Quello che sto per raccontarvi è un argomento quasi sicuramente conosciuto da tutti, ma richiamarlo ogni tanto non fa male, soprattutto mentre si parla sempre più spesso di viaggi interplanetari istituzionali o addirittura privati.
Si continua a parlare di missioni umane verso Marte, ma il Sole continua ad abbassare il tempo di durata dei viaggi spaziali. Il suo scudo protettivo è veramente mal messo…
Voi sapete quanto sia affezionato alle nane rosse (la Rosetta del mio libro di divulgazione) e quanto mi dispiaccia che vengano spesso considerate stelle di serie B. In fondo, servono poco all’economia del Cosmo e prima di rilasciare qualcosa (molto poco) sono capaci di vivere per decine se non centinaia di miliardi di anni. Però, quando vogliono farsi sentire, ci riescono molto bene. Grande Rosetta!
Un interessante modello evolutivo sembra aver dimostrato che il DNA delle stelle si “costruisce” molto rapidamente, spiegando così perché è possibile identificare stelle “sorelle” anche se hanno scelto di vivere in località molto distanti tra loro. Il sangue non è acqua!
No, non sto scherzando. Le conclusioni sono date come una scoperta imprevista. Mamma mia… sembra che non esista più la molecola della vergogna. Tuttavia, la notizia sta facendo il giro del mondo e -forse- può essere molto “utile” a chi non sapeva come fare per accettare la fine del riscaldamento globale e iniziare una nuova strategia terroristica. Così va il mondo…
E’ sicuramente interessante comprendere perfettamente lo stile di vita del Sole dato che, anche se qualcuno preferisce cancellarlo dai propri modelli, esiste e quando vuol farsi sentire sa come fare. Tuttavia, così come si studia la storia recente dell’uomo, è parimenti molto interessante (forse di più) cercare di risalire alla sua più antica preistoria, quando una scimmia messa alle strette dalle situazioni ambientali fu costretta a usare due sole zampe e a iniziare una lunga migrazione. In poche parole: com’è nato il Sole?
Il Sole è sempre stato trascurato nei cosiddetti “modelli” costruiti dall’IPCC, per dimostrare la causa umana nel periodo, ormai terminato da circa 17 anni, di riscaldamento globale. Eppure, un recente lavoro mostra come esso abbia subito nel periodo suddetto una fase di massimo fuori da ogni regola.
Applicando la nuova tecnica chiamata girocronologia è stato possibile stabilire l’età di 22 stelle di tipo solare. Sembrano tutte più giovani e, quindi, è difficile che qualcuna di esse possa avere un pianeta con una vita biologica intelligente. Anche l’uomo (con tutti i suoi limiti) necessità di tempo per essere costruito. Anzi, se la Natura ci pensasse due volte prima di metterlo "in piedi" sarebbe sicuramente meglio e i risultati sicuramente migliori, anche se al peggio non c'è limite!
Leggevo un articolo dedicato, ancora una volta, all’abbondanza dei pianeti ricchi di carbonio e alle ipotetiche ripercussioni sulla vita biologica. Ho pensato che valesse la pena richiamare un ciclo non molto conosciuto che però è stato fondamentale per separare due sorelle apparentemente gemelle come Venere e la Terra.
E’ poco che abbiamo dato al Sole quello che è del Sole in relazione ai suoi possibili e logici effetti sul clima terrestre. Ci ritorno, brevemente, sopra per comunicare, finalmente, il raggiungimento del massimo del ciclo 24. Una bella “ciofeca”… direbbe Totò.
Lo ammetto, non ho mai visto questo programma televisivo che è ben lontano dai miei interessi. Tuttavia, tramite Blob (buon compleanno!) penso di essermi fatto un’idea dello scopo: riunire parenti più o meno stretti che si sono persi di vista da lungo tempo. Ebbene, il Sole ha ritrovato una vera sorella. Al di là degli scherzi, la notizia è di quelle che possono aprire veramente nuovi orizzonti e che commuovono profondamente.
Il 23 luglio del 2012 poteva essere un giorno che non si sarebbe dimenticato tanto in fretta. Poteva significare una catastrofe immane per un mondo che sembra non poter più vivere senza la tecnologia elettronica. Siamo stati fortunati… sarebbero bastati nove giorni di differenza e sul nostro pianeta sarebbe caduto un silenzio dalle conseguenze inimmaginabili. La colpa è del Sole e dei suoi rari (fortunatamente) momenti di pazzia.
I colori: che meraviglia! Ma cosa sono realmente? Parliamone un po’, unendo fisiologia dell’occhio, ottica fisica e pittura. Scommettiamo che troveremo informazioni poco conosciute? Senza parlare di meccanica quantistica e di origine dell'Universo, la Natura, anche quella più vicina a noi, può sempre stupire.
Mentre si continua a discutere se si sta andando verso il caldo o verso il freddo e gli scienziati (più o meno autentici) fanno un po’ la figura dei galli in un pollaio, il Sole continua implacabile la sua missione di stella. I tempi sono lunghi, ovviamente, ma vale la pena cominciare a capire per quanto tempo ancora ci lascerà fare i bagni in mare...
Una nuova ricerca suggerisce che I misteriosi lampi radio veloci potrebbero originarsi in stelle vicine piuttosto che da eventi molto più energetici e distanti. L’immagine della figura mostra un “flare” del nostro Sole che assomiglia in qualche modo a ciò che potrebbe causare un segnale come quello osservato. Fonte: NASA
Un piccolo passatempo per Natale, sfruttando le risposte al quiz sul moto del Sole. Anzi, non vi do nemmeno le risposte (troppo fredde e banali), ma la descrizione di come sia estremamente semplice rispondere sia a loro che a molte altre. Il Sole (geometricamente) non avrà più segreti. Per qualcuno sarà un’ovvietà, ma, al limite, può sempre illustrarla ai bambini.