Con qualche difficoltà siamo riusciti a passare dalla legge di Newton alle leggi di Keplero. Ma abbiamo veramente analizzato a fondo le leggi di quest’ultimo? Da loro si ricavano velocità orbitale, si definiscono i parametri orbitali e si introducono nuove grandezze poco conosciute, ma di indubbia importanza culturale. Proprio una di queste ha sollevato la mia voglia di entrare nei dettagli.
In attesa di avere qualche risposta sul quiz servito come “aperitivo” (l’estate è ancora lunga), permettetemi di presentare una visione apparentemente fantascientifica delle possibili conseguenze delle geniali idee di Aristarco. Più ci si pensa, però, e più sembra quasi ovvio che Aristarco avrebbe potuto cambiare la storia della Scienza, se solo avesse avuto un certo tipo di appoggi "politici". Probabilmente, avrebbe potuto (e magari l’ha anche fatto) anticipare la terza legge di Keplero .
Ciao a tutti! Mi chiamo Gualtiero e vi presento Alan, mio fido compagno di vita nonché validissima spalla nei video che pubblico nel mio canale YouTube CURIUSS. Senza il suo insostituibile supporto morale, professionale ed artistico, non saprei proprio come fare. Se solo non fosse così... umano... sarebbe perfetto! Ma mi accontento, anche perché mi […]
Scusatemi ancora, ma in questo circolo sento il bisogno di esprimere tutti miei sentimenti, emozioni e riflessioni. Non picchiatemi e, se vi sto stufando, saltate queste ripetitive esternazioni di una persona che cerca di comprendere prima di tutti se stesso. La Scienza vera non mancherà di certo...
Abbiamo lottato duro con la dinamica relativistica e direi che abbiamo onorato sufficientemente il grande Einstein e i cento anni della relatività generale (RG) (anche attraverso la scoperta delle onde gravitazionali). Direi che si può soprassedere un po’ prima di affrontare la RG e dedicarsi a qualche altro argomento trattato frettolosamente o lasciato un po’ da parte. Dietro i suggerimenti di Paolo e Daniela, ho stilato un piccolo programma per i mesi (o settimane ?) futuri. Ve lo prospetto, aspettandomi anche ulteriori suggerimenti e/o commenti.
L’inquietante enigma dell’ Etere sullo sfondo dello sviluppo di una nuova fisica ad opera di tre grandi protagonisti della relatività
Non accadeva da 18 anni e dovremo attenderne altrettanti per poter di nuovo ammirare uno spettacolo del genere... se qualcuno tra voi lettori è riuscito a scattare una bella foto e ha piacere di inviarcela, può farlo scrivendo una mail a infinitoteatrocosmo@gmail.com. Vincerà un bel... niente (tanto per cambiare), ma avrà la soddisfazione di consegnare alla memoria dei posteri la sua foto, che verrà pubblicata nel blog più infinito dell'Universo conosciuto.
Nel frattempo entriamo dietro le quinte dello spettacolo per carpirne i più intimi segreti!
Questo articolo è già stato pubblicato e lo avevamo pensato come primo di una serie basata sulla libera traduzione di alcune delle celeberrime lezioni di fisica tenute da Richard Feynman alla Cornell University dal 1961 al 1964. Ma, nel momento in cui abbiamo provato a scrivere il seguito, ci siamo resi conto che il contributo originale alla comprensione della gravità si esaurisce in questa prima parte e andare avanti con una semplice opera di traduzione delle sue lezioni (peraltro già disponibile e facilmente acquistabile anche in rete), non ci sembra avere alcun valore aggiunto per i nostri lettori.
Riproponiamo, pertanto, questo articolo per riportarlo alla vostra attenzione e aggiungere una gocciolina all'oceano della divulgazione del Feynman-pensiero. Con l'occasione, lo inseriamo in quel vaso di Pandora che è l'archivio di questo Circolo-Blog, per la precisione nella sezione dedicata alla Dinamica e Meccanica in Fisica classica.
