Questo celebre discorso è già stato proposto nel Circolo in versione integrale e in lingua originale. Data la sua importanza e visto che in rete non se ne trova una versione in italiano, per far sì che ogni lettore abbia la possibilità di apprezzarlo, ci siamo rimboccati le maniche e, con grande piacere, lo abbiamo tradotto noi. Buona lettura!
La netta scissione tra Europa occidentale e orientale determinata dalla decadenza dell’Impero romano con il conseguente oblìo del bagaglio scientifico degli antichi greci, unito alla diffusione del Cristianesimo con la sua tendenza ad interpretare letteralmente le ingenue nozioni astronomiche della Bibbia, determinarono un grave regresso e rallentamento dello sviluppo di questa scienza in occidente. Si ritornò perfino a deridere la sfericità della Terra, prima grande scoperta dei greci.
Bisogna aspettare il sedicesimo secolo perché si avvii una vera e propria rivoluzione astronomica. Anche se il merito di tale cambiamento epocale viene dato solitamente a Niccolò Copernico (1473-1543), va ricordato che egli fu in pratica solo l’iniziatore di un lungo e tormentato processo di rinnovamento culturale che portò alla visione newtoniana del mondo.
Approfondiamo la conoscenza di uno dei periodi più luminosi nella storia dell'intelletto umano, riproponendo un articolo pubblicato qualche tempo fa. Tutto ciò non vuole (e non potrebbe) essere una trattazione esaustiva, ma solo stimolare interesse, stupore e... curiosità!
Cari amici, è ora di finirla col dire: “Siamo tornati nel medioevo” o “Il medioevo è un periodo buio” e tante altre frasi del genere, legate solo a un modo molto unilaterale di vedere la storia. Non è certo oggi il momento per osare sminuire un periodo ben più florido e innovativo di quanto si insegni nelle scuole e non solo.
Partorito nel 1918 da Emmy Noether, questo è considerato uno dei più geniali teoremi che la mente umana abbia mai concepito, la spina dorsale della fisica moderna, che ha trovato applicazioni negli ambiti più diversi: dalla meccanica quantistica, allo studio delle particelle elementari, dalla termodinamica, alla teoria della relatività, diventando uno degli strumenti più affilati per la comprensione delle leggi naturali. Sviscerarlo a livello matematico va ben oltre le nostre possibilità, ma possiamo provare a comprenderne i concetti e l'enorme portata scientifica.
All'ombra di padri, fratelli, mariti, maestri, colleghi; in sott'ordine, escluse, a volte inascoltate, a volte derubate dei loro meriti e della giusta retribuzione, raramente ricompensate dal destino e dalla società civile.
Discriminate, come molti individui, per la religione, il colore della pelle, le idee politiche, le convinzioni scientifiche, ma soprattutto per il fatto di non essere maschi.
"Whoopi, quello sarà stato piccolo per Neil, ma è un gran passo per me!" esclamò Pete Conrad il 19 novembre 1969, subito dopo avere poggiato piede sul suolo lunare. Quelle parole parafrasavano le ben più celebri pronunciate da Neil Armstrong quattro mesi prima ("Questo è un piccolo passo per un uomo, un gigantesco balzo per l'umanità") e gli furono suggerite dall'amica Oriana Fallaci, della quale portò con sé, sulla Luna, anche una foto che la ritraeva con la madre.
Un commento del nostro affezionato lettore Mik ha rievocato l'atmosfera di quel periodo, stimolando in alcuni di noi la voglia di viverla (o riviverla).
La relatività ristretta sembra applicarsi soltanto a sistemi di riferimento che si muovono a velocità relativistiche. E, invece, quando la scienza si mescola alla filosofia, anche un uomo che cammina può causare paradossi capaci di mettere in crisi il significato del tempo. Discutiamone...
Grande rivoluzione nel mondo delle unità di misura. Dal 20 maggio 2019 avremo ufficialmente sette unità fondamentali, tutte immutabili perché legate a valori di costanti fisiche universali. Potremo dialogare di fisica con gli alieni senza farci ridere dietro, dicendo che per noi il chilo è il peso di quel cilindro di metallo che teniamo sotto doppia campana di vetro a Parigi.
In questo articolo finale tiriamo le fila costruite sia attraverso una visione puramente geometrica che attraverso una visione storica un po’ fuori dalle righe. Vi è sicuramente qualche ripetizione, ma -come detto sovente- meglio ripetere che saltare... Abbiamo evidenziato un Dante genio, non solo della letteratura, ma anche in grado di immaginare una struttura teologica e scientifica al di là dei suoi tempi. Non ci resta che dimostrare con i suoi stessi versi la validità della sua visione globale che anticipa quella matematica di Riemann e quella fisica di Einstein.
Prendete un sacerdote cosmologo che insegna Fisica all'Università, Albert Einstein, una formula molto famosa che non è E=mc2, un uovo cosmico, un papa e un mistero rimasto tale per ottant'anni. Frullate il tutto e non otterrete una barzelletta né un giallo di Agatha Christie, bensì la storia vera di Georges Lemaître, una delle menti più brillanti del XX secolo, rimasto fuori dai riflettori, quindi dalla conoscenza del grande pubblico, ma non meno importante di altri suoi famosi colleghi per l'enorme balzo in avanti che ha fatto fare alla conoscenza dell'Universo. Vediamo perché...
Per compiere il passaggio finale, dai catari a Dante Alighieri, è fondamentale tratteggiare rapidamente la poesia che accompagna il periodo della grande eresia, che, seppur massacrata dalla chiesa, si era ormai profondamente permeata nelle menti più alte e lascerà molto a lungo i suoi segni.
Le missioni spaziali, si sa, richiedono una minuziosa e complessa preparazione che inizia molti anni prima del lancio. Inoltre, non è infrequente che, durante la fase di studio e analisi, si apra davanti agli occhi dei ricercatori una pletora di potenzialità da esplorare, non considerate nel progetto iniziale. Gaia costituisce una caso emblematico in tal senso, e le inaspettate ed entusiasmanti scoperte di cui si sta rendendo protagonista stanno rivoluzionando l'astronomia. Per questo è stato, è, e sarà necessario il coinvolgimento di moltissimi scienziati, ognuno dei quali impegnato ad inserire la propria tesserina in un immenso e meraviglioso puzzle di Scienza e Conoscenza. Uno di questi lo conosciamo molto bene ed è arrivato il momento di parlare del suo contributo a Gaia!
Una breve carrellata storica attraverso la maggiore eresia europea, il catarismo, ci porta lentamente nella visione cosmica di Dante Alighieri.
Doveva essere solo un database di prova per testare le potenzialità del sistema, e invece il primo set di dati si è rivelato una miniera di scoperte, una più interessante dell'altra! Nane rosse e bianche finora sconosciute nostre vicine di casa, stelle iperveloci lanciate verso il vuoto intergalattico, incontri stellari ravvicinati nel futuro prossimo del nostro Sole, stelle variabili, quasar... in questo articolo l'ESA ci propone una panoramica di tutto questo, nel prossimo, dedicato al secondo rilascio di dati, ci aprirà le porte verso il teatro infinito del Cosmo!
In questa seconda parte, cercheremo di utilizzare lo stile di Flatlandia per comprendere se è possibile farsi un'idea di come apparirebbe una 3-sfera nel nostro 3-spazio. Faremo uso di analogie tra i vari spazi, ma il risultato finale non sarà del tutto soddisfacente. I nostri amici bacherozzi, per quanto arguti ed intelligenti, saranno messi a dura prova!