ALMA dimostra che la teoria può diventare realtà anche quando è strana... Un disco protoplanetario sta formando pianeti su un piano che è perpendicolare a quello orbitale delle due stelle centrali. Un bel film di fantascienza è d'obbligo! Sappiamo benissimo che i pianeti si formano nel disco circumstellare che circonda una stella appena nata. Si […]
Portereste mai un elefante in un negozio di cristalli? Direi proprio di no e questa frase è diventata un classico. Cosa hanno a che fare, però, gli elefanti con una galassia come la nostra? Di certo vi è di tutto e di più, ma non certo cristalli... E invece no! Si è stabilito che nella Via Lattea ci potrebbero essere migliaia e migliaia di sfere di cristallo!
Ormai ci siamo. Basta aspettare qualche ora e un nuovo mondo ghiacciato ci apparirà da una distanza di poche migliaia di chilometri. Un inizio d'anno veramente col botto! N.B. : GIORNO PER GIORNO AGGIUNGEREMO LE NUOVE IMMAGINI
Ormai Ultima Thule è entrata nel mirino delle telecamere di New Horizons.
Mentre sulla Terra si festeggerà il nuovo anno, New Horizons potrebbe festeggiare la scoperta di un oggetto veramente “nuovo”, dalle caratteristiche mai sospettate in precedenza.
"Whoopi, quello sarà stato piccolo per Neil, ma è un gran passo per me!" esclamò Pete Conrad il 19 novembre 1969, subito dopo avere poggiato piede sul suolo lunare. Quelle parole parafrasavano le ben più celebri pronunciate da Neil Armstrong quattro mesi prima ("Questo è un piccolo passo per un uomo, un gigantesco balzo per l'umanità") e gli furono suggerite dall'amica Oriana Fallaci, della quale portò con sé, sulla Luna, anche una foto che la ritraeva con la madre.
Un commento del nostro affezionato lettore Mik ha rievocato l'atmosfera di quel periodo, stimolando in alcuni di noi la voglia di viverla (o riviverla).
Siamo quasi a Natale e continuiamo con una bella favola, illudendoci che sia ancora una data che riesca a far riflettere, pensare e voltare gli occhi in alto. Chi l'ha scritta merita tutta la nostra fiducia e sappiamo che non mente mai.
Il grande "amico" ALMA ha deciso di andare a vedere i pianeti, ancora in fasce, direttamente nella loro culla. Ci ha già stupito e ci stupirà sempre di più...
Meraviglia tra gli stessi responsabili della missione OSIRIS-REx: ma questi asteroidi, anche se così piccoli, possono dirci molte cose sul passato remoto del Sistema Solare? E' stata scoperta perfino dell'acqua...
Sicuramente, lo studio metro per metro del piccolo pezzo di roccia così antico non potrà che gettare nuova luce sulla formazione del Sistema Solare e sul ruolo che gli asteroide hanno svolto come trasportatori di mattoni fondamentali per la vita. Non parliamo, poi, del materiale che verrà riportato a Terra. Sarà anche fondamentale il confronto con ciò che ci dirà Ryugu. Tuttavia, Bennu ha un interesse particolare anche per il futuro del nostro pianeta e non solo per il suo passato.
Le onde gravitazionali fanno sempre meno notizia. Un bene perché significa che le scoperte crescono e un male perché forse fa perdere di vista l'eccezionalità della loro rilevazione.
Ieri il piccolo asteroide Bennu è stato raggiunto dalla sonda OSIRIS-REx. Tutto bene e adesso si comincerà a lavorare... Una recente simulazione me lo rende particolarmente simpatico. Lo vediamo ruotare e colpisce quell'enorme masso che sembra essere stato incollato nella parte in basso...
Ne abbiamo parlato tante volte e sembrava ormai tutto chiaro (o quasi). I buchi neri galattici non mangiano tutto e subito, ma sistemano il loro futuro cibo lungo un anello o disco o ciambella (come preferite) che li circonda ruotando velocemente. Ma è veramente tutto così semplice e ... statico?
La mia vena polemica (che io considero solo un gesto di onestà scientifica) non si è certo spenta con lo spegnimento della missione Dawn. L'avevo già considerata estremamente parziale e limitata e così si è rivelata. In fondo, ha solo confermato ciò che molti avrebbero già dovuto sapere da molti anni.
Gli occhi di Kepler si sono chiusi, dopo più di 2600 esopianeti individuati, non avendo più carburante a disposizione. Una missione pienamente riuscita, oltre ogni ottimistica previsione, passa il testimone a TESS. Kepler può riposare in pace sulla sua orbita eliocentrica... un piccolo pianeta in più.
Vent'anni di lavoro per la preparazione di GAIA, un'idea chiara in testa già con i pochi dati a disposizione prima della missione e, infine, la conferma, analizzando 1.7 miliardi di stelle osservate da GAIA. C'è da esserne fieri... grande Amina.