Questa volta ci dedichiamo maggiormente all’avventura che non alla Scienza (a parte l’appendice dedicata al grande Halley): i transiti di Venere del 1761 e 1769 e gli incredibili viaggi effettuati da coraggiosi astronomi per osservarli.
Da un punto di vista matematico non esiste alcuna differenza tra sistema geocentrico ed eliocentrico, sempre che si ammetta che tutti pianeti girino attorno al Sole e che questo giri attorno alla Terra. Il celebre confronto tra la teoria di Copernico e quella di Tycho Brahe.
Newton scoprì una legge fondamentale e soprattutto universale per spiegare il moto dei pianeti e non solo, ma non riuscì mai a determinare il valore della sua costante G. Dovette quindi accontentarsi solo di rapporti di forze, in modo da eliminare quella scomoda costante, il cui valore fu ricavato solo un secolo e mezzo dopo grazie a sofisticatissimi strumenti di laboratorio e a piccole masse che, però, non servirono subito a determinare G, bensì la densità della Terra. Insomma, la storia di G è una lunga avventura nella quale il ruolo del protagonista è ricoperto dall'esperimento di Henry Cavendish del 1797-98 ed è questo che ci accingiamo a descrivere.
Inizia un progetto piuttosto ambizioso: la traduzione in modo molto libero -e ridotto- di alcune delle celeberrime lezioni sulla fisica base di Richard Feynman, tenute alla Cornell University dal 1961 al 1964. Un giusto ricordo di chi ha cercato, con tutto se stesso, di impartire interesse e capacità di ragionamento nei futuri uomini di pensiero. Tempo perso? Forse sì, ma mi basterebbe che anche un solo giovane trovasse spunto per cambiare la visione succube e passiva della propria esistenza.
Perché Marte e non, per esempio, Venere o Giove o il Sole stesso? Per rispondere dobbiamo fare un piccolo passo indietro nel tempo e parlare di quel meticoloso osservatore che è stato Tycho Brahe, per poi farne due in avanti che ci condurranno fino a Giovanni Domenico Cassini e John Flamsteed, passando per l'onnipresente Giovanni Keplero.
Dal 25 al 27 gennaio 2023 l'Aula Magna di Architettura dell'Università Roma Tre ospita il 37° Convegno internazionale dell’associazione per l’agricoltura biodinamica “STRATEGIE CONTADINE PER LA BIOAGRICOLTURA”. Contro questa iniziativa SeTA (Scienza e Tecnologia per l'Agricoltura) e CiCap (comitato fondato da Piero Angela in prima linea contro le pseudoscienze) hanno diffuso una LETTERA APERTA.
Per tenere viva l'attenzione dei nostri lettori su questa battaglia di civiltà, riportiamo in evidenza l'articolo pubblicato a maggio 2021 (quando il Senato aveva approvato l'equiparazione dell'agricoltura biodinamica a quella biologica) nel quale sono stati inseriti molti aggiornamenti, tra cui il contenuto della suddetta lettera aperta.
Capita, ogni tanto, che il prof. si assenti per qualche giorno e che nasca l'esigenza di intrattenere i lettori abituati a farci visita quotidianamente e a trovare qualcosa da leggere. Nessun problema, starete pensando... basta rovistare in archivio alla ricerca di qualche bell'articolo pubblicato anni fa e il gioco è fatto! Sembra semplice, ma... come vincere l'imbarazzo della scelta tra le migliaia di articoli pubblicati? Questa volta, per mia fortuna, è stato davvero semplice, dal momento che è venuto in mio aiuto un servizio trasmesso dai telegiornali, che parla di un satellite artificiale "messo in pensione", dopo venti anni di onorato servizio, spostandolo dalla sua orbita operativa ad una più lontana.
Scopriamo (o riscopriamo) quali sono i semplici principi teorici alla base della manovra effettuata con successo. Segue un'appendice sull'anello f di Saturno che, se esiste, è solo grazie agli stessi principi.
Per parlare del calcolo della distanza Terra-Sole (la cosiddetta Unità Astronomica) non possiamo assolutamente non richiamare il contributo dei grandi scienziati greci.