Questa pagina è inserita nella sezione d'archivio "Dall'atomo alle galassie"
CAPIRE COS'E' LA MATERIA E COME SI ORGANIZZA
Un problema ancora aperto anche se il suo studio è iniziato praticamente con l'uomo. La cosa migliore da fare è affrontare l'argomento dai due capi opposti, dall'infinitamente piccolo e dall'infinitamente grande. Da un lato la materia deve essere descritta studiando la sua essenza più profonda, i mattoncini con cui è costruita, ma, dall'altro, solo le manifestazioni più grandi della Natura possono farci capire come funzionano realmente le cose. La materia non conosce limiti che la possano dividere in zone o intervalli. Se vengono utilizzati è solo per motivi di comodità descrittiva.
Usando un fantascientifico strumento che possa condurci dal più piccolo al più grande, ci si renderebbe conto che esistono leggi e regole diverse a seconda dei fenomeni da studiare e degli attori coinvolti, ma che tutto porta ad un'unica rappresentazione generale, in cui le dimensioni perdono del tutto le caratteristiche che noi cerchiamo di imporle. In parole molto semplici: per capire come funzionano i giganti materiali del Cosmo (le stelle) è necessario studiare le creature più piccole della materia (le particelle); tuttavia, per capire come funzionano e come interagiscono le particelle è necessario studiare i fenomeni giganteschi delle stelle. Un abbraccio totale e strettissimo che trova il suo campo di gioco nello spaziotempo, il perfetto teatro perchè gli attori, indipendentemente dalle loro dimensioni, possano dare il meglio di sé.
Iniziamo con i "soliti" antichi greci
Dimmi come risplendi e ti dirò chi sei
Il corpo nero (che nero non è)
Spettro, spettro delle mie brame...
I fotoni preferiscono le "scale"