Lungi da me entrare nei dettagli di una recente conquista della biotecnologia. Quello che mi ha colpito è il risvolto più o meno etico dell’intera faccenda e le informazioni che potrebbe realmente darci sulla vita nell’Universo.
Abbiamo già raccontato qualcosa sugli albori della vita sulla Terra: dalla formazione della prima membrana cellulare alla formazione della vera e propria cellula, dalla costruzione del codice genetico fino a una vera e propria attività metabolica. Vi invito a ricercare gli articoli relativi nella mia pagina o usando l'apposito motore di ricerca Oggi non vi […]
Sembrerebbe proprio di sì… a meno che non si ribalti la situazione. Ciò che si è sempre pensato essere una biosegnatura è, invece, qualcosa che si riesce a formare da sola, senza alcuna azione biologica. Le ricerche della vita su Marte dovranno prenderne atto (ma lo faranno?).
Li cerchiamo dovunque, con mezzi sempre più dispendiosi e poi eccoli lì, rintanati in una miniera d’oro del Sud Africa. E non sembrano nemmeno pericolosi.
Il club dei satelliti, o corpi minori in genere che potrebbero contenere un oceano sotterraneo, in cui vi potrebbe essere qualche elementare (?) forma di vita biologica, continua a crescere. Ora tocca anche a Dione, malgrado esso se lo tenga ben custodito a grande profondità. La fantasia mi fa correre verso una visone diversa della vita nell’Universo… non picchiatemi!
Europa sembra proprio sbuffare. Sembra quasi che ci chiami: venite a osservarmi da vicino!
Una semplice chiacchierata basata su pensieri mattutini. Tuttavia, sufficiente a farvi capire perché mi occuperò sempre meno di altre terre, quasi-terre, super- terre e cose del genere.
C'è un momento cruciale riguardo la storia della vita sulla Terra: lo sbarco sulla terraferma. Questo evento è importante un pò come lo sbarco di Colombo nelle Americhe o lo sbarco sulla Luna. Forse lo è ancora di più. Anzi, io dico senza forse. 3,8 miliardi di anni fa nasceva la vita sulla Terra, 700 […]
Un viaggio a lungo desiderato, con un finale molto diverso da quello sperato... ma nell'Universo non c'è fine che non dia origine ad un nuovo inizio!
E’ parecchio tempo che si leggono articoli relativi a tentativi che cercano di imitare la Natura per ottenere energia in modo semplice, pulito ed economico. Non mi riferisco a nessuno in particolare, ma vorrei fare alcune brevi considerazioni, in un contesto ancora più generale.
Continuo con la mia ricerca sulle inaspettate capacità di molti animali, giudicati normalmente come cibo o al più come marionette da mettere in una gabbia di qualsiasi tipo. Prima di far ciò sarebbe bene capire meglio che cosa sono capaci di fare e solo dopo accettare o -al limite- cercare di adeguarsi alla Natura, di cui noi e i vari animali fanno parte. Facendone parte integrante, la sua comprensione, come ben sappiamo, è estremamente difficile se non impossibile.
Sembra proprio che la Terra sia stata, da molto tempo, l’unico pianeta del Sistema Solare a possedere oceani di acqua liquida superficiale. Tuttavia, gli oceani sotterranei acquistano sempre più importanza e potrebbero essere ottimi rifugi per la vita biologica. Ciò però solleva un problema generale: gli interni dei corpi planetari si mantengono caldi molto più a lungo del previsto. E se il Sistema Solare “brulicasse” di vita?
Scoperta la prima molecola chirale vicino al centro della nostra galassia. Nel contempo si scopre anche che elettroni molto “deboli” sono capaci di dare le “martellate” decisive alla formazione della scultura della vita, in perfetto accordo con i loro amici, molto energetici, fotoni ultravioletti. Una catena di montaggio fantastica si sta delineando nell’Universo e la scuola continua a nascondere per paura o ignoranza la Meccanica Quantistica. Forza ragazzi, pensateci da soli: il futuro è bellissimo e potrete diventare veri amici dei dominatori del Cosmo, quelle gioiose e simpatiche particelle che giocano come i bimbi di una volta.
Pronti, mirate, fuoco! Il pesce arciere è veramente fantastico… E’ capace di lanciare con estrema precisione un getto d’acqua contro un insetto e abbatterlo senza alcuna difficoltà. Alcuni studi hanno mostrato che esso utilizza lo spruzzo proprio come uno “strumento”. Tuttavia, questa capacità è niente rispetto a quanto si è scoperto recentemente..
Questo breve articolo è, ovviamente, un po’ provocatorio… ed è dedicato al nostro nuovo amico Webb che si erge simpaticamente a paladino della supremazia umana nella Natura. Tuttavia, quanto l’articolo sia solo provocatorio è proprio uno dei grandi misteri della Natura, che ci rifiutiamo di analizzare con occhi veramente oggettivi (ne saremo mai veramente capaci?). Una discussione che mi piacerebbe portare avanti con molta attenzione e altrettanta umiltà intellettuale, come sempre cerchiamo di fare in questo Circolo.
No, non mi sono convertito agli stupendi varietà televisivi… sto solo parlando di uno scarabeo, considerato tra i meno attraenti, dato che passa il suo tempo a preparare e a trascinare palline di… letame. Eppure, è un astronomo nato!