Che sia vera o meno la storia della mela che, dopo aver colpito la testa di Newton, lo avrebbe stimolato ad elaborare la sua Legge di Gravitazione Universale, resta il fatto che nel 1666 intuì che la legge fisica che fa cadere i gravi sulla Terra è la stessa che tiene in orbita la Luna. Ma una cosa è avere un’intuizione, per quanto geniale, altra è riuscire a dimostrarla. Vediamo come ha fatto!
" ...mi par che nelle dispute di problemi naturali non si dovrebbe cominciare dalle autorità di luoghi delle Scritture, ma dalle sensate esperienze e dalle dimostrazioni necessarie" (Galileo Galilei)
Il nostro instancabile Curiosità, dopo aver fatto conoscere ai nostri piccoli amici personaggi come Copernico, Keplero e Galileo, si è messo in coda per poter parlare con l'impegnatissimo Newton e, per ingannare l'attesa, ha scritto questa appendice dedicata ai curiosoni che desiderino approfondire gli argomenti affrontati nel racconto.
“È nata così la scienza moderna, figlia dello stupore e della curiosità: queste due molle segrete le assicurano sempre progressi incessanti. Ogni nuova scoperta ci apre nuovi orizzonti e contemplandoli noi siamo presi da nuovi stupori e da una rinnovata curiosità. E, poiché l’ignoto si estende sempre all’infinito davanti a noi, nulla sembra poter interrompere questa successione continua di progressi che appagano la nostra curiosità e che, nello stesso tempo, suscitano immediatamente nuove curiosità, originando così ulteriori scoperte.” (Luis De Broglie da “Sur les sentiers de la science” 1958)
Una volta mandati a riposare Astericcio & co., emozionatissimi per aver parlato a lungo con alcuni dei più grandi pensatori dell'antica Grecia, il loro e nostro nuovo amico Curiosità ha voluto scrivere questa appendice per permetterci di approfondire la conoscenza di uno dei periodi più luminosi nella storia dell'intelletto umano. Tutto ciò non vuole (e non potrebbe) essere una trattazione esaustiva, ma solo stimolare interesse, stupore e... curiosità!
Questo celebre discorso è già stato proposto nel Circolo in versione integrale e in lingua originale. Data la sua importanza e visto che in rete non se ne trova una versione in italiano, per far sì che ogni lettore abbia la possibilità di apprezzarlo, ci siamo rimboccati le maniche e, con grande piacere, lo abbiamo tradotto noi. Buona lettura!
Andando ad analizzare una vecchia lastra fotografica del 1917, eseguita per determinare lo spettro della stella di van Maanen (una nana bianca molto vicina), ci si è accorti che vi era già la prova dell’esistenza di un sistema planetario attorno a questo residuo di stella di tipo solare. Quanti ricordi personali…
Ero convinto di averlo già inserito nel nostro circolo. E, invece, sembra di no. Poco male, non è mai troppo tardi parlare di un piccolo-grande capolavoro di Richard Feynman. Mi riferisco al suo discorso tenuto all’apertura dell’Anno Accademico 1974/75. Il titolo è “The Cargo Cult Science” e si riferisce alla Scienza, al metodo scientifico e alle frodi che si compiono in nome di una scienza non sempre esemplare. In un momento in cui sembra di vivere un momento parossistico di scienza mediatica che sta catturando anche i professionisti, non è male rileggerlo e rifletterci sopra. Riporto sia l’originale che una traduzione in italiano. Buona lettura!