Parlando di autostrade e di svincoli, mi sembra giusto riproporre questo articolo del 2017, riguardante la vera(?) storia di Napoleone, un genio matematico mai completamente compreso dai posteri. In fondo, è un piccolo aiuto per il nostro problema autostradale...
Questo è il primo articolo che vuole descrivere un "principio" (che, in realtà, tale non è) conosciuto da tutti, ma che spesso viene enunciato in modo quasi automatico, senza -forse- comprendere del tutto la sua logicità e le sue sfaccettature. Sto parlando del principio di Archimede e della spinta che ogni corpo riceve verso l'alto se immerso in un fluido. Per iniziare, vediamo come dovrebbe veramente essere considerato e come la sua descrizione vada di pari passo con la prima vera prova scientifica della sfericità della Terra.
La Terra è piatta o non è piatta. Cerchiamo di risolvere questo problema sollevato dall'ignoranza che circola al giorno d'oggi. Ma... possiamo risolverlo veramente?
Questo articolo, oltre a dare la soluzione più rapida al problema posto qualche giorno fa, ci mette di fronte a una divertente soluzione seguita da un paio di matematici cinesi che sono riusciti a scalare l'Everest per andare da un villaggio a un altro, uniti da una breve e comoda superstrada... In altre parole: come complicare le cose semplici... Non perdetevelo!
Galileo ed Einstein a confronto: due geni veramente astuti!
Più fortunata di altre sue "colleghe Stem", la cinese madame Wu (al secolo Chien Shiung Wu) non ha dovuto lottare per frequentare la facoltà di fisica (cosa non scontata negli anni '30 per le donne nella "civile" Europa), né ha dovuto subire l'umiliazione di lavorare gratis per seguire il suo percorso professionale. "Casualmente", però, il premio Nobel del 1957, che si sarebbe ampiamente meritata, è stato assegnato solo ai suoi colleghi maschi. Ecco la sua storia...
La matematica, e la statistica in particolare, fanno uso di tante versioni di “media” di una serie di valori numerici. Noi tratteremo le quattro più comuni, di cui tre sono chiaramente riconducibili al grande Pitagora e alla sua scuola. Non per niente per stabilirne la correlazione è più che sufficiente il suo teorema. Un articolo veramente per tutti.
Questo articolo serve -soprattutto- per sbalordirci ancora di più della grande mente degli astronomi greci. Attraverso di esso non è difficile intuire ciò che menti eccelse come quelle di Aristarco e di Ipparco avrebbero potuto dedurre dalle osservazioni astronomiche. Da quello che ci è giunto, sono più che sicuro che il condizionale può benissimo diventare un indicativo (avrebbero = hanno).
L’eresia e i massacri di chi veniva giudicato tale, permeano tutta la storia del medioevo cattolico, prolungandosi ben oltre il rinascimento. Il suo culmine è forse la condanna al rogo di Giordano Bruno, ma ragionando globalmente e con mente libera e razionale è facile dedurre che essa ha sicuramente imposto un ristagno culturale terribile, interrompendo il progresso scientifico, cancellando fisicamente qualsiasi mente desiderosa di ampliare le conoscenze. Si salvarono solo quei pochi che riuscirono a mascherare abilmente la propria visione rivoluzionaria, arrivando a limiti del tutto incomprensibili per la mediocrità intellettiva di chi doveva giudicare.
Einstein andava male a scuola? Così dicono molti siti web e molti media. Ma è proprio vero? Ovviamente no, è solo una delle ormai infinite "fake news"...
Questo articolo compie il terzo passo verso una rappresentazione sufficientemente comprensibile dell'aspetto di una 3-sfera (immersa in un 4-spazio) in un 3-spazio, cercando sempre la massima semplicità (gli asterischi sono sempre due!). Ci troveremo di fronte l'Universo di Einstein e quello, ben più antico, di Dante Alighieri. L'inizio di una nuova avventura...
Non solo oggetto di studio, ma vera e propria filosofia di vita, la Meccanica Quantistica permea tutta l'esistenza, sia professionale che privata, di Niels Bohr. Non c'è, quindi, da stupirsi se profuse grande impegno anche nel trovare somiglianze tra di essa ed altri campi della conoscenza, non certo per rivelare solo vaghe analogie, bensì per investigare circa il modo in cui il diverso approccio a cui essa ci obbliga, possa essere utile nel fornire spiegazioni anche in più ampi campi di ricerca. Il discorso "Luce e Vita" costituisce il più noto intervento di Bohr sull'applicazione del principio di complementarietà in biologia.
Al termine dell'episodio precedente, dopo che Einstein ha finito di raccontarci la “vera storia” della sua Relatività e di spiegarci in modo semplice i principi su cui si basa, viene raggiunto da Niels Bohr, ansioso – come sempre – di poter discutere animatamente con lui su qualunque argomento, in particolar modo sull’interpretazione della Meccanica Quantistica, alla quale ha dedicato gran parte della sua vita professionale, e non solo.
Ripartiamo da lì, chiedendo scusa ai nostri piccoli amici se questa volta dovranno stare in disparte limitandosi ad ascoltare quel fiume in piena di parole profuso dai litiganti più amici e più geniali che la storia della Scienza ricordi.
La libertà di pensiero è il sangue vivo della Scienza!
Questo articolo riunisce in modo organico i quattro già pubblicati su Giordano Bruno, nonché i commenti più interessanti dei lettori, e viene inserito negli approfondimenti.
"Tutti sanno che una cosa è impossibile.
Poi arriva uno che non lo sa e la fa"
(Albert Einstein)
"Non so come io appaia al mondo, ma per quel che mi riguarda, mi sembra di essere stato solo come un fanciullo sulla spiaggia che si diverte nel trovare qua e là una pietra più liscia delle altre o una conchiglia più graziosa, mentre il grande oceano della verità giace del tutto inesplorato davanti a me" (Isaac Newton)