Analizziamo velocemente le prime immagini del telescopio spaziale Webb, in attesa delle preziosissime immagini che inizierà a regalarci.

Analizziamo velocemente le prime immagini del telescopio spaziale Webb, in attesa delle preziosissime immagini che inizierà a regalarci.
Il James Webb Space Telescope è pronto per iniziare il proprio lavoro. Un antipasto delle potenzialità del nuovo strumento ci è offerto dalle prime immagini pubblicate.
Ricordate la sonda Cassini? Quella che ha volteggiato tra Saturno, i suoi anelli e i suoi satelliti per molti anni e ci ha illuminato d'immenso su quell'angolo di Universo? Se vi ricordate di lei e vi siete mai chiesti cosa potrebbe avere visto dopo essersi tuffata tra le braccia del gigante gassoso, state per avere la risposta alla vostra domanda.
Mentre il neonato Webb sta completando lo svezzamento e si prepara ad illuminarci d'immenso sull'Universo quando era anch'esso neonato, La NASA celebra il trentaduesimo compleanno dell'illustre e arzillo vecchietto che gli ha preparato e spianato la strada, con una immagine di struggente bellezza.
Quindici anni dopo, New Horizons ci mostra impressionanti immagini di Giove e dei suoi vicini di casa.
Un telescopio spaziale "femminile" riuscirà praticamente a eliminare la luce delle stelle. Ah... queste donne!
Pochi cenni sugli strumenti principali, insieme ai giusti link per una descrizione molto più dettagliata.
Continuiamo con la descrizione del telescopio spaziale Webb. Questa volta è il turno dei suoi obiettivi scientifici principali.
No, cari amici, non vi stupisca il mio silenzio... Sto preparando almeno un paio di articoli dedicati al nuovo telescopio spaziale Webb. Ci vuole ancora un po' di tempo per sistemarlo nella giusta posizione e non c'è fretta.
La storia geologica della Terra, tuttora punteggiata da plaghe oscure, sarebbe rimasta quasi del tutto nascosta nelle tenebre se non si fosse compresa l'importanza delle testimonianze fossili. Il percorso cognitivo che ha portato ad assumerle quale risorsa per inquadrare il lontano passato in una scala temporale e per ricostruire le innumerevoli e profonde (talvolta drammatiche) vicende che hanno modellato la superficie terrestre è stato tuttavia irto di difficoltà, inciampi e perfino censure.
Icaro non ce l'aveva fatta e le sue ali di cera si erano sciolte miseramente. La Parker Solar Probe è invece riuscita a "toccare" il Sole e a contemplarlo per cinque ore!
Il caro Frank mi ha illuminato su una nuova tecnologia di lancio spaziale che ha quasi dell'incredibile. E pensare che bastava assistere a qualche gara di atletica in più...