamente bizzarri e inaspettati (per non dire poco compresi). Nel 2016 è stata scoperta una supernova e oggi si può dire che mai se ne era vista una così […]