Senza un gioco a premi, una possibilità di mettersi in mostra, anche la Scienza diventa solo noia. A pensarlo non sono solo i media, ma anche gli Istituti professionali. Non sarebbe meglio sollevare interesse con notizie scientifiche, magari spiegandole a tutti, e non attraverso il totoplutone?
Questa è la prima parte della Teoria della Relatività Ristretta o Speciale. Si parte dalla relatività galileiana e si arriva agli effetti che derivano dai postulati di Einstein: dilatazione dei tempi e contrazione delle lunghezze. Facciamo conoscenza con la trasformazione di Lorentz , il passo fondamentale per passare da spazio e tempo a spaziotempo. Ricordiamo che l'intera teoria si riferisce SOLO a sistemi di riferimento in moto rettilineo uniforme tra loro. Non sono quindi valutate le deformazioni spaziotemporali causate dalla gravità e dalla sua accelerazione. La relatività ristretta è quindi una teoria perfettamente simmetrica e niente ha a che vedere con le deformazioni univoche causate dalla relatività generale. Negli articoli seguenti, si toccheranno le ripercussioni della relatività ristretta sulle varie grandezze fisiche (tra cui la celebre E = mc2) e la sua rappresentazione nel diagramma spaziotemporale di Minkowski.
In mezzo al disco protoplanetario, dove si sono formati i pianeti, deve esistere una regione particolare, nascostasi piuttosto bene nel tempo. Lo dimostrano analisi di alcune meteoriti che si devono essere formate in un ambiente particolarmente ricco di ossigeno e zolfo, ben prima che le particelle si unissero tra loro per accrescersi fino a formare gli asteroidi e i pianeti.
Questo articolo prende spunto da una delle tante iniziative mediatiche dell’Agenzia Spaziale Europea e non vuole essere assolutamente una critica fine a se stessa, ma un’occasione per discutere di un argomento che mi sta molto a cuore: l’insegnamento dell’astronomia nelle scuole e non solo.
E’ uno dei dolci più famosi della cucina orientale: un gelato soffice ricoperto da uno strato di pastella croccante. Forse anche il Sistema Solare è un buongustaio e ne ha preparati a miliardi…
Se ne era parlato come di una scoperta epocale. I media e i siti pseudo-scientifici si erano scatenati con estrapolazioni quasi fantascientifiche. Tutti sapevano, ormai, la “formazione migliore per la nazionale” dell’inflazione cosmica. I cosmologi nascevano come funghi… E invece, l’umiltà, innata nella definizione di ricerca scientifica galileiana, ha avuto il sopravvento. Qualcuno dovrebbe riflettere…
Iniziamo, lentamente, la descrizione e le varie conseguenze della relatività ristretta. Dopo un piccolo esame fatto a Newton e a Einstein, affrontiamo un argomento che sembra banale ma che è, invece, concettualmente, tra i più complicati : la simultaneità di due eventi. Senza dimenticare di sincronizzare gli orologi…
Ho pensato di riproporre questo articolo già apparso tempo fa, arricchendolo di qualche considerazione in più. In tal modo si capirà meglio il significato di pianeta nano e ci si renderà conto che Vesta è un oggetto veramente “maturo”, che non cerca inutili polemiche. Fortunatamente, non ha innescato, come Plutone, una squadra di tifosi esagitati che di corpi celesti hanno capito ben poco, anche se -forse- ne aveva qualche motivo in più…
Non ho più tanta voglia di parlare di Philae e preferisco rifugiarmi nella ben nota frase: “Se son rose fioriranno”. Torneremo sulla missione solo quando arriveranno i dati scientifici, che Rosetta sicuramente ci manderà. Tuttavia, una frase detta da uno scienziato della missione vale la pena di essere evidenziata. A buon intenditor...
Le notizie arrivano a pezzettini e in modo molto poco scientifico. Delusioni ed euforia si mischiano continuamente creando un’atmosfera (volutamente) ambigua e incerta. Insomma, una cometa più cattiva di così era impossibile da immaginare.
Non è il primo caso del genere che viene osservato, ma adesso la faccenda assume risvolti che meritano qualche parola in più. Chissà perché l’argomento mi fa venire in mente la problematica dei “diversi” e le varie sfumature razzistiche che dominano la quasi totalità della popolazione di un piccolo granello di sabbia sperduto nell’Universo, che invece di unirsi fa di tutto per dividersi, aggrappandosi ai motivi più beceri. Permettetemi, quindi, un articolo un po’ allegorico, senza dimenticare i risvolti puramente scientifici.
La missione GAIA non ha avuto e non avrà sicuramente l’onore delle prime pagine dei giornali. Non invierà immagini affascinanti delle pietre marziane e nemmeno stimolerà i videogiochi e i concorsi, come Rosetta. Tuttavia, la sua importanza è strabiliante. Oltretutto, al di là dello scopo principale della missione, riuscirà a dare informazioni su tutto e di più, non ultimi i pianeti extrasolari.
Devo dire la verità: Rosetta mi sta diventando antipatica. Purtroppo, ci sono troppi interessi nascosti, sia a livello politico che di gestione della missione, che stanno creando una situazione veramente imbarazzante per chi ragiona con la propria testa.
In questo articolo ci dedichiamo all’esperimento della doppia fenditura e ci accorgiamo che è diventato veramente banale e intuitivo. La QED lo descrive in modo perfetto e … “logico”. Anche la parte più assurda ha una "spiegazione" più che convincente.
Le stelle di neutroni sono ancora oggetti molto misteriosi, soprattutto quando si mostrano come pulsar. Tuttavia, bisogna veramente richiamare il grande Stevenson per lo strano e inaspettato caso di IGR J18245-2452.