Il Consiglio della Ricerca Europeo si è ricordato anche dell’Astrofisica. Ha concesso ben 14 milioni di euro per uno studio diretto a colui che resta sempre e comunque il signore indiscusso del Cosmo: il buco nero. Quale’è lo scopo finale della ricerca? Qualcosa da far venire i brividi: la prima immagine di un cannibale dello spazio. La difficoltà, più ovvia, è in qualche modo simile a quella di riuscire a vedere una mela sulla Luna. Un buco nero, però, ha comportamenti ben diversi e più complessi di quelli di una mela.
Anche quando ti senti pronto a tutto, certi avvenimenti lasciano il segno. Fortunatamente, si tratta solo di delusioni scientifiche, anche se condite con risvolti profondamente umani. Un po’ di tristezza e poi passa tutto. Volevo, però, sfogarmi velocemente con voi che avete imparato a comprendermi nel bene (poco) e nel male (tanto). Se a volte sono duro e arrogante è solo per la voglia di trasmettere e non certo per apparire. Non ho mai usato questo tipo di approccio (molto comune, ve lo assicuro) e ora non ne avrei proprio più alcun bisogno. Tuttavia, qualche delusione mi scuote ancora… Abbiate pazienza e da domani torniamo ai nostri amici celesti che non ci tradiscono mai.
John Seach è un dilettante cacciatore di nove australiano. I suoi mezzi sono relativamente modesti (un rifrattore da5 cm), ma la passione è tanta e anche la pazienza nel perlustrare il Cielo. La sua ultima preda è stata una nova esplosa in prossimità di Alpha e Beta Centauri. L’astronomo dilettante non è nuovo a battute […]
Poter osservare gli atomi e le particelle che li compongono in condizioni di immobilità quasi assoluta. Cosa può volere di più la Meccanica Quantistica? L’ideale sarebbe arrivare alla temperatura dello zero assoluto… e poter guardare senza disturbare. Ebbene, sembra che la tecnologia ci sia quasi arrivata. Tra parentesi c’entra sempre e comunque quel “rompiscatole” di Einstein…
Caduta definitivamente la speranza di poter vedere la cometa ISON sia ad occhio nudo sia con telescopi amatoriali, si deve aspettare fine dicembre per scoprire se Hubble riuscirà a vedere ancora qualcosa che assomigli a un piccolo nucleo o a un ammasso di grumi di polvere o solo a una nube che si sta disperdendo. Una delusione? Per la Scienza cometaria assolutamente no, anzi un insieme di dati mai ottenuto finora.
Eccezionale osservazione eseguita nell’Universo primitivo, quando le galassie stavano formandosi, illuminando la densa nebbia della fase oscura. Diciamo grazie a Hubble, a Spitzer, a Subaru e soprattutto ad ALMA.
Marte è tornato a far parlare di sé. Tuttavia, qualche cosa sembrerebbe cambiare. Forse, una piccola guerra che si sta svolgendo tra gli alti papaveri delle Istituzioni scientifiche più prestigiose e potenti. Forse, dico forse, la Scienza vuole uscire nuovamente allo scoperto.
La missione GRAIL, lanciata nel 2011 ha svolto un lavoro encomiabile sulla Luna. Composta da due sonde poste su una stessa orbita ha permesso, studiando le variazioni della loro distanza reciproca, di mappare il sottosuolo lunare e quantificare al meglio le fasi evolutive più antiche del nostro satellite e di tutti i pianeti interni. Eppure, quanti tra coloro che sbavano dietro Curiosity conoscono l’esistenza di GRAIL?
Questo articolo vuole raccontare una storia che quasi sicuramente avverrà nel prossimo futuro. Magari anche tra due o dieci o quarant’anni. Non è sicuro il momento, ma quasi sicuramente entro cinquant’anni. Gli astrofisici si stanno preparando al meglio per non perdere questo straordinario avvenimento. Voglio descriverlo come fosse un racconto di oggi. Buon divertimento.
Chandra, come molti altri telescopi spaziali e non, lavora praticamente a tempo pieno. Non ha bisogno di dormire, né di tempo buono e nemmeno di oculari speciali o diavolerie tecnologiche che non siano le sue. Sarebbe bello essere Chandra e osservare l’Universo con i suoi occhi. Invece dobbiamo accontentarci di quello che riusciamo a fare da soli o aspettare che qualcuno interpreti i suoi dati e ce li traduca. Ma è proprio così. Assolutamente no. Ogni anno Chandra apre i suoi archivi ancora “segreti” e li offre a tutti, proprio a tutti, e a condizioni incredibili.